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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Effetti dell'applicazione della recente legge in tema di indulto - n. 3-00252)
PRESIDENTE. L'onorevole Lussana ha facoltà di illustrare, l'interrogazione Maroni n. 3-00252 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4), di cui è cofirmataria.
CAROLINA LUSSANA. Signor ministro torniamo sul tema dell'indulto, quel provvedimento voluto dalla sua maggioranza come «svuota-carceri». Effettivamente, esso ha sortito l'effetto desiderato: dovevano uscire 12-15 mila detenuti, mentre ne sono usciti più di 21 mila. Inoltre, l'indulto avrà anche l'effetto di impedire nuovi ingressi nelle carceri poiché, riguardando reati commessi fino al 2 maggio 2006, si applicherà anche a chi in carcere non c'è mai stato ed è semplicemente sotto processo o lo sarà in futuro. Allora vogliamo sapere quanti sono i provvedimenti penali interessati che verranno annullati e vanificati dall'indulto. Ancora, quale sarà la sorte di questi processi? I magistrati, considerandoli inutili, magari li lasceranno in qualche cassetto o li faranno cadere in prescrizione ovvero state pensando, come apprendiamo da organi di stampa, ad un'amnistia, un ulteriore colpo di spugna che cancelli non solo la pena, ma anche il reato, alla faccia del senso di giustizia per i cittadini?
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. C'era un personaggio tempo fa a Quelli che il calcio... che interveniva ogni volta e sembrava un po' supponente e alla domanda «Perché interviene?», rispondeva «Per la precisione».
Allora, onorevole Lussana, lei è molto simpatica e intelligente, tuttavia le devo dire che questo non è il provvedimento delPag. 45mio Governo ma è un atto della maggioranza del Parlamento. Se lei vuole questionare con me ritenendo che sia un fatto mio personale, francamente ciò non è possibile. Lei sa, non con disputa di dati inconfutabili, che questo provvedimento - com'è stato acclarato - è diventato norma perché i due terzi di quest'aula, in cui sono compresi la maggioranza e l'opposizione, lo hanno approvato. Ho visto ieri sera una brillante trasmissione in cui si dà atto che questo non è un provvedimento del Governo, bensì - lo ripeto - della maggioranza parlamentare, maggioranza e opposizione.
Così, per quanto mi riguarda, fugo subito l'idea che ella ha nei confronti miei e della mia maggioranza: nessuno ritiene di fare l'amnistia. Non vi è un provvedimento nel cassetto e non ho un armadietto farmaceutico da dove posso trarre fuori l'idea dell'amnistia.
Le voglio però dire una cosa che vale per lei e mi fa piacere dirlo, attraverso lei, per gli italiani. Sono usciti per effetto del provvedimento dell'indulto fino a ieri e sono entrati in carcere 764 persone di cui circa 430 italiani e circa 330 detenuti stranieri. Inoltre, il numero di persone che sono entrate in carcere dal 1o agosto al 1o settembre 2006 - è bene che sentano anche gli italiani che sono in ascolto - è stato sensibilmente inferiore a quello dello stesso periodo dell'anno precedente, quando non c'era l'indulto. Quindi, abbiamo statisticamente un dato di reati che avvenivano in numero superiore prima rispetto ad oggi. Chiunque voglia dare la colpa all'indulto, francamente dice una bestemmia sul piano dei dati accertati. Sono dati che io posso porre alla sua attenzione, a quella degli italiani e di chiunque lo voglia. Da questo punto di vista, sono entrati in carcere nel periodo tra il 1o agosto e il 1o settembre 2006 un numero di 6.337 persone fra cui alcuni beneficiari dell'indulto stesso. Mentre, lo stesso periodo del 2005, sa quante sono entrate in carcere, onorevole Lussana? 6.923 persone. Come vede, non bisogna dare la colpa, peraltro non a me ma vorrei dire al Parlamento - che non credo debba assumersi alcuna colpa, ma al massimo la responsabilità -, di quello che si è verificato e magari delle preoccupazioni giuste dei cittadini italiani per la propria sicurezza e per la paura che incombano i fatti violenti che si verificano. Su questi ultimi, peraltro, il Governo ha il dovere di intervenire e sta intervenendo, dispiegando risorse, energie e quanto deve fare evidentemente in questa sua azione di bonifica e di tranquillità per i cittadini italiani.
Le debbo dire, con molta franchezza, che questi sono i dati inoppugnabili, e a questi dati mi attengo, considerando, sul piano finale - anche se so che il suo gruppo politico è stato contrario all'indulto -, che la maggioranza dei due terzi del Parlamento e, quindi, anche l'opposizione, ha concorso a fare in modo che questo non fosse un provvedimento soltanto del Governo, essendo stato appunto approvato a maggioranza dei due terzi.
ENZO RAISI. Anche noi!
PIETRO ARMANI. Anche Alleanza Nazionale è stata contraria!
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Una parte di Alleanza Nazionale è stata contraria, ma alcuni suoi parlamentari, al Senato, hanno votato a favore del provvedimento. Per correttezza, verifichi gli atti del Senato, onorevole Armani: vedrà che anche alcuni vostri colleghi...
PRESIDENTE. Signor ministro...
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. ...hanno votato a favore, a titolo personale.
PRESIDENTE. L'onorevole Lussana, ha facoltà di replicare.
CAROLINA LUSSANA. La ringrazio, signor ministro. Anche lei, personalmente, mi è simpatico ma non riuscirà a non farmi dire che questo indulto è una vergogna. È stato approvato dalla sua maggioranza e ha trovato anche l'approvazione - lo dico - di alcuni colleghi dellaPag. 46Casa delle libertà, di Forza Italia e dell'UDC; sicuramente, la Lega ha espresso voto contrario. Non sono soddisfatta nemmeno dei numeri che ci ha enucleato: solo 700 nuovi ingressi in carcere. Non sono soddisfatta, perché penso che gli italiani abbiano in mente, magari, l'edicolante del quartiere Vomero di Napoli che sarebbe, forse, ancora in vita se due suoi assassini non fossero stati rimessi in libertà da questo indulto (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega Nord Padania, di Alleanza Nazionale e del deputato D'Ulizia)! Penso che gli italiani abbiano in mente i terroristi islamici - così definiti dal procuratore Ambrosio, non lo dice la Lega - rimessi in libertà o la regina degli scafisti, che non ha versato una lacrima per bambini e donne morti durante quei tragitti della morte.
Signor ministro, lei è stato molto abile ad aggirare la mia domanda per quanto riguarda i processi in corso. Parliamo di questi ultimi. Certamente, signor ministro, ci preoccupano i casi di coloro che sono usciti e che, purtroppo, torneranno nei nostri penitenziari, ma non soltanto; vorrei capire, infatti, quanti sono i processi in corso che saranno vanificati dall'indulto. Questo è stato un autentico colpo di spugna! Bisogna dire agli italiani che, grazie a tale provvedimento, che si applica ai reati commessi sino al 2 maggio 2006, non andrà in galera neppure chi ha riportato, o riporterà in futuro, una condanna fino a nove anni di reclusione, signor ministro! I conti sono presto fatti: nove anni sono la pena di base; con il rito abbreviato, richiesto da un bravo avvocato, si passa a sei anni; da sei anni, con la riduzione di pena prevista dall'indulto, si passa a tre anni; con una pena di tre anni si è destinati ai servizi sociali, senza scontare neppure un giorno di galera, signor ministro! Questo vuol dire che resteranno impuniti tutti i reati di microcriminalità. Non lo dico io, lo stanno dicendo i magistrati, i quali si chiedono per quale motivo stiano lavorando, perché è tutto lavoro inutile. Resteranno impuniti furti, rapine, scippi, truffe, i reati commessi dai furbetti del quartiere...
PRESIDENTE. Onorevole Lussana...
CAROLINA LUSSANA. ...Consorte, i responsabili dei casi Cirio e Parmalat! Non solo: resteranno impuniti anche gli omicidi colposi, i responsabili dei casi della Eternit e del petrolchimico di Marghera! Questa è assolutamente una vergogna! Infine, riguardo agli infortuni sul lavoro, i sindacati che cosa dicono?
Signor ministro, non sono soddisfatta della risposta e le dirò di più: sono indignata e disgustata (Applausi dei deputati dei gruppi della Lega Nord Padania, di Alleanza Nazionale e del deputato D'Ulizia)!