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Si riprende la discussione.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1780)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 1780 sezione 8).
Qual è il parere del Governo?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo assume l'impegno sull'ordine del giorno Mario Pepe n. 9/1780/1 (Commenti)...
PRESIDENTE. Vi prego, colleghi...
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Colleghi, se chiedete qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati, vi dico che li ho letti, studiati, non li ho decifrati...
PRESIDENTE. Mi scusi, sottosegretario Scotti, per il parere sugli ordini del giorno le formule sono tre: accettato, accolto come raccomandazione e non accettato (Applausi).
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo accetta gli ordini del giorno Mario Pepe n. 9/1780/1, Pecorella n. 9/1780/2, Dussin n. 9/1780/3, Bodega n. 9/1780/4, Garavaglia n. 9/1780/5, Caparini n. 9/1780/6, Grimoldi n. 9/1780/7, Bricolo n. 9/1780/8, Lussana n. 9/1780/9, Goisis n. 9/1780/10, GibelliPag. 113n. 9/1780/11, Cicu n. 9/1780/12, Biancofiore n. 9/1780/13, Bertolini n. 9/1780/14, Santelli n. 9/1780/15, Costa n. 9/1780/16, Palumbo n. 9/1780/17.
Il Governo accetta altresì gli ordini del giorno Carfagna n. 9/1780/18 e Paniz 9/1780/19.
Signor Presidente, non riesco a decifrare la grafia dell'ordine del giorno Baldelli n. 9/1780/20.
PRESIDENTE. Chiedo di fornire al rappresentante del Governo una lettura autentica del testo dell'ordine del giorno Baldelli n. 9/1780/20 e domando all'Assemblea due minuti di attenzione (Commenti). Scusate, almeno di ciò potremmo considerare il rappresentante del Governo incolpevole, nella difficoltà a leggere un testo scritto a mano.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il ministro Mastella più volte ha detto che condivideva il principio della distinzione delle funzioni, altra cosa è la separazione delle carriere. Se questo ordine del giorno impegna il Governo a presentare, quando sostituirà il decreto legislativo n. 160 del 2006 con un proprio provvedimento, qualcosa che confermi il principio della distinzione delle funzioni, allora il Governo si può impegnare per la distinzione delle funzioni stesse, così come indicato più volte dal ministro Mastella anche alla Commissione giustizia.
PRESIDENTE. Mi scusi, o chiede una riformulazione, ed allora spetta ai presentatori dell'ordine del giorno dichiarare se accettino o no la riformulazione, oppure accoglie lo stesso ordine del giorno come raccomandazione: può fare come crede più opportuno.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, vi è una certa confusione tra distinzione e...
PRESIDENTE. Ho capito, ma lei mi consentirà, signor sottosegretario... L'Assemblea deve votare. Quindi, chiede una riformulazione dell'ordine del giorno Baldelli n. 9/1780/20?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Baldelli n. 9/1780/20.
Il Governo accetta, poi, gli ordini del giorno Testoni n. 9/1780/21, Vitali n. 9/1780/22, Marras n. 9/1780/23, Milanato n. 9/1780/24
(Commenti)...
PRESIDENTE. Per favore, invito i deputati a consentirci di ascoltare i pareri del Governo. Prego, signor sottosegretario, prosegua pure.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo accetta, inoltre, gli ordini del giorno Giuseppe Fini n. 9/1780/25 e Laurini n. 9/1780/26.
Signor Presidente, non comprendo l'ultimo rigo dell'ordine del giorno Gardini n. 9/1780/27
(Commenti)...
PRESIDENTE. Vi prego, dovete usare la cortesia a chi legge un testo scritto a mano di poterlo «decodificare». Il sottosegretario Scotti lo sta facendo.
Chiedo, per favore, alla deputata Gardini se vuole essere così gentile da dare una lettura pro veritate del testo del suo ordine del giorno n. 9/1780/27
(La deputata Gardini si reca al banco del Governo). Grazie molte, deputata Gardini, è molto gentile.
Sottosegretario Scotti qual è, dunque il parere del Governo sull'ordine del giorno Gardini n. 9/1780/27? La prego di leggerne il testo, anche a beneficio degli uffici.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Gardini n. 9/1780/27, che recita: «La Camera impegna il Governo a comunicare annualmente il numero dei magistrati radiati».
PRESIDENTE. Grazie, signor sottosegretario. Qual è il parere del Governo sull'ordine del giorno Consolo n. 9/1780/28?
Pag. 114LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Scusi, signor Presidente, non ne capisco il contenuto, non la grafia (Commenti)...
PRESIDENTE. Su questo, la prego, mi aiuti lei e dica se accetta o meno l'ordine del giorno ovvero lo accoglie come raccomandazione. Invito l'Assemblea ad ascoltare la risposta.
Come avete visto, precedentemente, ho favorito un'attenta lettura e mi pare che adesso il rappresentante del Governo dica di intendere perfettamente la grafia, ma di avere un'incertezza interpretativa del testo. Dunque, è ora compito del Governo pronunciarsi; non lo possiamo aiutare in altro modo.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Consolo n. 9/1780/00028 (Commenti).
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno Saglia n. 9/1780/00029 e Lisi n. 9/1780/00030?
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Il Governo accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Saglia n. 9/1780/00029 e Lisi n. 9/1780/00030 (Commenti).
PRESIDENTE. Prendo atto che tutti gli ordini del giorno sono stati accettati dal Governo, fatta eccezione per gli ordini del giorno Baldelli n. 9/1780/20, Consolo n. 9/1780/28, Saglia n. 9/1780/29 e Lisi n. 9/1780/30, accolti come raccomandazione. Prendo altresì atto che per questi ultimi, così come per quelli accettati dal Governo, i rispettivi presentatori non insistono per la votazione.
ELIO VITO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Semplicemente per dire che lei ha consentito che, poco fa, sugli ordini del giorno si concludesse una pagina poco decorosa e poco decente dei nostri lavori parlamentari (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale). Lei non doveva permettere che il rappresentante del Governo esaminasse in questo modo gli ordini del giorno, i quali sono stati presentati nei termini previsti dal regolamento. Il rappresentante del Governo, come tutta l'Assemblea, hanno il diritto di conoscerne il contenuto. Il rappresentante del Governo deve esprimere il parere sulla base della conoscenza degli ordini del giorno presentati.
Non è decente che vengano chiamati i deputati a dare interpretazioni autografe dei propri testi ai banchi del Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale) e che il rappresentante del Governo esprima il parere dichiarando di non conoscere o non comprendere il contenuto degli ordini del giorno.
Io non capisco la fretta, signor Presidente; o, meglio, la capisco e ciò mi preoccupa. Tuttavia, il rispetto del lavoro del Parlamento al quale abbiamo tutti contribuito oggi (Dai banchi del gruppo l'Ulivo si grida: Buffone!) avrebbe richiesto, Presidente, che lei avesse avuto l'accortezza di sospendere...
PRESIDENTE. Per favore, chiedo che il deputato Elio Vito possa continuare il suo intervento. Del resto, la critica è rivolta al Presidente e dunque non vi è ragione perché non la possa esprimere. Prego.
ELIO VITO. Signor Presidente, lei avrebbe dovuto sospendere il lavoro per dieci minuti, al fine di consentire al rappresentante del Governo di leggere gli ordini del giorno e permettere all'Assemblea di averne lo stampato, così da poterli votare compiutamente (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Mi permetto di dissentire: il Governo è stato messo nelle condizioni di leggere e valutare i testi (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale), anche attraverso laPag. 115collaborazione - che, quando c'è, è gradita - dei parlamentari che, avendo presentato all'ultimo momento, come è loro diritto, un ordine del giorno, in questo modo potevano renderlo più leggibile.
ANTONIO LEONE. Il regolamento, Presidente!
PRESIDENTE. Era facoltà del Governo chiedere una sospensione nel caso avesse avuto qualche dubbio interpretativo o di valutazione. Il Governo non l'ha fatto e l'Assemblea, sovranamente, ha deciso in termini che mi pare non siano contestabili (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Verdi e Popolari-Udeur).
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. La prego però di svolgere il suo intervento senza sollecitare reazioni, grazie. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, se dovessimo passare alle dichiarazioni di voto finale, potremmo essere impegnati ancora per un paio d'ore...
ROBERTO GIACHETTI. No, ti sbagli!
PRESIDENTE. Per favore! Se non vogliamo complicarci i lavori questa sera, faremmo bene ad ascoltare con attenzione gli interventi che vengono svolti con pieno diritto (Applausi di deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale). Prego, deputato Leone, prosegua pure.
ANTONIO LEONE. Dal momento che è prevista la prosecuzione notturna della seduta, ove mai cominciassimo adesso le dichiarazioni di voto, non potendo tra l'altro interromperle fino alla votazione finale, cadremmo proprio nell'orario della seduta notturna; pertanto, chiedo di sospendere adesso l'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, per riprenderlo con lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e la votazione finale, così come previsto dal vigente calendario dei lavori. La ringrazio, Presidente (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Stavo per chiedere ai gruppi di pronunciarsi su tale richiesta, ma lei mi ha anticipato. Prego, ha facoltà di parlare.
ROBERTO GIACHETTI. La ringrazio, signor Presidente. Vorrei semplicemente dire a lei, ai colleghi e all'onorevole Leone che, in base al tempo restante ed all'impegno assunto dalla maggioranza di esaurire l'esame del provvedimento nella serata di oggi, vi sono straordinariamente, come forse non mai, tutte le condizioni per concludere il nostro dibattito in pochi minuti e per arrivare, se Dio vuole, ad un voto (Commenti del gruppo Forza Italia)...
EMERENZIO BARBIERI. Giachetti, vai a casa!
ELIO VITO. È un indecenza!
ROBERTO GIACHETTI. Magari l'onorevole Elio Vito, che parla di indecenza e poi si comporta in modo indecente, potrebbe essere anche invitato dalla Presidenza a lasciare concludere i colleghi quando parlano!
Vorrei dire molto serenamente, signor Presidente, che credo vi siano tutte le condizioni, anche attraverso un contenimento dei tempi di intervento da parte della maggioranza, per giungere rapidamente, ed entro un'ora assolutamente ordinaria per le nostre sedute, all'approvazione definitiva del provvedimento in esame, così come è del resto previsto (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
GIUSEPPE CONSOLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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GIUSEPPE CONSOLO. Signor Presidente, il disegno di legge al nostro esame - mi permetto di ricordarlo ai colleghi e pregherei di evitare sghignazzi, frizzi e lazzi! - concerne la riforma dell'ordinamento giudiziario. I colleghi Leone ed Elio Vito le hanno precedentemente ricordato il tempo contingentato e la massima urgenza con cui si è voluto procedere all'esame di un così delicato provvedimento.
Credo, signor Presidente, che quella formulata dall'onorevole Leone sia una proposta di buon senso, poiché consentirebbe a tutti noi di ascoltare cognita causa almeno le dichiarazioni di voto finale, senza la fretta che la tarda ora ed il clima concitato di questi ultimi momenti imporrebbero. Quindi, signor Presidente, siccome dipende da lei accogliere o meno tale richiesta, a nome del gruppo Alleanza Nazionale le chiedo di dare una risposta in senso favorevole.
PRESIDENTE. Il deputato Elio Vito ha chiesto la parola per un richiamo al regolamento. Prego, ha facoltà di parlare.
ELIO VITO. Signor Presidente, mi appello all'articolo 50 del regolamento per ricordare al collega Giachetti - dal quale, detto per inciso, non posso accettare lezioni di bon ton parlamentare, avendo lui, nella scorsa legislatura, manifestato il suo modo di concepire l'opposizione togliendosi la giacca in aula od esponendo striscioni al banco della Presidenza (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale) - che, in tutti i casi in cui è stato applicato il contingentamento dei tempi, la Presidenza ha sempre consentito il pieno svolgimento delle dichiarazioni di voto finale, concedendo dieci minuti per gruppo anche quando il tempo a disposizione era stato esaurito.
So bene che lei non intenderà venire meno a questa procedura: da qui, la richiesta del collega Leone. Auspichiamo, inoltre, che, per la dignità del provvedimento e del dibattito parlamentare, vi siano anche colleghi dei gruppi di maggioranza che intendano difendere il provvedimento e che la dichiarazione di voto finale su un provvedimento così importante non sia lasciata solo ai gruppi che l'hanno contrastato.
Per questo motivo, signor Presidente, mi pare opportuno che, accertata la volontà della maggioranza di concludere l'esame del provvedimento questa sera (è un suo diritto, sebbene a noi sembri irragionevole), si proceda ora ad una sospensione e che nella prosecuzione notturna della seduta, d'altra parte già prevista, abbiano luogo le dichiarazioni di voto e il voto finale (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, intervengo soltanto per dire che siamo favorevoli a proseguire i nostri lavori con le dichiarazioni di voto finale, e preannuncio che chiederò alla Presidenza di autorizzare la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e L'Ulivo).
PRESIDENTE. Come si vede, ci troviamo nella condizione in cui, come è stato già ricordato dal deputato Elio Vito, è giusta consuetudine garantire la possibilità a tutti i gruppi di intervenire per dieci minuti per le dichiarazioni di voto finale, anche qualora il tempo previsto dal contingentamento fosse esaurito. Mi pare una prassi di assoluta limpidità e buonsenso e, infatti, ritengo vada applicata anche in questo quadro.
Ora, è prevedibile che, essendo tredici i gruppi interessati, ciò richieda un certo periodo di tempo. Ma come già si è potuto constatare, alcuni deputati intendono consegnare il testo scritto della loro dichiarazione di voto, senza intervenire (Commenti del deputato Leone)... Questa è una facoltà e non sono in grado di intervenirePag. 117al riguardo. Loro capiranno che è inutile interrompere la seduta nella condizione in cui siamo, visto che possiamo proseguire per meno di due ore e concludere i nostri lavori.
Francamente, capisco l'esigenza di un tempo anche prolungato per svolgere una discussione, ma vi faccio notare che, fin qui, ciò è avvenuto nei modi e nelle forme che avete conosciuto. Dunque, credo si possa assolutamente procedere.