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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per un progetto organico di misure a favore delle giovani generazioni - n. 3-01481)
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01481, concernente iniziative per un progetto organico di misure a favore delle giovani generazioni (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8).
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, parlo a nome del Nuovo PSI, quel partito che non è con l'Unione, è all'opposizione ed ha come segretario Stefano Caldoro: parlo a nome di quei socialisti riformisti, quindi, cui interessano le politiche giovanili, che in Italia faticano a svilupparsi.
Non ci sono leggi nazionali in materia, non c'è un disegno organico che preveda azioni dello Stato nei confronti delle nuove generazioni; c'è una sorta di assistenzialismo, piuttosto che una proposta politica sulla ricerca e sulla promozione dei valoriPag. 39forti e un'attenzione a facilitare l'accesso dei giovani alla casa, al credito, all'informazione, al lavoro e all'impresa.
Vorrei pertanto sapere, signor Ministro, quali iniziative intenda intraprendere, in che modo intenda intervenire per evitare i danni che le giovani generazioni subiranno per la mancanza di una politica organica sulle questioni giovanili...
PRESIDENTE. Deputato Barani, concluda.
LUCIO BARANI. ...e sulle conseguenze che avrà, per i giovani, il Protocollo sul welfare e per evitare l'accusa di «olocausto economico-generazionale» che sarà formulata al suo Ministero per le politiche giovanili a partire dai prossimi decenni.
PRESIDENTE. Il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri, ha facoltà di rispondere.
GIOVANNA MELANDRI, Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. Signor Presidente, l'istituzione di un Ministero per le politiche giovanili e l'assunzione per la prima volta nel nostro Paese, con il DPEF del 2006, di un piano nazionale giovani rappresentano una prima risposta all'esigenza di agevolare l'accesso delle giovani generazioni alla casa, al lavoro, all'impresa, al credito e alla cultura.
L'impegno di questo Ministero è rivolto alla qualificazione generazionale dell'intera azione del Governo ed è finalizzato al rafforzamento dell'autonomia e della responsabilità delle giovani generazioni, in un'ottica che considera le politiche giovanili non già come politiche assistenziali, ma piuttosto destinate a tagliare trasversalmente tutte le politiche nazionali.
Nella scorsa legge finanziaria vi sono interventi per sostenere la formazione, la ricerca, la creatività dei giovani e soprattutto l'aumento dell'occupazione a tempo indeterminato. Grazie allo stanziamento di 130 milioni di euro annui per il Fondo per le politiche giovanili sono stati programmati interventi sul territorio che, in ragione dell'effetto moltiplicatore derivante dal cofinanziamento con le regioni, produrranno investimenti per complessivi 360 milioni di euro nel triennio 2007-2009.
Inoltre, voglio ricordare la prima edizione del concorso «Giovani idee cambiano l'Italia» volto a finanziare idee progettuali presentate da gruppi di giovani, la creazione di un fondo di garanzia per il credito agevolato ai giovani per l'attività di formazione universitaria e post-universitaria, l'acquisto di personal computer e di servizi di connettività veloci, cui sta per seguire, nei prossimi giorni, la sottoscrizione di un apposito protocollo con l'ABI.
Interventi importanti sono stati avviati anche sul fronte dell'accesso alla casa. Rammento la previsione contenuta nella legge finanziaria 2007 in ordine all'agevolazione fiscale per gli studenti universitari fuorisede e le importanti agevolazioni fiscali, fino ad un massimo di 900 euro annui per tre anni, previsti in questa finanziaria e rivolti alla generazione «mille euro» che tra i 20 e i 30 anni decidono di rendersi autonomi da un punto di vista abitativo. Ma molto potrà essere realizzato ancora, su questo delicato tema, attraverso la redazione del piano nazionale per la casa, cui il Governo sta lavorando e che dovrà dare assoluta priorità a iniziative concrete per assicurare un'offerta di case low cost destinate in locazione ai giovani.
Ritengo sia doveroso, infine, un riferimento ai contenuti del Protocollo sul welfare in favore dei giovani. Penso innanzitutto alla previsione dei tre fondi di garanzia destinati alla agevolazione del credito ai giovani lavoratori autonomi, all'incentivazione della capacità innovativa dei giovani e, infine, al sostegno delle attività intermittenti dei lavoratori parasubordinati, che potranno accedere ad un credito fino 600 euro mensili per compensare le cadute di reddito collegate alle attività intermittenti.
Penso, inoltre, alle agevolazioni introdotte per il riscatto della laurea, all'ampliamento della durata dell'indennità ordinaria di disoccupazione e del relativo importo (i nuovi ammortizzatori sociali) ...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
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GIOVANNA MELANDRI, Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. ... alle forti limitazioni introdotte alla possibilità di stipulare contratti a termine.
Personalmente, in conclusione, ritengo che da tali risultati concreti potranno essere pensate e realizzate molte altre iniziative. Credo, personalmente, che sia giunto il momento di sottoporre al Parlamento e alle parti sociali una riflessione più attenta e concreta su possibili interventi di sostegno, anche economico, ai giovani precari o in cerca di occupazione e comunque senza redditi sufficienti a garantire loro un regime di vita libero e dignitoso, nel pieno rispetto dell'articolo 36 della Costituzione.
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di replicare.
LUCIO BARANI. La ringrazio, signor Ministro, per il tentativo di giustificare il suo Ministero. In realtà, non ci è riuscita. Non è rimandata a settembre, ma è bocciata.
Lei ha dimostrato, leggendo quanto ha enunciato, che il Ministero che presiede non serve. È sufficiente l'Agenzia nazionale giovani (cui tra l'altro avete attribuito 56 milioni di euro per assumere una ventina di precari e che è guidata da una persona di 46 anni) per portare avanti le politiche giovanili. Lei rappresenta il ventiduesimo Ministero e in questa occasione ci ha raccontato quali compiti svolgono gli altri Ministeri. Ma, sicuramente il pubblico impiego non può essere utilizzato come ammortizzatore sociale per e nell'interesse dei giovani.
Inoltre, il previsto riscatto della laurea serve solo a finanziare i trattamenti di quiescenza di coloro che andranno in pensione precocemente.
Quindi si tolgono ai giovani anche quei pochi soldi che hanno per il riscatto della laurea, che non serviranno per la loro pensione, ma per quella degli altri.
Signor Ministro, ritengo che l'Europa abbia ragione quando dice chiaramente che l'Italia è agli ultimi posti per il numero di giovani tagliati fuori sia dal mercato del lavoro, sia dai processi di formazione e per la differenza esistente tra uomini e donne in termini di occupazione.
Sono questi alcuni degli elementi che si evincono dal rapporto «Occupazione in Europa», pubblicato dalla Commissione europea. Basti pensare a come il sacrificio contributivo previsto dal Protocollo sul welfare inciderà in modo negativo sui redditi senza corrispondere alcuna garanzia in termini previdenziali per i giovani.
PRESIDENTE. Deputato Barani, concluda.
LUCIO BARANI. Quindi, signor Ministro, è necessario voltare pagina sulla politica giovanile e finirla con l'assistenzialismo. I giovani hanno bisogno di un futuro certo, sicuro e migliore, non quello che gli sta dando questo Governo (Applausi dei deputati dei gruppi DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI e Forza Italia).