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Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Pur rilevando che può essere sempre esercitato il diritto alla critica, giudica del tutto gratuito e privo di fondamento l'attacco rivolto alla Presidenza, nel corso della seduta odierna, dal deputato Cesa; ricorda inoltre che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo testé conclusasi la Presidenza si è impegnata per individuare un percorso condiviso per il prosieguo della sessione di bilancio.
Comunica quindi le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 121).
ELIO VITO (FI). Considera un elemento di novità, che compromette il tentativo di ricerca di una soluzione condivisa, la previsione dell'esame, nella settimana in corso, del disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in materia di intercettazioni telefoniche.
PRESIDENTE. Precisa che nella settimana in corso è previsto soltanto lo svolgimento della discussione sulle linee generali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene che il Presidente dovrebbe esprimere la propria opinione sul comportamento del deputato Caruso, lesivo della dignità del Parlamento.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Chiede la convocazione dell'Ufficio di Presidenza per valutare il comportamento del deputato Caruso e per adottare eventuali sanzioni nei suoi confronti.
ROBERTO COTA (LNP). A nome del suo gruppo, chiede l'immediata convocazione dell'Ufficio di Presidenza ed invita il Presidente a stigmatizzare il comportamento del deputato Caruso.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Ritiene che comportamenti come quello tenuto dal deputato Caruso rischino diPag. XXIcompromettere le battaglie volte a mettere in discussione le politiche proibizionistiche relative all'uso di sostanze stupefacenti.
PRESIDENTE. Nel giudicare pienamente condivisibile l'atteggiamento assunto, in precedenza, dal Vicepresidente Castagnetti, ritiene sia doveroso per la Camera dei deputati attenersi ad un atteggiamento garantista. Avverte quindi di aver incaricato il Collegio dei deputati questori di svolgere le opportune verifiche, riservandosi di investire della questione l'Ufficio di Presidenza.
ANTONIO LEONE (FI). Stigmatizza l'atteggiamento assunto dal ministro per i rapporti con il Parlamento nei confronti del presidente della V Commissione nel momento in cui quest'ultimo si accingeva a chiedere la sospensione dei lavori.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel ritenere che il Presidente avrebbe dovuto sospendere la seduta per riprenderla soltanto una volta accertati i fatti, annunzia che i deputati del suo gruppo abbandoneranno l'aula.