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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative volte ad inasprire le pene previste per la violenza sessuale in particolare se commessa ai danni di minori - n. 3-00253)
PRESIDENTE. L'onorevole Cioffi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00253 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).
SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, abbiamo presentato questa interrogazione per chiedere al ministro, di cui conosciamo la sensibilità su queste tematiche, quali iniziative urgenti voglia adottare per inasprire notevolmente le pene nei casi di reati di violenza sessuale nei confronti delle persone, in particolare delle donne e, chiaramente, dei minori. Certamente, l'argomento della violenza sessuale, in questi giorni, è alla ribalta su tutti i giornali; basta considerare l'ultimo caso accaduto, due giorni fa, a Bologna. Questo deve farci rendere conto del fatto che certamente si tratta di un'emergenza del nostro paese. Basta consultare i dati ISTAT del 2004 per constatare che solamente l'8 per cento delle donne che hanno subito una violenza sessuale la denunciano. Quello che leggiamo sui giornali, quindi, molte volte non corrisponde alla realtà, alla drammatica situazione, alla dimensione del gravissimo problema costituito dalla violenza alle donne, ai bambini e ai minori, problemaPag. 47del quale bisogna farsi carico. Siamo convinti che il ministro Mastella, senz'altro, lo prenderà a cuore.
Vorrei leggere qualche dato che, certamente, è importante: soltanto nell'8,6 per cento dei casi la violenza è praticata in un luogo pubblico; purtroppo, molte volte da conoscenti.
Quindi, chiediamo al ministro Mastella cosa intenda fare proprio per cercare, eventualmente, di inasprire le pene previste per questo drammatico reato.
PRESIDENTE. Il ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, onorevole Cioffi, il legislatore, in realtà, ha prestato la debita attenzione al fenomeno della violenza fisica e sessuale sui soggetti considerati più deboli, come donne e bambini, e ha introdotto, anche nel corso degli anni, un ampio ventaglio di norme a tutela delle vittime minorenni e prevedendo altresì nuove ipotesi di reato.
Penso, ad esempio, allo stupro di gruppo e a tutte le ipotesi di reato che riguardano la pedofilia, la pedopornografia e la pornografia via Internet. Infatti, è opinione accreditata che la notevole diffusione di materiale pornografico, in particolare quello avente ad oggetto minori, è causa di emersione, in personalità deviate, di istinti sessuali violenti, che possono determinare gravi e allarmanti condotte delittuose a sfondo sessuale.
Debbo subito dire che, in un'ottica di reale prevenzione, le persone condannate per reati a sfondo sessuale dovrebbero essere sottoposte a percorsi terapeutici durante lo stato di detenzione. È notorio, infatti, come con elevata probabilità il condannato, una volta libero, ripeta la condotta delittuosa. La recidiva di questa tipologia di reati, infatti, è molto alta. In questa direzione, assicuro la massima attenzione del mio ministero.
Per quanto attiene, invece, alle iniziative normative da me già promosse al fine di garantire alla donna e, più in generale, a tutti i soggetti deboli una adeguata tutela sostanziale e processuale, posso dire che è in fase di avanzata preparazione un disegno di legge, predisposto assieme alla ministro Pollastrini, che affinerà e amplierà il novero delle fattispecie criminose, nella convinzione che le attuali previsioni del codice penale non consentano efficaci interventi rispetto a comportamenti di tipo persecutorio sovente precedenti le più efferate aggressioni.
Ulteriori linee di intervento e di adeguamento della normativa riguarderanno i meccanismi di computo della pena, con conseguente inasprimento delle sanzioni concretamente applicabili.
Questi elementi normativi sono in fase di definizione. In conclusione, debbo soltanto segnalare che, su proposta del ministro per le pari opportunità, Barbara Pollastrini, con la condivisione mia e degli altri colleghi del Governo, la legge finanziaria prevederà alcuni interventi significativi contro la violenza sulle donne. Si opererà, innanzitutto, a livello nazionale, con l'istituzione di un osservatorio finalizzato alla promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione contro la violenza sessuale.
Si agirà, inoltre, anche a livello regionale, prevedendo un meccanismo di accreditamento per i centri antiviolenza esistenti e per quelli che nasceranno, i quali dovranno rispondere a criteri obiettivi di tutela multidisciplinare delle vittime, quali informazione, assistenza psicologica, assistenza ai denuncianti anche nel corso dell'iter giudiziario nonché sostegno alla formazione e inserimento lavorativo.
PRESIDENTE. L'onorevole Cioffi ha facoltà di replicare.
SANDRA CIOFFI. Grazie, signor ministro. Sono particolarmente soddisfatta per la sua risposta. Ci fa piacere che il Governo adotterà questo disegno di legge perché il codice penale certamente non è sufficiente e i percorsi di accompagnamento sono estremamente importanti.
Vorrei far presente che, addirittura, secondo gli ultimi dati di Telefono Rosa,Pag. 48negli ultimi sei mesi sono triplicate le violenze sessuali. Per ciò che concerne la recidiva, quasi tutti i violentatori sono recidivi, specifici (25 per cento) e generici (50 per cento). Quindi, i percorsi di accompagnamento sono estremamente importanti.
Ci fa piacere, signor ministro, che lei abbia parlato anche di nuovi tipi di reati, perché non possiamo dimenticare che ci sono dati che ci dicono che a compiere questi reati sono per il 29 per cento ragazzi che hanno meno di 14 anni. Quindi, c'è anche una nuova tipologia di reato e il branco certe volte compie molestie o abusi sessuali, purtroppo, per bravata.
Quindi, siamo estremamente soddisfatti della sua risposta e credo che bisognerà insistere su questa strada, perché è uno dei problemi che particolarmente emergono in questo periodo.