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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 10,02).
(Problemi occupazionali presso la Sofim Iveco di Foggia - n. 2-00173)
PRESIDENTE. L'onorevole Di Gioia ha facoltà di illustrare l'interpellanza Villetti n. 2-00173 (Vedi l'allegato A - Interpellanze e interrogazioni sezione 4), di cui è cofirmatario, testé sottoscritta anche dal deputato Bordo.
LELLO DI GIOIA. Presidente, credo che sia necessario poter illustrare brevemente questa interpellanza urgente, firmata anche dall'onorevole Bordo.
Signor sottosegretario, in questo periodo si stanno verificando, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia, in modo particolare nel foggiano e con riferimento specifico all'azienda Sofim, delle situazioni estremamente spiacevoli e preoccupanti. Una di queste è la cassa integrazione a zero ore che, qualche giorno fa, è stata messa in atto dalla Sofim, con una fuoriuscita di circa centocinquanta unità. Dal riscontro con le organizzazioni sindacali di Foggia, è emerso che ci si sta preoccupando che,Pag. 20in buona sostanza, questa cassa integrazione a zero ore possa trasformarsi nei prossimi mesi in una possibilità di mobilità degli stessi lavoratori e di altri interessati.
È chiaro che vi sono delle preoccupazioni notevoli, per il semplice fatto che si tratta di una delle aziende più grandi del territorio foggiano, la quale crea condizioni di sviluppo e di reddito nella stessa città nonché nella stessa provincia.
A ciò si deve aggiungere, in sostanza, che l'azienda, da quanto risulta, presentando negli anni scorsi un progetto ai sensi della legge n. 488 del 1992, ha avuto dei finanziamenti e degli incentivi, che dovevano modificare ed innovare alcune linee di produzione.
Da quello che ci risulta, sembra che questa azienda abbia utilizzato i finanziamenti in altri stabilimenti della sua realtà produttiva.
Dunque, vorremmo sapere con certezza quali saranno, nel prossimo futuro, le indicazioni per la questione della mobilità, gli interventi migliorativi ed innovativi che si dovrebbero realizzare nello stabilimento Sofim di Foggia, nonché i volumi produttivi della stessa azienda. Chiediamo al Governo se si prevede, nel prossimo futuro, una possibilità di migliorare gli impianti e, come dicevo prima, quali siano le possibilità di rientrare dalla cassa integrazione e di scongiurare la preoccupazione di questi lavoratori di essere messi in mobilità forzata nei prossimi mesi.
Queste sono le richieste che rivolgiamo al Governo, con l'auspicio che ci vengano fornite risposte estremamente soddisfacenti.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Alfonso Gianni, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, certamente rispondo, ma non so se la risposta sarà «estremamente soddisfacente»: questo lo giudicheranno gli onorevoli interpellanti!
Brevemente, posso fare una considerazione di carattere generale, in quanto l'onorevole interpellante ha fatto riferimento ad una situazione di crisi aziendale o di difficoltà produttiva verificatasi nel Mezzogiorno. Purtroppo, il nostro Ministero deve far fronte quotidianamente a queste situazioni, che sono più di una, con una densità ed una concentrazione forse superiore ai periodi passati. Noi cerchiamo di affrontarle sulla base della strumentazione legislativa vigente. Se, come mi auguro, il Parlamento approverà le nuove norme inserite in un capitolo della legge finanziaria e, soprattutto, nel disegno di legge che questo Ministero ha presentato al Consiglio dei ministri per ampliare la capacità di intervento nei casi di crisi di impresa, sarà possibile nel futuro, forse (perché poi bisogna dimostrarlo nei fatti, naturalmente), dotarsi di una maggiore capacità di analisi dei territori e dei pericoli di crisi e, conseguentemente, muoversi prima ed intervenire meglio.
Stante la situazione nel quadro della normativa vigente, posso dirvi quanto qui di seguito riportato. Voi avete fatto riferimento ad una situazione dello stabilimento di Foggia FIAT-Powertrain, facente parte del gruppo Iveco-FIAT.
Riguardo a tale gruppo si fa presente che lo stesso ha presentato due programmi di investimento nell'area della Capitanata in provincia di Foggia, entrambi nell'unità produttiva sita nell'area industriale della località Incoronata e, precisamente, le iniziative qui di seguito riportate.
La prima è il programma n. 26692/96, del 1o bando della legge n. 488 del 1992. La domanda (presentata il 19 luglio 1994 per un programma di ampliamento dello stabilimento per la produzione di motori diesel, provvisoriamente ammessa alle agevolazioni per un contributo in conto capitale originariamente di euro 3.811.994,20, a fronte di spese ammissibili di euro 16.556.575,27, dopo le previste verifiche sugli investimenti ultimati in data 31 dicembre 1995) ha ottenuto un contributoPag. 21di euro 3.598.754,31 in base al decreto di concessione definitiva n. 78.803 dell'11 ottobre 1999.
Si è conseguito, nell'anno di regime 1997, un aumento occupazionale di 352 unità rispetto ai cinque anni precedenti, cioè rispetto al 1992.
La seconda iniziativa (mi riferisco al programma n. 34682 del 1998) è relativa al 3o bando previsto dalla legge n. 488 del 1992. La domanda, presentata il 10 marzo 1998, per un programma di ammodernamento - senza obbligo, in questo caso, di variazione occupazionale - del medesimo stabilimento del programma precedente, provvisoriamente ammessa alle agevolazioni per un contributo in conto capitale che originariamente era di 4.600.794 euro, a fronte di spese ammissibili per 20.531.227 euro circa, dopo le previste verifiche sugli investimenti ultimati in data 31 dicembre 1998, ha ottenuto un contributo di 4.462.977 euro, in base al decreto di concessione definitiva del 15 dicembre 2001, conseguendo, nel periodo 1996-2001, una riduzione occupazionale di 223 unità.
Riguardo allo stabilimento FIAT-Powertrain di Foggia si fa presente, inoltre, che lo stesso è oggetto del contratto di programma, stipulato il 9 dicembre 2002, per un ammontare complessivo di investimenti pari a 265 milioni di euro, finalizzato ad un rilevante piano di potenziamento ed ammodernamento per la costruzione di alberi motore per motori diesel per i veicoli commerciali della FIAT, nonché per la realizzazione di un laboratorio di ricerca. La prevista sospensione delle produzioni, con il conseguente ricorso alla cassa integrazione ordinaria, risulta dettata dalle esigenze connesse all'avviamento delle nuove linee produttive. Non si prefigurano, pertanto, situazione di criticità una volta che l'impianto sarà andato a regime. In ogni caso, come sempre, d'altro canto, il Ministero dello sviluppo economico resta impegnato a realizzare una costante verifica degli sviluppi del programma, alla luce degli impegni connessi anche alle operazioni di collaudo previste nel richiamato contratto di programma, che prevede, altresì, la verifica del rispetto degli obiettivi di sviluppo dell'occupazione.
Aggiungo che, naturalmente, il Ministero dello sviluppo economico, come per molte altre situazioni di criticità aziendale, sia del sud, sia, ovviamente, nel resto del paese, è a disposizione delle varie parti nell'eventualità che si richieda l'apertura di un tavolo presso il nostro Ministero per verificare la esecuzione e la buona finalità di quanto detto.
PRESIDENTE. L'onorevole Di Gioia ha facoltà di replicare.
LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, ringrazio il signor sottosegretario poiché è stato puntuale nel rispondere alle richieste che la direzione dello stabilimento Sofim di Foggia ha avanzato al Ministero dello sviluppo economico. Riteniamo utili queste informazioni in quanto ci consentono di avere un quadro di riferimento abbastanza chiaro delle concessioni e degli interventi precedentemente effettuati anche da un punto di vista occupazionale. Ci sembra, però, che manchi, in sostanza, la risposta ad una parte significativa della interpellanza presentata, sia dal sottoscritto, sia dall'onorevole Bordo, all'attenzione del Governo. Si tratta di capire, cioè, in virtù di questo accordo di programma di cui parlava qualche attimo fa, quali potrebbero essere gli sviluppi dei volumi produttivi di questo stabilimento. Infatti, ci risulta che il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria si è reso necessario sia perché non ci sono stati interventi di carattere innovativo degli stessi impianti, sia perché, come d'altronde sostiene la direzione della Sofim, alcuni motori che avrebbero potuto essere realizzati all'interno di questo stabilimento non sono stati presi più in considerazione perché vi è un accordo con la Peugeot per realizzare questi motori per dotarne i veicoli industriali che si producono.
Ecco, questo ci preoccupa in modo sostanziale perché, al di là dell'accordo di programma, evidentemente la Sofim Iveco di Foggia ha ben altri piani, concepiti inPag. 22virtù del fatto che si possono utilizzare nuovi motori. Conseguentemente, non vi è un piano di investimento serio che consenta l'innovazione delle linee di produzione, e quindi la possibilità di realizzare motori competitivi sul mercato che possano evitare l'utilizzazione di altri motori.
Ringrazio il sottosegretario, che si è reso disponibile, come d'altronde ha sempre fatto sui problemi relativi alle aziende, e per questo lo sollecito a realizzare in tempi abbastanza rapidi gli incontri richiesti, ovviamente, non soltanto dagli enti locali (la città di Foggia, e la provincia di Foggia), ma anche dagli stessi sindacati.
Ebbene, noi vogliamo affrontare questa crisi, la vogliamo affrontare con determinazione, perché siamo convinti che il problema non è semplicemente quello della cassa integrazione ordinaria. Siamo sicuri che nel prossimo anno, proprio in virtù dei mancati investimenti sulle innovazioni tecnologiche all'interno dello stabilimento, si rischia non solo la cassa integrazione ordinaria a zero ore, ma addirittura la mobilità per moltissimi lavoratori!
Questo fatto metterebbe in ginocchio non soltanto l'economia foggiana, ma anche quei lavoratori che oggettivamente subirebbero una riduzione di reddito notevole. Vede, signor sottosegretario, io mi rendo conto e so benissimo qual è la sua sensibilità; quindi, la pregherei, la inviterei, al di là delle richieste delle organizzazioni sindacali e degli enti locali, di promuovere, insieme al Ministero del lavoro, un incontro per comprendere le reali intenzioni di questa direzione aziendale, affinché si possa fugare qualsiasi dubbio. In caso contrario, i lavoratori dello stabilimento Sofim di Foggia, insieme agli enti locali, sia provincia che comune, scenderanno in piazza per difendere le prerogative, gli obiettivi di uno stabilimento che altrimenti potrebbe determinare una grande crisi economica, una grande crisi che inciderà sulla città di Foggia, e sull'intera provincia.
Noi le rinnoviamo la richiesta di questo impegno, sapendo e conoscendo la sua sensibilità. Ci auguriamo che nei prossimi giorni lei voglia convocare le parti sociali con gli enti locali, come dicevo, la provincia e il comune di Foggia.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze all'ordine del giorno.