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Si riprende la discussione.
(Votazione della questione di fiducia - Articolo unico - A.C. 1746-bis-B)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della questione di fiducia.
Indico la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge finanziaria, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
Prima di procedere alla chiama, avverto che la Presidenza ha autorizzato a votare per primi alcuni deputati e alcuni rappresentanti del Governo, che ne hanno fatta espressa e motivata richiesta con congruo anticipo.
Estraggo a sorte il nome del deputato dal quale comincerà la chiama.
(Segue il sorteggio).
La chiama avrà inizio dal deputato Capodicasa.
Invito i deputati segretari a procedere alla chiama.
(Segue la chiama - Al momento della chiama del deputato Prodi, commenti di deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania - Applausi dei deputati dei gruppi l'Ulivo e Popolari-UDEUR - Segue la chiama).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI (ore 14,03)
(Segue la chiama).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 14,04)
(Segue la chiama).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI (ore 14,25)
(Segue la chiama).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 14,30)
(Segue la chiama).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI (ore 15,04)
(Segue la chiama).
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione sull'articolo unico del disegno di legge n. 1746-bis-B, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia:
Presenti e votanti 599
Maggioranza 300
Hanno risposto sì 337
Hanno risposto no 262
(La Camera approva - Vedi votazioni)
Si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, Comunisti Italiani e Verdi).
Hanno risposto sì:
Acerbo Maurizio
Adenti Francesco
Affronti Paolo
Albonetti Gabriele
Allam Khaled Fouad
Amato Giuliano
Amendola FrancescoPag. 30
Amici Sesa
Antinucci Rapisardo
Astore Giuseppe
Attili Antonio
Aurisicchio Raffaele
Bafile Mariza
Balducci Paola
Bandoli Fulvia
Baratella Fabio
Barbi Mario
Belisario Felice
Bellanova Teresa
Bellillo Katia
Beltrandi Marco
Benvenuto Romolo
Benzoni Rosalba
Bersani Pier Luigi
Betta Mauro
Bezzi Giacomo
Bianchi Dorina
Bianco Gerardo
Bimbi Franca
Bindi Rosy
Boato Marco
Bocci Gianpiero
Boco Stefano
Boffa Costantino
Bonelli Angelo
Bonino Emma
Bordo Michele
Borghesi Antonio
Boselli Enrico
Brandolini Sandro
Bressa Gianclaudio
Brugger Siegfried
Bucchino Gino
Buemi Enrico
Buffo Gloria
Buglio Salvatore
Burchiellaro Gianfranco
Burgio Alberto
Burtone Giovanni Mario Salvino
Cacciari Paolo
Caldarola Giuseppe
Calgaro Marco
Cancrini Luigi
Capezzone Daniele
Capodicasa Angelo
Capotosti Gino
Carbonella Giovanni
Cardinale Salvatore
Carra Enzo
Caruso Francesco Saverio
Cassola Arnold
Castagnetti Pierluigi
Ceccuzzi Franco
Cento Pier Paolo
Cesario Bruno
Cesini Rosalba
Chianale Mauro
Chiaromonte Franca
Chicchi Giuseppe
Chiti Vannino Cialente Massimo
Codurelli Lucia
Cogodi Luigi
Colasio Andrea
Cordoni Elena Emma
Cosentino Lionello
Costantini Carlo
Crapolicchio Silvio
Crema Giovanni
Crisafulli Vladimiro
Crisci Nicola
Cuperlo Giovanni
D'Ambrosio Giorgio
Damiano Cesare
D'Antona Olga
D'Antoni Sergio Antonio
Dato Cinzia
De Angelis Giacomo
De Biasi Emilia Grazia
De Brasi Raffaello
De Castro Paolo
De Cristofaro Peppe
Deiana Elettra
Delbono Emilio
D'Elia Sergio
Del Mese Paolo
D'Elpidio Dante
De Luca Vincenzo
De Mita Ciriaco
De Piccoli Cesare
De Simone Titti
De Zulueta Tana
Di Gioia Lello
Di Girolamo Leopoldo
Diliberto Oliviero
Dioguardi Daniela
Di Pietro Antonio
Di Salvo Titti
Donadi Massimo
Duilio Lino
D'Ulizia Luciano
Duranti DonatellaPag. 31
Evangelisti Fabio
Fabris Mauro
Fadda Paolo
Falomi Antonello
Farina Daniele
Farina Gianni
Farinone Enrico
Fasciani Giuseppina
Fassino Piero
Fedi Marco
Ferrara Francesco detto Ciccio
Ferrari Pierangelo
Fiano Emanuele
Filippeschi Marco
Fincato Laura
Fiorio Massimo
Fioroni Giuseppe
Fistarol Maurizio
Fluvi Alberto
Fogliardi Giampaolo
Folena Pietro
Fontana Cinzia Maria
Forgione Francesco
Francescato Grazia
Franceschini Dario
Franci Claudio
Frias Mercedes Lourdes
Frigato Gabriele
Froner Laura
Fumagalli Marco
Fundarò Massimo Saverio Ennio
Galante Severino
Galeazzi Renato
Gambescia Paolo
Garofani Francesco Saverio
Gentili Sergio
Gentiloni Silveri Paolo
Ghizzoni Manuela
Giachetti Roberto
Giacomelli Antonello
Giordano Francesco
Giovanelli Oriano
Giuditta Pasqualino
Giulietti Giuseppe
Gozi Sandro
Grassi Gero
Grillini Franco
Guadagno Wladimiro detto Vladimir. Luxuria
Iacomino Salvatore
Iannuzzi Tino
Incostante Maria Fortuna
Intrieri Marilina
Khalil D. Alì Raschid
La Forgia Antonio
Laganà Fortugno Maria Grazia
Lanzillotta Linda
Laratta Francesco
Latteri Ferdinando
Leddi Maiola Maria
Lenzi Donata
Leoni Carlo
Letta Enrico
Licandro Orazio Antonio
Li Causi Vito
Locatelli Ezio
Lomaglio Angelo Maria Rosario
Lombardi Angela
Longhi Aleandro
Lovelli Mario
Lucà Mimmo
Lulli Andrea
Lumia Giuseppe
Luongo Antonio
Lusetti Renzo
Maderloni Claudio
Mancini Giacomo
Mantini Pierluigi
Mantovani Ramon
Maran Alessandro
Marantelli Daniele
Marcenaro Pietro
Marchi Maino
Margiotta Salvatore
Mariani Raffaella
Marino Mauro Maria
Martella Andrea
Mascia Graziella
Mattarella Sergio
Melandri Giovanna
Mellano Bruno
Merlo Giorgio
Merlo Ricardo Antonio
Merloni Maria Paola
Meta Michele Pompeo
Migliavacca Maurizio
Miglioli Ivano
Migliore Gennaro Milana Riccardo
Minniti Marco
Misiani Antonio
Misiti Aurelio Salvatore
Monaco Francesco
Morri Fabrizio
Morrone GiuseppePag. 32
Mosella Donato Renato
Motta Carmen
Mungo Donatella
Mura Silvana
Musi Adriano
Mussi Fabio
Naccarato Alessandro
Nannicini Rolando
Napoletano Francesco
Narducci Franco Addolorato Giacinto
Nicchi Marisa
Nicco Roberto Rolando
Oliverio Nicodemo Nazzareno
Olivieri Sergio
Orlando Andrea
Orlando Leoluca
Ossorio Giuseppe
Ottone Rosella
Pagliarini Gianni
Palomba Federico
Papini Andrea
Parisi Arturo Mario Luigi
Pecoraro Scanio Alfonso
Pedica Stefano
Pedrini Egidio Enrico
Pedulli Giuliano
Pegolo Gian Luigi
Pellegrino Tommaso
Pertoldi Flavio
Perugia Maria Cristina
Pettinari Luciano
Piazza Angelo
Piazza Camillo
Picano Angelo
Pignataro Ferdinando Benito
Pignataro Rocco
Pinotti Roberta
Piro Francesco
Pisacane Michele
Piscitello Rino
Pisicchio Pino
Poletti Roberto
Pollastrini Barbara
Poretti Donatella
Porfidia Americo
Prodi Romano
Quartiani Erminio Angelo
Raiti Salvatore
Rampi Elisabetta
Ranieri Umberto
Razzi Antonio
Realacci Ermete
Ricci Andrea
Ricci Mario
Rigoni Andrea
Rocchi Augusto
Rossi Nicola
Rotondo Antonio
Ruggeri Ruggero
Rugghia Antonio
Rusconi Antonio
Russo Franco
Ruta Roberto
Rutelli Francesco
Samperi Marilena
Sanga Giovanni
Sanna Emanuele
Santagata Giulio
Sasso Alba
Satta Antonio
Schietroma Gian Franco
Schirru Amalia
Scotto Arturo
Sereni Marina
Servodio Giuseppina
Sgobio Cosimo Giuseppe
Siniscalchi Sabina
Sircana Silvio Emilio
Smeriglio Massimiliano
Soffritti Roberto
Soro Antonello
Sperandio Gino
Spini Valdo
Sposetti Ugo
Squeglia Pietro
Stramaccioni Alberto
Strizzolo Ivano
Suppa Rosa
Tanoni Italo
Tenaglia Lanfranco
Tessitore Fulvio
Testa Federico
Tocci Walter
Tolotti Francesco
Tomaselli Salvatore
Tranfaglia Nicola
Trepiccione Giuseppe
Trupia Lalla
Tuccillo Domenico
Turci Lanfranco
Turco Maurizio
Vacca Elias
Vannucci Massimo
Velo SilviaPag. 33
Venier Iacopo
Ventura Michele
Vichi Ermanno
Vico Ludovico
Villari Riccardo
Villetti Roberto
Viola Rodolfo Giuliano
Violante Luciano
Volpini Domenico
Widmann Johann Georg
Zaccaria Roberto
Zanella Luana
Zanotti Katia
Zeller Karl
Zipponi Maurizio
Zucchi Angelo Alberto
Zunino Massimo
Hanno risposto no:
Adolfo Vittorio
Adornato Ferdinando
Airaghi Marco
Alemanno Giovanni
Alessandri Angelo
Alfano Angelino
Alfano Ciro
Alfano Gioacchino
Allasia Stefano
Amoruso Francesco Maria
Aprea Valentina
Aracu Sabatino
Armani Pietro
Armosino Maria Teresa
Ascierto Filippo
Azzolini Claudio
Baiamonte Giacomo
Baldelli Simone
Barani Lucio
Barbieri Emerenzio
Bellotti Luca
Benedetti Valentini Domenico
Bernardo Maurizio
Berruti Massimo Maria
Bertolini Isabella
Biancofiore Michaela
Bocchino Italo
Bocciardo Mariella
Bodega Lorenzo
Bonaiuti Paolo
Bondi Sandro
Bongiorno Giulia
Boniver Margherita
Bono Nicola
Boscetto Gabriele
Bosi Francesco
Brancher Aldo
Bricolo Federico
Brigandì Matteo
Briguglio Carmelo
Bruno Donato
Brusco Francesco
Buonfiglio Antonio
Buontempo Teodoro
Caligiuri Battista
Campa Cesare
Capitanio Santolini Luisa
Carfagna Maria Rosaria
Carlucci Gabriella
Casero Luigi
Casini Pier Ferdinando
Castellani Carla
Catone Giampiero
Ceccacci Rubino Fiorella
Ceroni Remigio
Cesa Lorenzo
Cesaro Luigi
Cicchitto Fabrizio
Ciccioli Carlo
Cicu Salvatore
Ciocchetti Luciano
Cirielli Edmondo
Colucci Francesco
Compagnon Angelo
Consolo Giuseppe
Conte Gianfranco
Conte Giorgio
Contento Manlio
Conti Giulio
Conti Riccardo
Cosentino Nicola
Cosenza Giulia
Cossiga Giuseppe
Costa Enrico
Cota Roberto
Craxi Stefania Gabriella Anastasia
Crimi Rocco
Crosetto Guido
D'Agrò Luigi
D'Alia Gianpiero
De Corato Riccardo
De Laurentiis Rodolfo
Del Bue Mauro
Delfino TeresioPag. 34
Della Vedova Benedetto
De Luca Francesco
Di Cagno Abbrescia Simeone
Di Centa Manuela
Dionisi Armando
D'Ippolito Vitale Ida
Di Virgilio Domenico
Dozzo Gianpaolo
Dussin Guido
Fabbri Luigi
Fallica Giuseppe
Fasolino Gaetano
Fedele Luigi
Ferrigno Salvatore
Filippi Alberto
Filipponio Tatarella Angela
Fini Gianfranco
Fini Giuseppe
Fitto Raffaele
Floresta Ilario
Fontana Gregorio
Forlani Alessandro
Formisano Anna Teresa
Foti Tommaso
Franzoso Pietro
Frassinetti Paola
Fratta Pasini Pieralfonso
Fugatti Maurizio
Galati Giuseppe
Galletti Gian Luca
Galli Daniele
Gamba Pierfrancesco Emilio Romano
Garagnani Fabio
Garavaglia Massimo
Gardini Elisabetta
Garnero Santanchè Daniela
Gasparri Maurizio
Gelmini Mariastella
Germanà Basilio
Germontani Maria Ida
Giacomoni Sestino
Giorgetti Alberto
Giorgetti Giancarlo
Giovanardi Carlo
Giro Francesco Maria
Giudice Gaspare
Goisis Paola
Greco Salvatore
Grimaldi Ugo Maria Gianfranco
Grimoldi Paolo
Holzmann Giorgio
Iannarilli Antonello
Jannone Giorgio
Lainati Giorgio
La Loggia Enrico
La Malfa Giorgio
Lamorte Donato
Landolfi Mario
La Russa Ignazio
Laurini Giancarlo
Lazzari Luigi
Lenna Vanni
Leo Maurizio
Leone Antonio
Licastro Scardino Simonetta
Lisi Ugo
Lo Monte Carmelo
Lucchese Francesco Paolo
Lupi Maurizio Enzo
Lussana Carolina
Mancuso Gianni
Marcazzan Pietro
Marinello Giuseppe Francesco Maria
Maroni Roberto
Marras Giovanni
Martinelli Marco
Martinello Leonardo
Martino Antonio
Martusciello Antonio
Mazzaracchio Salvatore
Mazzocchi Antonio
Mazzoni Erminia
Mele Cosimo
Meloni Giorgia
Menia Roberto
Mereu Antonio
Migliori Riccardo
Milanato Lorena
Minardo Riccardo
Minasso Eugenio
Mistrello Destro Giustina
Misuraca Filippo
Moffa Silvano
Mondello Gabriella
Montani Enrico
Mormino Nino
Moroni Chiara
Murgia Bruno
Nan Enrico
Napoli Angela
Napoli Osvaldo
Nardi Massimo
Nespoli Vincenzo
Nucara FrancescoPag. 35
Oliva Vincenzo
Oppi Giorgio
Palmieri Antonio
Palumbo Giuseppe
Paoletti Tangheroni Patrizia
Paroli Adriano
Patarino Carmine Santo
Pecorella Gaetano
Pedrizzi Riccardo
Pelino Paola
Pepe Antonio
Pepe Mario
Peretti Ettore
Perina Flavia
Pescante Mario
Picchi Guglielmo
Pili Mauro
Pini Gianluca
Pizzolante Sergio
Ponzo Egidio Luigi
Porcu Carmelo
Pottino Marco
Prestigiacomo Stefania
Proietti Cosimi Francesco
Raisi Enzo
Rampelli Fabio
Rao Pietro
Ravetto Laura
Reina Giuseppe Maria
Rivolta Dario
Romagnoli Massimo
Romani Paolo
Romano Francesco Saverio
Ronchi Andrea
Ronconi Maurizio
Rositani Guglielmo
Rossi Luciano
Rosso Roberto
Russo Paolo
Ruvolo Giuseppe
Saglia Stefano
Salerno Roberto
Santelli Jole
Sanza Angelo Maria
Scajola Claudio
Scalia Giuseppe
Siliquini Maria Grazia
Simeoni Giorgio
Stagno d'Alcontres Francesco
Stradella Franco
Stucchi Giacomo
Tabacci Bruno
Taglialatela Marcello
Tassone Mario
Testoni Piero
Tondo Renzo
Tortoli Roberto
Tremaglia Mirko
Tremonti Giulio
Tucci Michele
Uggè Paolo
Ulivi Roberto
Urso Adolfo
Valducci Mario
Verdini Denis
Vietti Michele Giuseppe
Vitali Luigi
Vito Alfredo
Vito Elio
Volontè Luca
Zacchera Marco
Zanetta Valter
Zinzi Domenico
Zorzato Marino
Sono in missione:
Cirino Pomicino Paolo
D'Alema Massimo
Levi Ricardo Franco
Lion Marco
Visco Vincenzo
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1746-bis-B)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 1746-bis-B sezione 1).
Avverto che sono in distribuzione il fascicolo n. 1, relativo agli ordini del giorno riferiti al disegno di legge finanziaria, nonché il testo dell'ordine del giorno Violante n. 9/1747-bis-B/1 riferito al disegno di legge di bilancio.
Avverto, inoltre, che gli ordini del giorno Antonio Pepe n. 9/1746-bis-B/24, Tuccillo n. 9/1746-bis-B/26, Aprea n. 9/1746-bis-B/87, Boscetto n. 9/1746-bis-B/91, Garagnani n. 9/1746-bis-B/105, Uggè n. 9/1746-bis/B-122, Elio Vito n. 9/1746-bis/B-123, Dussin n. 9/1746-bis-B/133Pag. 36sono stati riformulati dai rispettivi presentatori. Il nuovo testo è in distribuzione.
L'ordine del giorno Fedele n. 9/1746-bis-B/100 è stato ritirato dal presentatore.
Comunico altresì che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Goisis n. 9/1746-bis-B/144 riferito al disegno di legge finanziaria, in quanto ai sensi dell'articolo 89 del regolamento risulta relativo a materia estranea all'oggetto in discussione.
Risultano inoltre inammissibili, in quanto in contrasto con il testo approvato, gli ordini del giorno Poletti n. 9/1746-bis-B/35 e Baiamonte n. 9/1746-bis-B/45.
Qual è il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, mi accingo a dare il parere del Governo sugli ordini del giorno presentati. Il Governo accetta l'ordine del giorno Carra n. 9/1746-bis-B/1 limitatamente al dispositivo e, come raccomandazione, gli ordini del giorno Lion n. 9/1746-bis-B/2 e Ottone 9/1746-bis-B/3.
Il Governo accetta gli ordini del giorno Spini n. 9/1746-bis-B/4 e Raiti n. 9/1746-bis-B/5.
L'ordine del giorno Folena n. 9/1746-bis-B/6 è identico all'ordine del giorno Carra n. 9/1746-bis-B/1, dunque il Governo lo accetta limitatamente al dispositivo.
Il Governo accetta inoltre come raccomandazione gli ordini del giorno Servodio n. 9/1746-bis-B/7, Zucchi n. 9/1746-bis-B/8 e Stradella n. 9/1746-bis-B/9. Il Governo accetta l'ordine del giorno Fiano n. 9/1746-bis-B/10 purché, al primo rigo della parte dispositiva, la parola «ad» sia sostituita da «a valutare la possibilità di».
Il Governo accetta l'ordine del giorno Evangelisti n. 9/1746-bis-B/11 limitatamente al dispositivo ed accetta gli ordini del giorno Tessitore n. 9/1746-bis-B/12, Musi n. 9/1746-bis/B/13, Formisano n. 9/1746-bis-B/14 (per il quale è altresì predisposta una disposizione del testo del decreto-legge che sarà discusso domani in Consiglio dei ministri), Quartiani n. 9/1746-bis-B/15, Grillini n. 9/1746-bis-B/16 e De Simone n. 9/1746-bis-B/17.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Burtone n. 9/1746-bis-B/18 e, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Poretti n. 9/1746-bis-B/19. Il Governo accetta l'ordine del giorno Ascierto n. 9/1746-bis-B/20, purché il dispositivo sia riformulato nel modo seguente: «a reperire, per la realizzazione dei suddetti obiettivi, un maggior numero di risorse finanziarie per corrispondere i miglioramenti retributivi». Il Governo accetta l'ordine del giorno Lamorte n. 9/1746-bis-B/21, limitatamente al dispositivo, purchè il primo capoverso dello stesso sia riformulato nel modo seguente: «a reperire, per la realizzazione dei suddetti obiettivi, un maggior numero di risorse finanziarie per il Corpo della Guardia di finanza», lasciando inalterato il secondo capoverso del dispositivo. Il Governo formula un invito al ritiro dell'ordine del giorno Migliori n. 9/1746-bis-B/22, in quanto la legge finanziaria è stata riformulata nella direzione analoga all'auspicio in esso contenuto. Il Governo accetta l'ordine del giorno Proietti Cosimi n. 9/1746-bis-B/23, limitatamente al dispositivo, purché vengano soppresse le parole: «necessarie a consentire l'erogazione di stipendi più elevati,». Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Antonio Pepe n. 9/1746-bis-B/24, limitatamente al dispositivo, e accetta gli ordini del giorno Filipponio Tatarella n. 9/1746-bis-B/25, limitatamente al dispositivo, e Tuccillo n. 9/1746-bis-B/26, mentre accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Bellotti n. 9/1746-bis-B/27, limitatamente al dispositivo, Olivieri n. 9/1746-bis-B/28 e Cosenza n. 9/1746-bis-B/29, limitatamente al dispositivo. Il Governo accetta l'ordine del giorno Leo n. 9/1746-bis-B/30, limitatamente al dispositivo, se riformulato nel senso di sostituire le parole: «fare in modo», con le seguenti: «valutare la possibilità» e sopprimere le parole: «, anche per quanto riguarda il 2006». Il Governo accetta gli ordini del giorno Leoluca Orlando n. 9/1746-bis-B/31, Mellano n. 9/1746-bis-B/32, CacciariPag. 37n. 9/1746-bis-B/33, Acerbo n. 9/1746-bis-B/34 e Tocci n. 9/1746-bis-B/36, purché il dispositivo sia riformulato nel modo seguente: «a valutare, nell'ambito dello stanziamento di cui al comma 1138 dell'articolo 1, interventi di tutela del patrimonio culturale ebraico».
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI (ore 15,15)
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo accetta gli ordini del giorno D'Agrò n. 9/1746-bis-B/37, Pagliarini n. 9/1746-bis-B/38 (identico all'ordine del giorno Formisano n. 9/1746-bis-B/14) e Diliberto n. 9/1746-bis-B/39, mentre accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Cesini n. 9/1746-bis-B/40. Il Governo accetta l'ordine del giorno Venier n. 9/1746-bis-B/41, se, al quarto capoverso del dispositivo, è soppressa la parola: «rapidamente». Il Governo formula un invito al ritiro dell'ordine del giorno Galante n. 9/1746-bis-B/42 e accetta gli ordini del giorno Bellillo n. 9/1746-bis-B/43 e Bonelli n. 9/1746-bis-B/44.
Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno D'Ulizia n. 9/1746-bis-B/46, non accetta l'ordine del giorno Lupi n. 9/1746-bis-B/47 e accetta l'ordine del giorno Tolotti n. 9/1746-bis-B/48 purché il dispositivo sia riformulato nel seguente modo: «impegna il Governo a valutare l'opportunità di consentire alle strutture preposte alla vendita degli immobili, di ricercare soluzioni transattive riferite agli immobili occupati aventi identiche caratteristiche».
Il Governo accetta altresì gli ordini del giorno Villetti n. 9/1746-bis-B/49, Ghizzoni n. 9/1746-bis-B/50 e Zeller n. 9/1746-bis-B/52. Per quanto riguarda l'ordine del giorno Bezzi n. 9/1746-bis-B/51 il Governo lo accetta purché sia riformulato nel senso di: espungere dalle premesse il penultimo capoverso, che inizia con le parole «l'eccessiva gravosità degli oneri tributari» e termina con le parole «il settore dei giochi;».
Il Governo accetta poi l'ordine del giorno Brugger n. 9/1746-bis-B/53 purché sia riformulato nel senso di espungere dalle premesse il quarto ed il quinto capoverso. L'ordine del giorno Widmann n. 9/1746-bis-B/54 è accolto come raccomandazione, mentre l'ordine del giorno Barbi n. 9/1746-bis-B/55 è accettato purché sia riformulato nel senso di sostituire, nel dispositivo, le parole «affinché individui le idonee modalità per» con le parole «a valutare la possibilità di»; espungere la parte finale del primo capoverso a partire da «ai sensi» sino alla parola «IRAP»; sostituire le parole «ad» con le parole «a valutare la possibilità di» all'inizio del secondo capoverso.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Maroni n. 9/1746-bis-B/56 purché sia riformulato nel senso di espungere dal dispositivo il terzultimo ed il quartultimo capoverso, che iniziano, rispettivamente, con le parole «riconoscimento» e «la non imponibilità». Analogamente il Governo accetta, in quanto identici nel testo all'ordine del giorno Maroni n. 9/1746-bis-B/56, gli ordini del giorno, Sanza n. 9/1746-bis-B/63, Nardi n. 9/1746-bis-B/74, Cioffi n. 9/1746-bis-B/80 e Leone n. 9/1746-bis/B/108, purché venga accettata la stessa riformulazione.
Il Governo accetta inoltre gli ordini del giorno Francescato n. 9/1746-bis-B/57 e Franceschini n. 9/1746-bis-B/58, mentre accetta l'ordine del giorno Pertoldi n. 9/1746-bis-B/59 purché sia riformulato nel senso di espungere dal dispositivo il riferimento temporale «entro giugno 2007,». Il Governo non accetta invece l'ordine del giorno La Russa n. 9/1746-bis-B/60.
L'ordine del giorno Crema n. 9/1746-bis-B/61 è accettato purché sia riformulato nel senso di introdurre nel dispositivo le parole «a valutare la possibilità di garantire nella legge finanziaria» al posto di «affinché sia garantita nella legge finanziaria».
Il Governo accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Di Gioia n. 9/1746-bis-B/62 se riformulato nel senso di sostituire le parole «ad adottare le» con le parole «a valutare le» e - come preannunciato -Pag. 38accetta l'ordine del giorno Sanza n. 9/1746-bis-B/63 se riformulato nel senso di espungere il quarto e il quinto capoverso del dispositivo. Il Governo accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno D'Elpidio n. 9/1746-bis-B/64 e Rocco Pignataro n. 9/1746-bis-B/65; accetta l'ordine del giorno Picano n. 9/1746-bis-B/66 se riformulato nel senso di eliminare dal dispositivo le parole «quindicennale di 10 milioni di euro» e di eliminare le parole da «nonché a trasferire» fino alla fine; accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Li Causi n. 9/1746-bis-B/67, accetta gli ordini del giorno Morrone n. 9/1746-bis-B/68 e Giuditta n. 9/1746-bis-B/69 ed accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Del Mese n. 9/1746-bis-B/70.
PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi di fare silenzio perché dobbiamo ascoltare i pareri del Governo sugli ordini del giorno.
Prego, signor sottosegretario.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Capotosti n. 9/1746-bis-B/71 se riformulato nel senso di aggiungere dopo le parole «impegna il Governo a» le parole «valutare l'esigenza di» e di sostituire le parole «di procedere alla compensazione» con le parole «di ottenere il pagamento in tempi certi, anche attraverso la possibilità di forme compensative»; accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Pisacane n. 9/1746-bis-B/72; accetta l'ordine del giorno Turco n. 9/1746-bis-B/73 e l'ordine del giorno Nardi n. 9/1746-bis-B/74 se riformulato nel modo preannunciato, cioè espungendo i capoversi quarto e quinto dal dispositivo, ed accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Palomba n. 9/1746-bis-B/75. Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Donadi n. 9/1746-bis-B/76; accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Beltrandi n. 9/1746-bis-B/77 se riformulato nel senso di sostituire la parola «ad», dopo le parole «impegna il Governo», con le parole «a valutare la possibilità di»; accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78; non accetta l'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79; accetta l'ordine del giorno Cioffi n. 9/1746-bis-B/80 se riformulato nel modo preannunciato, cioè espungendo il quarto e il quinto capoverso del dispositivo, ed accetta l'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81 se riformulato nel senso di sostituire il dispositivo con le seguenti parole «ad operare in modo che ogni iniziativa legislativa in materia di regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto sia affidata al più ampio e libero confronto parlamentare». Il Governo, altresì, accetta l'ordine del giorno Rao n. 9/1746-bis-B/82 se riformulato dal nel senso di espungere dal dispositivo dalle parole «anche in deroga» sino alla fine; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Lo Monte n. 9/1746-bis-B/83 e Oliva n. 9/1746-bis-B/84, il dispositivo dell'ordine del giorno Neri n. 9/1746-bis-B/85 e l'ordine del giorno Fundarò n. 9/1746-bis-B/86; non accetta gli ordini del giorno Aprea n. 9/1746-bis-B/87, Armosino n. 9/1746-bis-B/88, Baldelli n. 9/1746-bis-B/89, Bertolini n. 9/1746-bis-B/90, Boscetto n. 9/1746-bis-B/91 e Brusco n. 9/1746-bis-B/92 ed accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Cicu n. 9/1746-bis-B/93.
Il Governo accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/1746-bis-B/94 mentre non accetta le premesse, sulle quali è fortemente contrario; accetta altresì il dispositivo dell'ordine del giorno Costa n. 9/1746-bis-B/95.
Il Governo accoglie, quindi, come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno D'Ippolito n. 9/1746-bis-B/96, mentre accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Fabbri n. 9/1746-bis-B/97 purché la parte motiva sia riformulata nel senso di espungere la parte di testo dalle parole «non specificando» fino alle parole «lavoratori subordinati,». Il Governo, inoltre, non accetta l'ordine del giorno Fallica n. 9/1746-bis-B/98, mentre accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Fasolino n. 9/1746-bis-B/99.
Quanto all'ordine del giorno Fedele n. 9/1746-bis-B/100...
PRESIDENTE. L'ordine del giorno Fedele n. 9/1746-bis-B/100 è stato ritirato, signor sottosegretario.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Ferrigno n. 9/1746-bis-B/101, mentre non accetta gli ordini del giorno Giuseppe Fini n. 9/1746-bis-B/102 e Floresta n. 9/1746-bis-B/103. Il Governo accetta, altresì, il dispositivo dell'ordine del giorno Fratta Pasini n. 9/1746-bis-B/104, mentre non accetta l'ordine del giorno Garagnani n. 9/1746-bis-B/105 (Nuova formulazione); accoglie, inoltre, come raccomandazione gli ordini del giorno Iannarilli n. 9/1746-bis-B/106 e La Loggia n. 9/1746-bis-B/107.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Leone n. 9/1746-bis-B/108 purché riformulato nel senso già indicato con riferimento all'identico ordine del giorno Maroni n. 9/1746-bis-B/56; accetta altresì l'ordine del giorno Licastro n. 9/1746-bis-B/109, mentre non accetta l'ordine del giorno Marinello n. 9/1746-bis-B/110, mentre accetta l'ordine del giorno Marras n. 9/1746-bis-B/111, limitatamente al secondo capoverso del dispositivo.
Il Governo, poi, accoglie come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Misuraca n. 9/1746-bis-B/112, mentre non accetta l'ordine del giorno Mormino n. 9/1746-bis-B/113; accetta quindi il dispositivo dell'ordine del giorno Moroni n. 9/1746-bis-B/114, mentre non accetta l'ordine del giorno Nan n. 9/1746-bis-B/115.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Palmieri n. 9/1746-bis-B/116, accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Palumbo n. 9/1746-bis-B/117 e Mario Pepe n. 9/1746-bis-B/118; non accetta l'ordine del giorno Romele n. 9/1746-bis-B/119, mentre accetta il dispositivo dell'ordine del giorno Santelli n. 9/1746-bis-B/120.
Il Governo, inoltre, accoglie come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Tondo n. 9/1746-bis-B/121, mentre non accetta gli ordini del giorno Uggé n. 9/1746-bis-B/122 (Nuova formulazione), Elio Vito n. 9/1746-bis-B/123 (Nuova formulazione) e Zanetta n. 9/1746-bis-B/124.
Il Governo accetta il dispositivo degli ordini del giorno Zorzato n. 9/1746-bis-B/125 e Grimoldi n. 9/1746-bis-B/126, ed accoglie come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Lussana n. 9/1746-bis-B/127, mentre non accetta gli ordini del giorno Bodega n. 9/1746-bis-B/128 e Stucchi n. 9/1746-bis-B/129.
Il Governo invita, altresì, il presentatore a ritirare l'ordine del giorno Montani n. 9/1746-bis-B/130: il Governo è, infatti, sensibile ai consultori ma non nei termini formulati nell'ordine del giorno.
Il Governo accoglie come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Dozzo n. 9/1746-bis-B/131, non accetta l'ordine del giorno Caparini n. 9/1746-bis-B/132, accoglie come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Dussin n. 9/1746-bis-B/133, mentre non accetta l'ordine del giorno Garavaglia n. 9/1746-bis-B/134.
Il Governo accoglie come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Pini n. 9/1746-bis-B/135, non accetta l'ordine del giorno Brigandì n. 9/1746-bis-B/136, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Fugatti n. 9/1746-bis-B/137 ed accetta l'ordine del giorno Bricolo n. 9/1746-bis-B/138.
Il Governo accoglie altresì come raccomandazione il dispositivo dell'ordine del giorno Alessandri n. 9/1746-bis-B/139, mentre non accetta l'ordine del giorno Filippi n. 9/1746-bis-B/140 (non per ragioni di merito, ma per i toni usati nella formulazione).
Il Governo accoglie come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Cota n. 9/1746-bis-B/141 e Giancarlo Giorgetti n. 9/1746-bis-B/142 e non accetta l'ordine del giorno Gibelli n. 9/1746-bis-B/143.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 15,30)
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. L'ordinePag. 40del giorno Goisis n. 9/1746-bis-B/144 è inammissibile.
Il Governo accetta l'ordine del giorno Allasia n. 9/1746-bis-B/145 e accetta, altresì, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Pottino n. 9/1746-bis-B/146. Inoltre, accoglie come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Fava n. 9/1746-bis-B/147.
Il Governo accetta, limitatamente al dispositivo, l'ordine del giorno Pellegrino n. 9/1746-bis-B/148, a condizione che la parola: «ad» sia sostituita dalle seguenti: «a valutare opportune iniziative per» e accetta altresì l'ordine del giorno Di Centa n. 9/1746-bis-B/149.
PRESIDENTE. Sottosegretario Sartor, deve pronunciarsi anche sull'ordine del giorno Violante n. 9/1747-B/bis1, riferito al disegno di legge di bilancio.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo accetta l'ordine del giorno Violante n. 9/1747-B/bis1.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno Carra n. 9/1746-bis-B/1, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
Prendo atto che l'onorevole Carra accetta la formulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
Prendo atto altresì che l'onorevole Lion non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/2, accolto dal Governo come raccomandazione.
GIANPAOLO DOZZO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, chiedo di poter sottoscrivere l'ordine del giorno Lion n. 9/1746-bis-B/2.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che l'onorevole Ottone non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/3, accolto dal Governo come raccomandazione.
Ricordo che gli ordini del giorno Spini n. 9/1746-bis-B/4 e Raiti n. 9/1746-bis-B/5 sono stati accettati dal Governo.
Prendo atto che l'onorevole Folena accetta la formulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/6, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
Prendo atto altresì che l'onorevole Servodio non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/7 - identico all'ordine del giorno Licastro Scardino n. 9/1746-bis-B/109 -, accolto come raccomandazione dal Governo e che anche l'onorevole Zucchi non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/8, accolto come raccomandazione dal Governo.
Chiedo all'onorevole Stradella se insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/9, accolto dal Governo come raccomandazione.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, vorrei spiegare il contenuto del mio ordine del giorno.
L'ufficio delle entrate impone il pagamento con sanzioni alle imprese che hanno ottenuto...
PRESIDENTE. Chiedo scusa, invito il rappresentante del Governo ad ascoltare l'intervento dell'onorevole Stradella.
FRANCO STRADELLA. L'Agenzia delle entrate chiede alle imprese che, a seguito dei danni subiti per l'alluvione del 2000, hanno ricevuto dei contributi, il pagamento dell'imposta IRAP, addirittura con sanzioni, perché le imprese, pensando che i contributi non contribuivano alla formazione del reddito, non li hanno denunciati a suo tempo.
Con questo ordine del giorno, che è anche il risultato di un'interrogazione in Commissione, alla quale ha risposto il sottosegretario Lettieri, noi chiediamo che il Governo assuma provvedimenti per far sì che queste imprese, che già hanno avuto danni e rimborsi molto inferiori ai danni subiti, non debbano anche pagare l'IRAP,Pag. 41essendo il pagamento dell'IRPEF e dell'IRES escluso per dettato della legge.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI (ore 15,38)
FRANCO STRADELLA. Mi pare quindi che accettare questo ordine del giorno come raccomandazione sia insufficiente. Chiedo pertanto al Governo di rivedere il parere espresso. Diversamente, insisterò per la sua votazione.
PRESIDENTE. Chiedo al Governo come intende pronunciarsi al riguardo.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo è disponibile a lavorare nella direzione espressa dall'ordine del giorno. Tuttavia, in questo caso, c'è l'esigenza di applicare le normative esistenti e quindi le parole «ad adottare ogni possibile iniziativa» potrebbero essere sostituite dalla seguente formulazione: «a valutare la possibilità di adottare ogni possibile iniziativa». Il Governo accetta l'ordine del giorno, qualora sia accolta tale riformulazione.
FRANCO STRADELLA. Accolgo la riformulazione proposta e non insisto per la votazione del mio ordine del giorno.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Fiano n. 9/1746-bis-B/10 accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione.
Prendo altresì atto che il deputato Evangelisti non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/11, accettato dal Governo limitatamente alla parte del dispositivo.
Prendo inoltre atto che i presentatori degli ordini del giorno Tessitore n. 9/1746-bis-B/12, Musi n. 9/1746-bis-B/13, Formisano n. 9/1746-bis-B/14, Quartiani n. 9/1746-bis-B/15, Grillini n. 9/1746-bis-B/16 e De Simone n. 9/1746-bis-B/17, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/18, accolto come raccomandazione dal Governo, non insistono per la votazione e che il deputato Poretti non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/19, accettato dal Governo limitatamente alla parte del dispositivo.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Ascierto n. 9/1746-bis-B/20 e Lamorte 9/1746-bis-B/21, accettano la riformulazione del dispositivo proposta dal Governo e non insistono per la votazione.
Chiedo al deputato Migliori se acceda all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/22.
RICCARDO MIGLIORI. Signor Presidente, vorrei chiedere al rappresentante del Governo le ragioni per le quali il Governo invita al ritiro di questo ordine del giorno, visto che si tratta di un impegno assunto sia in Commissione, sia successivamente nel corso del dibattito inerente alla prima stesura della finanziaria; è un impegno che, però, è stato smentito autorevolmente dal ministro dell'interno nell'intervento inaugurale dell'Accademia del Ministero dell'interno. Mi riferisco alla questione preoccupante della possibile cancellazione delle questure, delle prefetture e dei comandi provinciali dei Vigili del fuoco nelle province con meno di 200 mila abitanti.
Mi pare di capire che il Governo ritiene pleonastico questo impegno. Se così fosse, lo invito a riflettere invece sull'esigenza di assumere un impegno, che una volta per sempre elimini equivoci su una grande questione: il fatto che lo Stato possa pensare a chiudere presidi essenziali per la sicurezza dei cittadini in circa 12 province del nostro paese.
Quindi, non posso accedere all'invito al ritiro del mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/22 e invito, a mia volta, il Governo a riflettere sull'opportunità di accoglierlo integralmente, e non come raccomandazione, ciò che mi pare essere stato già ufficialmente detto, tra l'altro - parlo di 20 giorni fa e non di anni fa -, nellePag. 42premesse del Governo circa le modifiche rispetto alla prima stesura del disegno di legge finanziaria per l'anno 2007.
PRESIDENTE. Chiedo al rappresentante del Governo se acceda a tale invito del deputato Migliori.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, l'invito al ritiro è prevalentemente mirato al fatto che il testo del disegno di legge finanziaria per l'anno 2007 è stato, sul settore in questione, ampiamente riformulato, anzitutto espungendo ogni riferimento a soglie dimensionali e, in secondo luogo, anche introducendo norme che consentono di rideterminare gli organici in funzione delle esigenze del territorio. Quindi, la finalità ultima, ossia quella di garantire ed assicurare la sicurezza nel paese, è assolutamente prevista dal disegno di legge finanziaria, con un testo riformulato tale per cui si ritiene che questo ordine del giorno non sia congruo. Il Governo conferma pertanto il parere espresso in precedenza.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Migliori n. 9/1746-bis-B/22, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 537
Votanti 530
Astenuti 7
Maggioranza 266
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 298).
Prendo atto che i deputati Vittorio Craxi, Razzi e Carra non sono riusciti a votare e che avrebbero voluto esprimere voto contrario.
Prendo altresì atto che la deputata Capitanio Santolini non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Prendo atto che il deputato Proietti Cosimi accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/23.
Prendo altresì atto che il deputato Antonio Pepe accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/24, accolto dal Governo come raccomandazione nel senso proposto dal rappresentante del Governo.
Prendo atto, ancora, che la deputata Filipponio Tatarella non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/25, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/26, accettato dal Governo.
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/27, accolto dal Governo come raccomandazione.
Deputato Olivieri, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/28, accolto come raccomandazione dal Governo?
SERGIO OLIVIERI. Signor Presidente, chiedo al Governo di valutare la possibilità di accettare il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/28, con una modifica del dispositivo, nel senso di sostituire le parole «impegna il Governo a presentare (...)», con le seguenti: «impegna il Governo a valutare la possibilità di presentare (...)». Credo sia un atto dovuto per una valutazione compiuta.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo in merito?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo accetta l'ordine del giorno Olivieri n. 9/1746-bis-B/27, con la riformulazione testé proposta dal presentatore.
Pag. 43PRESIDENTE. Chiedo scusa, vi può essere stato un errore di interpretazione per quanto riguarda l'ordine del giorno precedente, Bellotti n. 9/1746-bis-B/27. Ricordo che il Governo aveva accolto tale ordine del giorno come raccomandazione, ma avevo interpretato che il proponente non insistesse per la votazione. Chiedo, dunque, all'onorevole Bellotti se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/27, accolto dal Governo come raccomandazione.
LUCA BELLOTTI. Signor Presidente, le raccomandazioni sono importanti, ma a volte non sono sufficienti. Poiché i biocombustibili rappresentano una svolta per l'agricoltura italiana ed essendo in periodo natalizio, onde evitare l'ipocrisia, abbiamo bisogno che le biomasse siano prodotte nel nostro paese, per evitare eventuali speculazioni. Credo pertanto sia doveroso e necessario che anche la maggioranza prenda coscienza di ciò e, onde evitare di predicare per l'altrui coscienza, accetti questo ordine del giorno. Dunque, se esso non verrà accolto dal Governo, insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, confermo il parere espresso in precedenza. Ribadisco quindi che il Governo accetta l'ordine del giorno Bellotti n. 9/1746-bis-B/27 esclusivamente come raccomandazione.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bellotti n. 9/1746-bis-B/27, accolto dal Governo come raccomandazione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 545
Votanti 535
Astenuti 10
Maggioranza 268
Hanno votato sì 247
Hanno votato no 288).
Prendo atto che il deputato Buontempo non è riuscito a votare.
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/29, accolto dal Governo come raccomandazione limitatamente al dispositivo.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/30, accolto come raccomandazione dal Governo, con la riformulazione del dispositivo nel senso precisato dal rappresentante del Governo.
MAURIZIO LEO. Signor Presidente, la riformulazione proposta svuota completamento l'ordine del giorno, perché esso è volto a determinare per l'anno 2006 i cosiddetti studi di settore, in particolare l'indice di normalità economica, anche sentendo le associazioni di categoria. Se noi eliminiamo l'inciso «anche per quanto riguarda il 2006», la conseguenza sarà che l'amministrazione finanziaria emetterà un decreto ministeriale, determinerà questo indice di normalità economica, che si sostanzia in una minimum tax, e tutti i contribuenti - parlo del 99,3 per cento delle imprese italiane - dovranno pagare più tasse senza che le associazioni di categoria possano far valere le loro ragioni e spiegare perché i ricavi devono essere determinati in una diversa maniera.
Non posso quindi accettare la riformulazione. Se il Governo non cambia orientamento insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo conferma il parere precedentemente espresso.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 44
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Leo n. 9/1746-bis-B/30, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 555
Maggioranza 278
Hanno votato sì 241
Hanno votato no 314).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Leoluca Orlando n. 9/1746-bis-B/31, Mellano n. 9/1746-bis-B/32, Cacciari n. 9/1746-bis-B/33, Acerbo n. 9/1746-bis-B/34, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Tocci n. 9/1746-bis-B/36, accettato dal Governo a condizione che venga riformulato, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno D'Agrò n. 9/1746-bis-B/37, Pagliarini n. 9/1746-bis-B/38, Diliberto n. 9/1746-bis-B/39, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno Cesini n. 9/1746-bis-B/40, accolto come raccomandazione dal Governo, non insiste per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Venier n. 9/1746-bis-B/41, accettato dal Governo a condizione che venga riformulato il dispositivo, non insistono per la votazione.
Chiedo al deputato Galante se acceda all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/42.
SEVERINO GALANTE. Signor Presidente, mi risulta che di recente, in Commissione trasporti, il Governo abbia dichiarato che non è stato adottato alcun orientamento per la quotazione in borsa e, quindi, per la privatizzazione di Fincantieri.
Onorevole Sartor, mi sembrava che l'ordine del giorno fosse coerente con questa vostra dichiarazione. La richiesta di ritiro che mi viene rivolta rivela evidentemente che non è così.
Ritiro l'ordine del giorno, ma non mi nascondo che il tema evidenzia un consistente problema politico che andrà adeguatamente affrontato nella maggioranza.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Bellillo n. 9/1746-bis-B/43 e Bonelli n. 9/1746-bis-B/44, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che il presentatore dell'ordine del giorno D'Ulizia n. 9/1746-bis-B/46, accolto come raccomandazione dal Governo, non insiste per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Lupi n. 9/1746-bis-B/47, non accettato dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lupi n. 9/1746-bis-B/47, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 560
Votanti 540
Astenuti 20
Maggioranza 271
Hanno votato sì 221
Hanno votato no 319).
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Tolotti 9/1746-bis-B/48, accettato dal Governo a condizione che venga riformulato, non insistono per la votazione.
Prendo che i presentatori degli ordini del giorno Villetti n. 9/1746-bis-B/49 e Ghizzoni n. 9/1746-bis-B/50, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.Pag. 45
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Bezzi n. 9/1746-bis-B/51, accettato dal Governo a condizione che venga riformulato, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Zeller n. 9/1746-bis-B/52, accettato dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Brugger n. 9/1746-bis-B/53, accettato dal Governo a condizione che venga riformulato, non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Widmann n. 9/1746-bis-B/54, accolto dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Sull'ordine del giorno Barbi n. 9/1746-bis-B/55 vi è una richiesta di riformulazione del Governo.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, ho esposto in modo inappropriato la proposta di riformulazione. La rileggo: «impegna il Governo a valutare la possibilità di non far concorrere i contributi in conto capitale (...)». Dopodiché segue il testo originario cui vanno espunte, alla terzultima riga della prima parte del dispositivo, le parole: «non concorrono» anziché l'intero riferimento.
Rimane la proposta di riformulare il capoverso successivo introducendo le parole: «a valutare la possibilità di», cui segue il testo originario. Chiedo scusa per l'errore.
PRESIDENTE. I proponenti accolgono la riformulazione?
MARIA LEDDI MAIOLA. Sentiti i cofirmatari, la formulazione proposta può essere accettata. «Raccomandiamo» questa volta noi al ministero competente, considerato che si tratta di materia che interessa un numero considerevole di imprese danneggiate nella nostra zona, tempi solleciti per quanto concerne la riprocedimentalizzazione del trasferimento delle risorse già esistenti e chiarezza normativa, legittima richiesta da parte delle imprese.
ROBERTO COTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Aggiungo la mia firma all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo al deputato Maroni se accolga la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/56, non insistendo per la votazione.
ROBERTO MARONI. Accolgo la riformulazione proposta, signor Presidente, ma poiché sono stati presentati altri ordini del giorno identici, non vorrei impegnare altri colleghi nella mia decisione. Sarebbe il caso di acquisire anche il loro orientamento.
PRESIDENTE. Prendo atto che i deputati Sanza, Cioffi e Leone accettano la riformulazione proposta per i loro rispettivi ordini del giorno n. 9/1746-bis-B/63, n. 9/1746-bis-B/80 e n. 9/1746-bis-B/108, mentre il deputato Nardi ha chiesto di intervenire in merito al suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/74. Ne ha facoltà.
MASSIMO NARDI. Signor Presidente, il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/74, per cui il Governo chiede l'espunzione di due punti, è sottoscritto anche dal capogruppo dei Popolari-Udeur, dal capogruppo dell'Italia dei Valori, dal capogruppo in Commissione trasporti dell'Ulivo, nonché porta la firma di segretari e capigruppo della Casa delle libertà. Vi è una disponibilità estremamente vasta all'interno del Parlamento. Invito pertanto ad accettare la formulazione predisposta.
Pag. 46
PRESIDENTE. Quando arriveremo alla dichiarazione di voto sul suo ordine del giorno farà valere la sua richiesta.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Francescato n. 9/1746-bis-B/57 e Franceschini n. 9/1746-bis-B/58, accettati dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto, inoltre, che i presentatori dell'ordine del giorno Pertoldi n. 9/1746-bis-B/59 accettano la riformulazione proposta e non insistono per la votazione.
Ricordo che l'ordine del giorno La Russa n. 9/1746-bis-B/60 non è stato accettato dal Governo.
IGNAZIO LA RUSSA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA. Non mi aspetto che la maggioranza cambi parere rispetto alle indicazioni date dal Governo. Intendo solo sottolineare che il non aver accettato il mio ordine del giorno è uno «schiaffo» non al gruppo di Alleanza Nazionale, ma al Presidente Napolitano. È un atto di incredibile protervia nei confronti del Presidente della Repubblica.
Infatti, il mio ordine del giorno è stato scritto prima, e indipendentemente, dalle parole che ieri il Presidente Napolitano ha pronunziato nel corso degli auguri. Il caso ha voluto che gli argomenti, con minore autorevolezza, con minore chiarezza, in maniera più moderata rispetto al modo assai più violento e chiaro espresso dal Presidente della Repubblica, siano gli stessi.
Nell'ordine del giorno si chiede - udite, udite! - l'impegno al Governo, «nella qualità di titolare dell'iniziativa legislativa, a garantire, per il prosieguo delle sue attività normative, il rispetto delle vigenti regole finalizzate ad assicurare una più alta qualità della legislazione». Non abbiamo detto che la finanziaria è abnorme. Non abbiamo detto che sono state travisate le regole che lei stesso, signor Presidente, ha dettato. Non abbiamo detto, in questo ordine del giorno, che la finanziaria è stata formulata in un modo che il Presidente della Repubblica, in maniera assai minore, aveva rimandato indietro e si era rifiutato di firmare. Non abbiamo detto, quindi, non solo per assenza della stessa autorevolezza, ma anche per la qualità delle parole usate, quello che ha affermato il Presidente Napolitano.
Io chiedo al Governo di riconsiderare l'orientamento espresso, perché questa è un'offesa grave, non solo al Parlamento, non solo ad Alleanza Nazionale, ma al Presidente della Repubblica che viene sì dal partito comunista, sì dalla sinistra, ma che oggi è il Presidente di tutti gli italiani e che noi rispettiamo e voi offendete (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno La Russa n. 9/1746-bis-B/60, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni - Applausi ironici dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale e Forza Italia).
(Presenti 557
Votanti 543
Astenuti 14
Maggioranza 272
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 301).
Prendo atto che il deputato Crema accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/61.
Prendo atto che il deputato Di Gioia accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/62.
Prendo atto che il deputato Sanza non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/63, identico al n. 9/1746-bis-B/56, accettato dal Governo.Pag. 47
Prendo atto che il deputato D'Elpidio non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/64, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che il deputato Rocco Pignataro non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/65, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che il deputato Picano accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/66.
Prendo atto che il deputato Li Causi non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/67, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che il deputato Morrone non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/68, accettato dal Governo.
Prendo atto che il deputato Giuditta non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/69, accettato dal Governo.
Prendo atto che il deputato Del Mese non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/70, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che il deputato Capotosti accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/71.
Prendo atto che il deputato Pisacane non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/72, accolto dal Governo limitatamente al dispositivo.
Prendo atto che il deputato Turco non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/73, accettato dal Governo.
Riguardo all'ordine del giorno Nardi n. 9/1746-bis-B/74, faccio notare che, essendo stati accolti nella riformulazione dichiarata gli ordini del giorno nn. 9/1746-bis-B/56, 9/1746-bis-B/63, 9/1746-bis-B/80 e 9/1746-bis-B/108, è del tutto evidente che, nel caso in cui esso fosse messo in votazione e venisse respinto, pregiudicherebbe l'intesa fin qui raggiunta sui punti indicati.
Chiedo al deputato Nardi se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/74.
MASSIMO NARDI. Chiedo scusa, signor Presidente, non ho capito questa sua ultima precisazione nell'eventualità in cui il mio ordine del giorno venisse respinto. Sarebbe possibile votarlo per parti separate? Vorrei, tra l'altro, leggerle i nomi dei firmatari, che rappresentano tutto il Parlamento. Hanno sottoscritto l'ordine del giorno in questione i colleghi Donadi, Leoluca Orlando, Cesa, Leone, Brugger, Fabris, Gianfranco Fini, Francesco De Luca, Barani, Martino, Fallica, Intrieri, Brigandì, De Mita, Reina, Barbi.
PRESIDENTE. Non fanno parte dell'ordine del giorno.
MASSIMO NARDI. Signor Presidente, stavo leggendo i nomi, per farle capire che questo ordine del giorno non è di parte e vede, invece, una larga disponibilità all'interno del Parlamento. Quindi, per me è uguale metterlo ai voti per intero o per parti separate, ma credo che lei debba tener conto di quest'ampia disponibilità, almeno, già sottoscritta.
PRESIDENTE. Tenendo conto della sua proposta, potremmo procedere alla votazione dell'ordine del giorno, fatta esclusione del quarto e del quinto capoverso del dispositivo. Va bene, deputato Nardi?
MASSIMO NARDI. Mi scusi, signor Presidente; possiamo, quindi, votarlo per parti separate?
PRESIDENTE. Deputato Nardi, ho detto che potremmo votare il suo ordine del giorno ad esclusione del quarto e del quinto capoverso del dispositivo.
MASSIMO NARDI. Mi scusi, signor Presidente, ciò significa votare successivamente anche i capoversi quarto e quinto come parti separate?
PRESIDENTE. Certo, naturalmente.
Passiamo ai voti.Pag. 48
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nardi n. 9/1746-bis-B/74, accettato dal Governo, con l'esclusione del quarto e del quinto capoverso del dispositivo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 555
Votanti 442
Astenuti 13
Maggioranza 272
Hanno votato sì 539
Hanno votato no 3).
MASSIMO NARDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MASSIMO NARDI. Signor Presidente, vorrei sapere se il Governo sia disponibile ad accogliere come raccomandazione le parti espunte senza procedere ad un'ulteriore votazione; ciò, infatti, significherebbe di fatto prendere in considerazione le problematiche ivi evidenziate.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo è favorevole alla proposta appena formulata, quindi ad accogliere come raccomandazione la parte dell'ordine del giorno Nardi n. 9/1746-bis-B/74 espunta dall'ultima votazione, cioè il quarto e il quinto capoverso del dispositivo.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che il deputato Palomba non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/75, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
Chiedo al deputato Donadi se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/76, accolto come raccomandazione dal Governo.
MASSIMO DONADI. Signor Presidente, invito il Governo a riconsiderare il suo parere e ad accettare il mio ordine del giorno.
Semplicemente, noi chiediamo al Governo di attenersi, nell'ambito della futura attività di attuazione del programma, agli impegni assunti ed alle valutazioni espresse nel DPEF. Si tratta, infatti, di scelte e di valutazioni che non si sono esaurite con la finanziaria, ma che riguardano ancora una molteplicità di questioni, costituenti i veri punti nodali per lo sviluppo, la crescita e l'equilibrio del paese.
Mi riferisco ad azioni per promuovere la concorrenza e per lo sviluppo delle infrastrutture, a questioni relative all'energia, all'efficacia e alla modernizzazione della pubblica amministrazione e così via. Chiediamo che a questi urgenti ed indifferibili punti programmatici venga data priorità.
Le altre questioni, ugualmente importanti, concernenti i diritti individuali delle persone - ad esempio, i PACS -, sono meno urgenti.
Detto questo, non capisco cosa significhi accogliere come raccomandazione il mio ordine del giorno; infatti, analoghi ordini del giorno presentati impegnano il Governo al rispetto di precise scadenze in ordine a future iniziative.
Quindi, come intendere la volontà del Governo circa il mio ordine del giorno? Come un'accettazione o come un rifiuto? Tra l'altro, ove quest'ultima fosse la giusta interpretazione insisterò per la votazione dell'ordine del giorno in questione.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il motivo per cui il Governo ha accolto come raccomandazione l'ordine del giorno Donadi n. 9/1746-bis-B/76 non ha a che fare con il merito dell'indicazione, ma con la stretta cogenza dell'impegno, così come formulato. Esso prevede un ordinamento nelle parole «prima di procedere ad azioni...»,Pag. 49mentre il Governo, pur condividendo l'invito del presentatore, ritiene si tratti di un'azione da portare avanti contestualmente.
Quindi, l'ordine del giorno Donadi n. 9/1746-bis-B/76 potrebbe essere accettato laddove venisse attenuato questo stretto ordinamento logico-gerarchico introdotto con le parole succitate.
PRESIDENTE. Prego, deputato Donadi.
MASSIMO DONADI. Signor Presidente, se l'ordine del giorno precedente, con il quale si chiede al Governo di presentare un disegno di legge entro il 15 gennaio, non è cogente, non vediamo come possa essere ritenuto cogente il nostro ordine del giorno, che chiede semplicemente di adottare un preciso ordine nell'avviare - e sottolineo: avviare! - le procedure normative, e non nell'approvare le leggi.
Quindi, qualora il parere del Governo non sia positivo, chiediamo di porre in votazione il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/76.
PRESIDENTE. Sta bene.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, chiedo al presidente Donadi se, eventualmente, fosse possibile porre in votazione il suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/76 per parti separate. In tal caso, saremmo più che disponibili ad esprimere un voto favorevole sul dispositivo, mentre preferiremmo non esprimere un voto favorevole sulle premesse di tale ordine del giorno.
PRESIDENTE. Il Governo ha qualcosa da aggiungere?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo, modificando il parere precedentemente espresso, accetta l'ordine del giorno Donadi n. 9/1746-bis-B/76 (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e di deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che l'onorevole Beltrandi accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/77.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78, accolto come raccomandazione dal Governo.
SERGIO D'ELIA. Signor Presidente, a me ed al collega Pettinari dispiace molto che il Governo non abbia inteso prendere impegni rispetto a questo ordine del giorno, che pone davvero un problema grave, quello relativo ai costi della politica.
Noi accettiamo che sia accolto come raccomandazione dal Governo: vorrà dire che l'impegno sarà il nostro. Esso andrà nel senso di monitorare l'azione del Governo, ma anche di adottare iniziative parlamentari con la presentazione di precise proposte di legge volte a ridurre drasticamente i costi della politica e il sistema di sprechi e di privilegi, che stanno determinando una distanza abissale tra il paese e la politica. È la distanza che il Presidente della Repubblica Napolitano ha denunciato oggi con le sue parole, che sono state pubblicate dai giornali.
Quindi, non insistiamo per la votazione del mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/78, ma il nostro impegno sarà di presentare puntuali proposte di legge affinché in questo paese siano drasticamente ridotti i costi della politica.
PIER FERDINANDO CASINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIER FERDINANDO CASINI. Signor Presidente, mi rivolgo all'onorevole D'Elia: il suo proposito è senz'altro positivo; ma se non c'è nemmeno il coraggio di porre in votazione un ordine del giorno sul tema dei costi della politica, accettando che ilPag. 50Governo lo accolga come raccomandazione, siamo alla presa in giro generale dell'Assemblea!
Noi chiediamo, se possibile, che l'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78 venga posto in votazione (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Lei sa bene che non è possibile formulare questa richiesta: me lo insegna.
Il deputato D'Elia, presentatore dell'ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/78, accolto come raccomandazione dal Governo, non insiste per la votazione del suo ordine del giorno. Da questo punto di vista, la discussione è conclusa.
SERGIO D'ELIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERGIO D'ELIA. Se questa era una sfida del presidente Casini, la accolgo, e chiedo che il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/78 sia posto in votazione (Applausi dei deputati del gruppo La Rosa nel Pugno e di deputati dei gruppi Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo al Governo, che aveva accolto l'ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/78 come raccomandazione, di esprimere il suo parere di fronte alla richiesta del deputato D'Elia di porlo in votazione (Commenti). Per favore, i suggerimenti sono sovrabbondanti.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo può accettare l'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78, a condizione che venga riformulato (Commenti)...
PRESIDENTE. È diritto del Governo proporlo.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. ...espungendo dal dispositivo il paragrafo che ha inizio con le parole «istituzione dell'Agenzia per la formazione» e termina con le parole «Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze».
Laddove questo capoverso venisse espunto, il Governo lo accoglierebbe come impegno.
PRESIDENTE. Chiedo al presentatore D'Elia se accetti la riformulazione proposta dal Governo.
SERGIO D'ELIA. No, signor Presidente, e insisto per la votazione (Applausi).
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. In questo caso il Governo non accetta l'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78.
LUCIANO VIOLANTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCIANO VIOLANTE. Signor Presidente, chiedo che l'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78 sia posto in votazione per parti separate.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78, ad eccezione del quinto capoverso del dispositivo, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).Pag. 51
(Presenti 553
Votanti 530
Astenuti 23
Maggioranza 266
Hanno votato sì 498
Hanno votato no 32).
Prendo atto che il deputato Lomaglio è riuscito a votare, mentre avrebbe voluto votare a favore.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla restante parte dell'ordine del giorno D'Elia n. 9/1746-bis-B/78, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni - Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania).
(Presenti 562
Votanti 543
Astenuti 19
Maggioranza 272
Hanno votato sì 277
Hanno votato no 266).
Prendo atto che l'onorevole Filippeschi ha votato a favore, mentre avrebbe voluto votare contro.
Prendo atto che il deputato Fiorio non è riuscito a votare, mentre avrebbe voluto votare contro.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Volontè. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, intervengo per aggiungere la mia firma all'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79 e per far presente...
PRESIDENTE. Chiedo scusa al deputato Volonté, ma credo che egli debba poter svolgere il suo intervento e ritengo che molti deputati non lo possano ascoltare.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, vorrei far presente al Parlamento che su ordini del giorno che hanno provocato al Senato una certa sommossa nella maggioranza, in questa sede è stato dato parere favorevole. Infatti, sugli ordini del giorno Grillini n. 9/1746-bis-B/16, De Simone n. 9/1746-bis-B/17, Bonelli n. 9/1746-bis-B/44 e Villetti n. 9/1746-bis-B/49 - che aprono, legittimamente nell'intenzione dei proponenti, ai PACS e anche a quelli concernenti gli omosessuali -, è stato espresso parere favorevole dal Governo. L'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79 nulla toglie neanche alle ragioni che io non condivido, per cui il Governo qui si è mosso in questa direzione, mentre al Senato aveva chiesto di ritirare non solo l'emendamento, ma anche l'ordine del giorno che lo prevedeva.
Quindi, invito il Governo ad accettare l'ordine del giorno in esame, così come ha fatto con gli ordini del giorno che chiedono un impegno sui PACS e sui PACS concernenti gli omosessuali. Chiedo, in altre parole, che venga accettato anche questo documento di indirizzo, che invece chiede il rispetto dell'articolo 29 della Costituzione.
MAURIZIO GASPARRI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO GASPARRI. Signor Presidente, intervengo per chiedere di aggiungere la mia firma all'ordine del giorno in esame. Desidero esprimere, inoltre, il convincimento che è difficile...
PRESIDENTE. Grazie...
MAURIZIO GASPARRI. Un attimo, Presidente! Posso parlare...? Non ho finito...!
PRESIDENTE. Non potrebbe...
Pag. 52
MAURIZIO GASPARRI. Voglio esprimere il convincimento per cui un ordine del giorno che richiama la Costituzione non può essere respinto dall'Assemblea; ciò anche se il Parlamento è ancora indignato per gli episodi di ieri, poiché da parte di alcuni colleghi - di cui non ricordo neanche il nome! - sono stati offesi i valori della famiglia!
È stato utilizzato perfino il presepio che è stato realizzato alla Camera dei deputati per esporre, in maniera incivile, le proprie idee (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale, Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolari-Udeur - Commenti di deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista-Sinistra Europea), offendendo sensibilità e valori culturali e religiosi che appartengono alla tradizione della nostra Costituzione, prima ancora che alla stessa religione!
È questo il motivo per cui sostengo con convinzione l'ordine del giorno in esame, che richiama la Costituzione. «Torniamo allo Statuto», come recitava un famoso scritto di molto tempo fa! Vi invito ad approvare, allora, un ordine del giorno, anziché dar luogo a pagliacciate...
PRESIDENTE. La prego di concludere...!
MAURIZIO GASPARRI. ...da parte di colleghi di cui ignoro perfino il nome e che non intendo proprio conoscere (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale)!
PRESIDENTE. Avverto che siamo in fase di votazione e dunque gli interventi sono dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Garavaglia. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, intervengo per apporre anch'io la mia firma all'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79. Vorrei, inoltre, richiamare l'attenzione dei colleghi, invitandoli ad una lettura attenta del dispositivo di tale documento di indirizzo, poiché esso è molto semplice.
Osservo che, ovviamente, non si può votare contro un dispositivo che fa riferimento alla Costituzione; ciò non vuol dire, comunque, che non sia possibile introdurre determinate normative a tutela di altre forme di convivenza, diverse dai nuclei familiari.
Vorrei segnalare, in altri termini, che il dispositivo dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79 è talmente evidente che non può che essere accettato. Un conto, infatti, è la famiglia, che è disciplinata dalla Costituzione, un altro sono gli istituti che possono eventualmente essere messi in campo per tutelare altre forme di convivenza (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Bimbi. Ne ha facoltà.
FRANCA BIMBI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei far notare che, con l'ordine del giorno in esame, si chiede che i figli nati fuori dal matrimonio non beneficino degli assegni familiari e delle detrazioni IRPEF (Commenti - Una voce dai banchi del gruppo Alleanza Nazionale: No!)... Sì: c'è scritto proprio questo, perché così è!
Ciò significa che i figli nati fuori dal matrimonio non rispondono al criterio della parità tra i figli cosiddetti legittimi ed i figli cosiddetti naturali, i quali, con il nuovo diritto di famiglia - che in questo paese è in vigore dagli anni Settanta -, non si chiamano più «illegittimi». Il dispositivo del documento di indirizzo in esame, in altri termini, vuol dire che questi ultimi non hanno il diritto di percepire gli assegni familiari!
Questo significa non rispettare la Costituzione, anzi insultare la stessa Costituzione, usando il suo articolo 29 (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani e Verdi)!
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Signor Presidente, vorrei che il Parlamento non si dividesse su questo punto, ed invito davvero i firmatari dell'ordine del giorno in esame a ritirarlo (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale - Applausi di deputati del gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea)... Vi spiego il perché: abbiate pazienza!
Infatti, se ci chiarissimo, penso che anche chi avesse l'intenzione di votare a favore di tale ordine del giorno finirebbe per pentirsene. Ciò perché credo che vi sia la possibilità di trovare, su questo aspetto, un punto di incontro, che ritengo il Governo abbia ben chiaro e che voglia esporre al Parlamento.
L'articolo 29 della Costituzione parla, in maniera esplicita, dei diritti della famiglia fondata sul matrimonio.
In questo ordine del giorno si chiede di non applicare detrazioni IRPEF, assegni familiari e altre disposizioni previste anche dalla legge finanziaria a favore dei nuclei familiari.
Signori, votando questo ordine del giorno, che invito caldamente a ritirare, chiedete al Governo di discriminare i figli in base alle scelte compiute dai propri genitori (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani e Verdi)! Affermare i diritti della famiglia fondata sul matrimonio, senza possibilità di equiparare questa famiglia ed altre convivenze, non significa che bisogna discriminare i bambini, che sono tutti uguali, sia quelli nati da una coppia sposata davanti al vescovo, sia quelli nati da una coppia sposata in municipio, sia quelli che sono figli di immigrati (Prolungati applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani e Verdi), magari di un'altra religione; e mi riferisco anche a coloro che decidono di non sposarsi, ma hanno dei figli che, pur essendo nati fuori dal matrimonio, hanno diritto a vivere ed a ricevere aiuti per il loro futuro!
La discriminazione dei bambini è la cosa più grave che possa compiere un paese! È la cosa più grave! Il nostro paese ha già una povertà infantile molto alta e discriminare i bambini significa discriminare la persona per tutta la vita!
Pertanto, invito a ritirare l'ordine del giorno in esame ed a trovare in altra sede un punto di incontro su tale aspetto (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani e Verdi - Applausi di deputati dei gruppi di Alleanza Nazionale e Democrazia Cristiana-Partito Socialista)!
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Signor Presidente, l'invito a ritirare l'ordine del giorno o a esprimere voto contrario sul medesimo trae origine semplicemente dal fatto che è stato scritto con l'odio, non con l'amore, con il desiderio di dividere gli italiani, non di unirli. È stato scritto con il desiderio di mettere gli uni contro gli altri, di creare allarme sociale e panico morale (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania)!
LUCA VOLONTÈ. Ma finiscila! Di cosa stai parlando!
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. È una discriminazione vera e propria ed è ancora più offensiva, perché cerca... (Commenti)
PRESIDENTE. Signori, per favore!
Pag. 54WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. ...perché cerca semplicemente di rendere più conveniente e quindi di obbligare la gente a formare una famiglia solo in virtù di criteri monetari e non per una propria scelta!
LUCA VOLONTÈ. Si vuole far parlare il presentatore?
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Infine, caro Presidente, cari colleghi e colleghe deputate, credo che molti di voi abbiano dimenticato qual è il vero valore del presepe.
Il presepe ci ricorda che una coppia in fuga dall'Egitto chiedeva ospitalità in una terra straniera (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)), ma non l'ha trovata. Le sono state chiuse le porte in faccia! Pertanto, questa coppia, formata da Maria e Giuseppe, è stata costretta a partorire in una stalla! Sono le stesse persone che oggi, quando chiedono ospitalità in Italia, trovano la legge Bossi-Fini!
LUCA VOLONTÈ. Facciamo parlare Paoletti Tangheroni!
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. E, allora, rispettare il presepe significa anche rispettare...
PRESIDENTE. Per favore, la deputata Guadagno (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)) ha il diritto di esporre le sue opinioni! Sapevo benissimo (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) - Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Verdi)...
Mi dispiace, signori, ma il Presidente si atterrà, ora e sempre, alla norma di chiamare i colleghi secondo l'opzione sessuale da ognuno scelta, essendo sempre disponibile ad una discussione (Applausi dei deputati dei gruppi Rifondazione Comunista - Sinistra europea, L'Ulivo, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani e Verdi).
Questo semplicemente per un'elementare forma di rispetto. In ogni caso, le deputate e i deputati presenti in quest'aula hanno un indivisibile diritto al rispetto delle proprie opinioni e della propria persona.
La deputata Guadagno prosegua.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Grazie, signor Presidente. Voglio concludere ricordando qual è il grande valore spirituale del presepe, cioè quello di ricordare a tutti che in ogni migrante, in ogni persona che cerca ospitalità, può esserci in grembo una divinità. Ricordatevelo e rispettate il presepe anche da questo punto di vista!
ROBERTO MENIA. Lascia perdere il presepe!
PRESIDENTE. Inviterei tutti e la Presidenza compresa - anzi a partire da questa -, ad avere su temi che, com'è del tutto evidente, mettono in luce diverse sensibilità, un atteggiamento rispettoso di tutti i portatori di tutte le idee.
CAROLINA LUSSANA. Presidente! Presidente!
PRESIDENTE. In ogni caso, essendo stato formulato un invito al ritiro...
LUCA VOLONTÈ. Deve parlare il firmatario!
PRESIDENTE. Sì, sto dando la parola al firmatario... Essendo stato formulato un invito al ritiro dal ministro, prima di proseguire, è mio dovere chiedere al presentatore se accoglie o meno l'invito al ritiro.
IGNAZIO LA RUSSA. Non è così, impari ad applicare il regolamento!
Pag. 55PRESIDENTE. Deputata Patrizia Paoletti Tangheroni, intende procedere al ritiro oppure intende mantenere il suo ordine del giorno?
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Presidente, io ovviamente insisto per la votazione di questo ordine del giorno, però avevo anche chiesto la parola.
PRESIDENTE. Certamente! Possiamo proseguire la discussione e le darò la parola per dichiarazione di voto non appena sarà il suo turno (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro), Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania).
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Va bene...
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Grillini. Ne ha facoltà.
Vorrei ancora insistere sulla richiesta di rispetto di tutti i parlamentari.
FRANCO GRILLINI. Sono d'accordo con gli interventi della collega Bimbi e del ministro Bindi e non ho nulla da aggiungere se non una correzione all'intervento di Gasparri, che invito ad una maggiore serenità e tranquillità sul fatto che il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/16 riguarda l'osservatorio contro la violenza. Vorrei dire anche al collega Volontè che, se non si riesce nemmeno a trovare comprensione dal suo gruppo sulle questioni che riguardano le violenze fisiche, verbali, le calunnie e le diffamazioni verso le persone omosessuali e transessuali, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza.
LUCA VOLONTÈ. Ma non fare la polemica!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per un richiamo al regolamento il deputato La Russa. Ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA. Presidente, io unirò - se lo ritiene e se me lo consentirà - il tempo del mio richiamo al regolamento e quello per l'intervento sul merito. Per il richiamo al regolamento vorrei sapere se nel corso di una serie di interventi su un ordine del giorno, lei ritiene di chiedere al firmatario se intende accedere all'invito al ritiro all'inizio oppure offre a colui che deve decidere la possibilità di ascoltare tutti gli interventi di coloro che hanno chiesto di parlare. Infatti, quello che io ho da dire potrebbe in qualche modo, per avventura, convincere quel firmatario ad un'ipotesi piuttosto che ad un'altra. L'ho richiamata - ma voglio usare un termine più corretto - anzi ho cercato di chiederle...
PRESIDENTE. Scusino, per favore! Per favore, chiedo di consentire al deputato La Russa di svolgere il suo intervento!
IGNAZIO LA RUSSA. Non si preoccupi, Presidente, io lo svolgo ugualmente. A me interessa che mi ascolti lei in questa occasione.
In questa occasione, lei ha impedito che io potessi esporre le mie argomentazioni e ha consentito all'onorevole Paoletti Tangheroni di esprimere la sua valutazione sull'intenzione di non ritirare l'ordine del giorno, senza aver prima potuto considerare quello che avevo da dire. Ciò non mi sembra conforme al regolamento ed è per questo che mi sono permesso - e gliene chiedo scusa - di ripeterle con forza che intendevo prendere la parola prima dell'onorevole Paoletti Tangheroni. Cercherò di rimediare ugualmente nel merito.
Abbiamo indicato, con l'intervento dell'onorevole Gasparri, che questo ordine del giorno costituisce per noi un veicolo anche per stigmatizzare il comportamento, che consideriamo oltraggioso, che ha portato ad accostare alla Sacra famiglia due statuette di coppie di lesbiche e di omosessuali, che niente avevano a che fare con il presepe e che costituiscono un'offesa per i credenti e per il buon senso (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale, Forza Italia e Lega Nord Padania e diPag. 56deputati del gruppo Popolari-Udeur). Questo era stato il senso dato dall'onorevole Gasparri all'ordine del giorno e, comunque, avevamo espresso un parere favorevole.
Tuttavia, non intendiamo minimamente, votando questo ordine del giorno, far sì che venga meno uno dei postulati dell'azione politica di Alleanza Nazionale sulla famiglia. Noi abbiamo detto che la famiglia è quella sancita dall'articolo 29 della Costituzione. Abbiamo sempre detto e sostenuto, in atti parlamentari, che mai nessuna discriminazione o differenza possa intervenire per i bambini e per i figli, siano nati dentro o fuori il matrimonio (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale e di deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista-Sinistra Europea)! È questa la posizione ufficiale di Alleanza Nazionale.
La prego, onorevole Bindi, di non strumentalizzare vicende come questa e di riconoscere, attraverso la lettura degli atti parlamentari, la realtà, che non credo sia solo di Alleanza Nazionale, ma anche di larghissima parte della Casa delle libertà.
Gli interventi che si sono succeduti hanno dimostrato, ancora una volta (come quello di Grillini, che io rispetto, quello di Luxuria, che io rispetto: sanno che non è un rispetto formale, perché glielo dimostro tutte le volte, dentro e fuori quest'aula), che questo provvedimento vuole essere un veicolo non per garantire i figli nati fuori dal matrimonio, ma per aprire la strada ai matrimoni tra coppie omosessuali e a ciò noi siamo fermamente contrari (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
Per non cadere in questa trappola - ecco perché volevo parlare prima dell'onorevole Paoletti Tangheroni: è una trappola mediatica, che si avvale del TG1, che dice non quello che avviene, ma quello che vuole, e dei giornali, che scrivono non sempre quello che avviene, ma, qualche volta, quello che piace a loro -, chiedo ai proponenti di riformulare questo ordine del giorno, facendo in modo che sia chiaro che, da parte nostra, si vuole ribadire la sacralità del matrimonio o, comunque, laicamente, ciò che è scritto all'articolo 29 della Costituzione, ma mai e poi mai si vogliono discriminare i bambini nati dentro o fuori il matrimonio (Applausi dei deputati dei gruppi Alleanza Nazionale, Forza Italia, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e di deputati del gruppo L'Ulivo)!
PIETRO ARMANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIETRO ARMANI. Signor Presidente, vorrei aggiungere la mia firma all'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Paoletti Tangheroni. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, molto francamente, non credevo che questo mio ordine del giorno provocasse questa reazione. Lo ritenevo quasi un atto dovuto. Mi sono richiamata alla Costituzione e non pensavo assolutamente di provocare la diatriba che si è scatenata.
Credo anche che la prudenza, cui mi invita l'onorevole La Russa, che ringrazio, debba essere ascoltata. Però, non credo, onorevole ministro della famiglia, di dover ritirare questo ordine del giorno e le spiego perché, se me lo consente.
Non credo nemmeno di dovere fare delle excusationes non petitae, perché è evidentissimo, dalla storia e dalla tradizione del partito che rappresento, che non c'è alcuna volontà di escludere e di emarginare, in particolare, i minori. Lo dico con serenità e franchezza. Non c'è bisogno di ricorrere a ricordare le storie personali di ciascuno di noi e, certamente, neanche quella del nostro partito.
Ministro, invito il Governo a considerare la possibilità di una riformulazione, per trovare un terreno d'intesa, dal momento che sono stati approvati anche altri ordini del giorno di segno opposto. Forse mettere sul tappeto una serie di opzioniPag. 57potrebbe favorire quell'intesa a cui tutti noi speriamo di arrivare per risolvere questa situazione sicuramente spinosa, che può causare delle divisioni. Ripeto, sono stati già approvati altri ordini del giorno di senso opposto e allora io chiedo al Governo di proporre una riformulazione del mio ordine del giorno che accolga, sempre nello spirito con cui è stato predisposto, cioè quello del richiamo a situazioni normative di fatto e non ad interpretazioni, oltre al contenuto dell'articolo 29 della Costituzione, anche quello dell'articolo 30, che ci potrebbe mettere al riparo dalla interpretazione in merito ai figli illegittimi. Se il ministro crede, a mio avviso, l'ordine del giorno si può riformulare con questa integrazione.
PRESIDENTE. Credo che ciò vada nell'economia della nostra discussione, poiché hanno tutti chiaro che la proposta di riformulazione può essere avanzata all'Assemblea soltanto dal Governo e correttamente è stato chiesto al Governo di operare in tal senso. Sentiamo pertanto il Governo se accoglie o meno la proposta avanzata dalla deputata Paoletti Tangheroni. Mi pare che siamo tutti interessati ad un elemento di chiarezza.
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Un momento, per favore! Stiamo solo aspettando l'intervento del Governo, perché altrimenti interveniamo sulla proposta di riformulazione.
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Su cosa chiede la parola?
FABIO EVANGELISTI. Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Mi permetto sommessamente di chiedere un accantonamento dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/7, in modo che il Governo ed il presentatore dello stesso possano aprire un piccolo confronto tra loro, permettendoci di procedere nei lavori, per poi riprendere il punto al termine dell'esame degli altri ordini del giorno.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
ROSY BINDI, Ministro delle politiche per la famiglia. Mi dispiace che sia nato questo equivoco su una materia così delicata, tuttavia, anche con l'aggiunta del riferimento all'articolo 30 della Costituzione non risolviamo il problema (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Comunisti Italiani). Il Governo pertanto si dichiara contrario a procedere ad una riformulazione.
PRESIDENTE. Chiedo allora alla deputata Paoletti Tangheroni se mantiene la sua formulazione dell'ordine del giorno. In tal caso proseguiamo la discussione.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, si tratta di un semplice ordine del giorno, ma, ministro, è la premessa di una discussione che si accenderà (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea)...
PRESIDENTE. La prego, non siamo in fase di dibattito. Il Governo ha avanzato una proposta. Risponda, per favore!
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Vorrei sapere perché, secondo lei, non è sufficiente (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea)...
PRESIDENTE. Lo mantiene o no? Per favore! Occorre fare ordine nella discussione!
Pag. 58PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Io lo mantengo, votiamolo!
PRESIDENTE. Lo mantiene. Benissimo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Lussana...
Mi scusi, deputata Lussana, ma il deputato La Russa ha chiesto di parlare per un richiamo al regolamento (Proteste dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Presidente...!
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, interverrò solo per qualche secondo. Abbiate la cortesia di ascoltare. È la seconda volta che parlo, non la ventesima, e può darsi che serva. È un intervento di buon senso.
Mi pare che il Governo non accetti la riformulazione dell'ordine del giorno della collega Paoletti Tangheroni. Per motivi regolamentari (ecco il mio richiamo al regolamento), è pacifico che il proponente non possa riformulare l'ordine del giorno. Il Governo, però, non ha detto che non vuole la riformulazione, ma sostiene che è contrario, nonostante la riformulazione...
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. È contrario alla riformulazione, e dunque invita al ritiro.
IGNAZIO LA RUSSA. Sì, chiede il ritiro dell'ordine del giorno, perché è contrario alla riformulazione.
Poiché il presentatore dell'ordine del giorno non accede all'invito al ritiro, posso chiedere al Governo di accogliere la riformulazione e di esprimere parere contrario? Ciò per consentire a noi (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea)...
PRESIDENTE. No, no, è possibile!
IGNAZIO LA RUSSA. Per consentire a noi di votare su una cosa chiara!
PRESIDENTE. No, se vogliono, si può! È possibilissimo! Ai sensi del regolamento, è possibile. Poi, non lo vogliono fare? Non lo facciano! Ma si tratta di fair play parlamentare consentire al proponente di rendere più chiaro il testo sul quale poi si esprimerà il relativo parere. Se non lo vuole fare, è perché vuole strumentalizzare questa vicenda (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale)!
PIER FERDINANDO CASINI. Chiedo di parlare per un richiamo al regolamento (Proteste dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)...
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Presidente! Avevo chiesto di parlare!
PIER FERDINANDO CASINI. Il richiamo al regolamento ha la precedenza, onorevoli colleghi!
Onorevole Presidente, la vicenda è chiara; nella confusione, ma con molto rispetto per la Presidenza e per lei, che la esercita in modo encomiabile, debbo dire che, secondo me, questo ordine del giorno, così com'è stato presentato, per la confusione che determina, perché non si capisce in base a che cosa (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)...
MAURIZIO FUGATTI. Non è un richiamo al regolamento!
PIER FERDINANDO CASINI. ... è inammissibile! Non si può accettare da parte della Presidenza (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea)!
PRESIDENTE. No, la prego...!
PIER FERDINANDO CASINI. Se lei non consente una formulazione chiara, fa votare all'Assemblea una cosa che non è comprensibile dal punto di vista della logica!
PRESIDENTE. Deputato Casini, la prego, lei mi ha preceduto su questo banco, la prego! È chiaro che l'interpretazione di un testo è opinabile.Pag. 59
Il deputato La Russa ha avanzato una proposta al Governo, rendendosi conto, precisamente, che il regolamento non consente altra possibilità, se non quella data al Governo medesimo di operare la riformulazione. Nessuno può farlo, se non il Governo.
Il Governo potrebbe, nella sua sovranità, decidere anche di avanzare una riformulazione per poi votarle contro. Ma questa è una facoltà politica.
Io ho dovuto prendere atto che la deputata Paoletti Tangheroni ha confermato il suo testo. Dunque, ora, la discussione prosegue.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Lussana. Ne ha facoltà.
CAROLINA LUSSANA. Signor Presidente, poiché stiamo affrontando un argomento molto importante, vorrei portare un po' di chiarezza al dibattito, anche sotto il profilo giuridico. Infatti, mi sembra che ci stiamo arrovellando su questioni di lana caprina.
Per quanto riguarda il problema delle convivenze e del riconoscimento di alcuni diritti individuali, vorrei chiarire la posizione della Lega Nord Padania: siamo favorevoli al riconoscimento di diritti individuali, ma siamo assolutamente contrari alla creazione di famiglie di diritto affievolito, famiglie di diritto di serie B.
Questo per chiarire la nostra posizione circa il riconoscimento di alcuni diritti ai conviventi; ragioneremo poi in Parlamento su quali di questi diritti debbano essere riconosciuti. Vorrei anche invitare tutti i colleghi a prendere coscienza del fatto che comunque già la nostra giurisprudenza - e non solo la giurisprudenza; potremmo enunciare molte leggi di questo Parlamento le quali già adesso dispongono in tal senso - riconosce taluni diritti ai conviventi more uxorio. Quindi, ci si dimentica sempre di ciò, ma questa è invece la realtà del nostro ordinamento giuridico.
Quanto noi, però, vogliamo assolutamente evitare è che una convivenza, nata da una libera scelta, possa avere la stessa tutela giuridica che la nostra Costituzione riconosce alla famiglia - uomo e donna - fondata sul matrimonio in virtù della particolare funzione della famiglia stessa. Una funzione sociale nella quale vi è un impegno reciproco dei coniugi; diritti e doveri reciproci assunti anche nei confronti dello Stato e in ragione dei quali lo Stato stesso riconosce alla famiglia fondata sul matrimonio una tutela giuridica rafforzata. Infatti, non si vuole discriminare nessuno, cari colleghi, ma dobbiamo ricordare che esiste il campo della libertà, della libera scelta...
PRESIDENTE. Colleghi...
CAROLINA LUSSANA. ...Ma vi è anche quello della responsabilità!
Vengo a lei, ministro Bindi, perché ho sentito il suo appello accorato, come se il centrodestra volesse discriminare i figli naturali. È falso, ministro (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)!
LUCIA CODURELLI. È vero!
CAROLINA LUSSANA. Sa cosa le dico? Lei, che è il ministro della famiglia, anziché sottoscrivere gli ordini del giorno e occuparsi con urgenza del problema delle unioni civili o dei PACS - peraltro, mettetevi d'accordo, a tale riguardo! Ma vedremo come vi metterete d'accordo -, avrebbe dovuto apprestare un provvedimento legislativo per eliminare le discriminazioni che ancora esistono nel nostro ordinamento giuridico nei confronti dei figli naturali.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Già fatto! Già depositato al Senato!
CAROLINA LUSSANA. Ministro Bindi, mi faccia parlare... Il diritto di commutazione che ha il figlio legittimo, il fatto che la consanguineità non dà diritto alla parentela... Non avete fatto niente!
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. È al Senato!
Pag. 60PRESIDENTE Per favore, inviterei l'Assemblea a consentire di ascoltare gli interventi, peraltro su un tema così impegnativo!
CAROLINA LUSSANA. Nella passata legislatura, su un testo congiunto Bonito-Santanchè, avevamo trovato un accordo. Fu il gruppo dei Democratici di sinistra, a fine legislatura, che negò la sede legislativa, sede che sarebbe stata opportuna perché finalmente nel nostro ordinamento giuridico si ponesse fine ad una discriminazione ancora esistente, invece, tra figli naturali e figli legittimi. Questa è una vergogna, ministro Bindi! Adesso vorrei che lei prendesse la parola e dichiarasse se il Governo ha intenzione di legiferare in questa materia...
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Il provvedimento è depositato al Senato!
CAROLINA LUSSANA. Mi rivolgo alla maggioranza ed ai colleghi della Commissione giustizia per chiedere loro se non sia ora che questo Parlamento affronti tale questione, e non con iniziative così sbandierate, strumentalizzando, tra l'altro, un ordine del giorno. Vorrei che il Presidente della Camera mi ascoltasse e che anche gli illustri giuristi che seggono in quest'Assemblea lo facessero; ebbene, un ordine del giorno può contrastare un articolo della Costituzione? No, ministro Bindi, questo ordine del giorno non può contrastare l'articolo 30 della nostra Costituzione, articolo che noi conosciamo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Commenti del ministro Bindi). Ma lei, forse, non lo conosceva, ministro Bindi, visto che è giunto il Presidente Casini a farglielo leggere oppure il buon Luca Volontè (Dai banchi dei deputati del gruppo L'Ulivo si grida: Tempo!).
PRESIDENTE. La deputata Lussana ha ancora 37 secondi!
CAROLINA LUSSANA. Ebbene, nell'articolo 30 della Costituzione, al comma 3, cari colleghi, si assicura ai figli nati fuori del matrimonio la stessa tutela giuridica della famiglia legittima. Quindi, questo ordine del giorno, seppur scritto male, non potrà mai contrastare con l'articolo 30 della nostra Costituzione. Quindi, le sue argomentazioni sono false...
PRESIDENTE. Deve concludere il suo intervento!
CAROLINA LUSSANA. Lei è contraria a questo ordine del giorno perché creerebbe un problema alla sua maggioranza, che purtroppo non vuole difendere la famiglia naturale fondata sul matrimonio. Ma vi aspetteremo al varco, ministro Bindi; comunque, si vergogni perché (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Forza Italia - Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Comunisti Italiani)...
PRESIDENTE. Deputata Lussana, lei ha concluso il suo intervento, grazie.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Giovanardi. Ne ha facoltà.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, a me dispiace dover contraddire il ministro Bindi, che ha dipinto un paese come se negli ultimi vent'anni le leggi varate da questo Parlamento ed una legislazione sociale tra le più avanzate del mondo non avessero riconosciuto diritti, in conformità con quanto la Costituzione prevede, sia ai bambini che nascono da quella società naturale fondata sul matrimonio di cui all'articolo 29 della Costituzione sia a quelli nati fuori di essa (i diritti che scaturiscono dall'articolo 30 della Costituzione).
Quindi, quanto affermato dall'onorevole Bindi non corrisponde al vero.
Abbiamo una Costituzione vigente che, all'articolo 29, pone la famiglia, quale società naturale fondata sul matrimonio, in una posizione speciale rispetto ad altre forme di unione.Pag. 61
Con questo ordine del giorno - ma anche con l'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81, che sostanzialmente è del medesimo tenore (infatti sullo stesso esprimeremo un voto favorevole) - si afferma semplicemente che tutta la normativa ordinaria introdotta nel nostro ordinamento deve rientrare nei limiti dell'articolo 29 della Costituzione in vigore. Se ciò non piace, occorre modificare l'articolo 29.
Tuttavia, proprio alla luce degli articoli 29 e 30 della Costituzione, sono stati introdotti nel nostro ordinamento istituti che equiparano i figli nati in costanza di matrimonio a quelli naturali.
Quello di cui oggi la Camera sta discutendo - vorrei che fosse chiaro, soprattutto all'esterno - è se questo Governo e questa maggioranza intendono legiferare nel rispetto della Costituzione vigente o se vogliono forzare la Costituzione.
L'ordine del giorno in esame afferma semplicemente che quanto introdotto nella legge finanziaria va bene se non viola l'articolo 29 della Costituzione in vigore. Per questo motivo esprimeremo su tale ordine del giorno un convinto voto favorevole e ci meravigliamo che tanti colleghi della maggioranza, esclusi quelli dell'UDEUR, non votino un ordine del giorno che si limita ad esaltare uno degli articoli più importanti della Costituzione (Applausi dei deputati dei gruppi UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Forza Italia).
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, vorrei rivedere la mia posizione in merito all'ordine del giorno.
Credo che con questo ordine del giorno si sia scoperto un nervo. Sinceramente, non mi aspettavo che il Governo non accogliesse...
PRESIDENTE. La prego, deve motivare il perché ha chiesto di parlare, non deve svolgere un intervento, altrimenti la mia conduzione sarebbe arbitraria.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Non mi aspettavo - dicevo - che il Governo non accogliesse la riformulazione. A questo punto, domando formalmente al Governo di dirmi perché non accetta la riformulazione (Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Lei non può riaprire la discussione, occorre proseguire con gli interventi. La invito a precisare perché ha chiesto la parola!
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Ho chiesto la parola perché il Governo non mi ha risposto su questo punto.
MAURIZIO TURCO. Basta!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Spini. Ne ha facoltà.
VALDO SPINI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi sia consentito di ritornare su un punto: cosa distingue un ordine del giorno da un emendamento?
L'ordine del giorno è un atto di indirizzo al Governo e, come sanno i colleghi più anziani e più ferrati, non è casuale che il parere su un documento del genere lo esprima il Governo e non il relatore o la Commissione. Ciò avviene proprio perché spetta al Governo dar vita alla modalità di attuazione dell'ordine del giorno.
Di fronte al fatto che il ministro Bindi, con un intervento molto elevato, ha dato voce ad un sentimento che sembra molto condiviso in quanto, al di là dell'ordine del giorno, nessuno in questo Parlamento vuole andare contro i diritti dei figli nati fuori del matrimonio o dalla situazione legale, credo che alle volte fare un passo indietro sia più forte del procedere su un terreno che non porta da nessuna parte.
Se è vero, infatti, come tutti avete detto, che nessuno vuole andare a incidere sui diritti e se è vero che su questo tema ci confronteremo a gennaio, poiché fra i punti politici espressi dal Governo, che noiPag. 62sottolineiamo, l'Esecutivo intende presentare a gennaio un provvedimento di legge che sia o meno condiviso al riguardo, ebbene, credo che sarebbe una dimostrazione di saggezza dell'opposizione (anche dopo la presa di posizione del Presidente Casini che lo ha addirittura ritenuto dal suo punto di vista «inammissibile»: si tratta di un parere come lo è quello di altri) e che sareste molto più forti se ritiraste l'ordine del giorno in questione e portaste avanti nell'occasione e nelle sedi giuste la vostra impostazione invece di costringerci ad un dibattito che sta diventando surreale.
Credo che, quando il ministro Bindi ha espresso le sue argomentazioni, abbia toccato un testo e un tasto che fa onore a questa Camera. È con questi sentimenti che permettete ad un deputato che è qui dal 1979 di fare appello al buon senso e di dirvi: «Ritirate questo ordine del giorno» (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo)!
LUCA VOLONTÈ. È ora che non ti candidi più!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Del Bue. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BUE. Vorrei cavarmela con poche battute. Vorrei precisare che è paradossale, signor Presidente, la situazione in cui ci siamo venuti a trovare, perché il contenuto dell'ordine del giorno in esame, che ha solo un merito ed è quello di essere scritto in italiano e di essere quindi assolutamente comprensibile - si capisce quello che vuole dire -, non è stato ritenuto neppure votabile da parte di un autorevole esponente dell'opposizione, quale è l'onorevole Casini, e mi pare che anche l'onorevole Fini abbia pregato l'onorevole Paoletti Tangheroni di ritirare l'ordine del giorno in discussione, mentre in Forza Italia vedo molto movimento attorno a tale questione.
Vorrei capire per quale motivo, e a nome di chi, l'onorevole Paoletti Tangheroni tiene duro su questo ordine del giorno. Se il motivo è quello di sancire una questione che nulla ha a che fare né, onorevole La Russa, con i matrimoni gay e neppure con le coppie di fatto, ma semplicemente coi diritti dei figli di coloro che non sono regolarmente sposati ad ottenere detrazioni Irpef, assegni familiari o quant'altro, vorrei capire per quale motivo l'ordine del giorno in esame viene mantenuto. Non riesco a comprenderne la logica! Si vuole costruire la posizione più integralista possibile all'interno di quest'aula, che possa condizionare esponenti e settori della minoranza, dell'opposizione?
Non riesco a comprenderne la logica: vorrei che fosse soltanto il frutto di una disattenzione, un elemento di dilettantismo politico che può anche capitare.
Per questo ritengo che sia doveroso da parte del promotore lasciar perdere un po' di orgoglio nazionale e accedere a quelli che sono i desiderata dei leader dell'opposizione che le hanno chiesto ufficialmente di ritirare il suo ordine del giorno. In caso contrario, è ovvio che io voterò, assieme all'onorevole Barani del Nuovo Psi, contro questo ordine del giorno perché non penso assolutamente che sia possibile né accettabile per qualcuno, neanche per chi abbia opinioni diverse dalle mie, trarre conseguenze quali quelle previste dal testo in esame (Applausi di deputati del gruppo Democrazia Cristiana-Partito Socialista).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Vito. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Concluderò il mio breve intervento con un invito all'onorevole Paoletti Tangheroni, con riferimento alla quale però, Presidente, vorrei dire subito una cosa.
Noi non possiamo assistere, come sta facendo adesso la sinistra anche per responsabilità del Governo, allo stravolgimento di posizioni politiche di un gruppo o anche della storia personale di una persona, perché io conosco Patrizia, la sua cultura, la sua sensibilità (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo), conosco il modo con il quale Patrizia partecipa personalmente ad adozioni di bambini africani; conosco il modo con il quale vivePag. 63(Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e di Democratici di Centro), Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolari-Udeur) senza intransigenza, con rigore, anche la sua religiosità, con una tolleranza che l'hanno portata ad essere stimata nel nostro gruppo, in questo Parlamento, anche da colleghi che possono non condividere le sue idee culturali, sociali, religiose e politiche.
Quindi, ringrazio l'onorevole Paoletti Tangheroni del suo impegno, della sua sensibilità e anche dell'intento con il quale ha presentato il suo ordine del giorno.
È un ordine del giorno, signor Presidente, che ha provocato un dibattito che è stato comunque utile, perché il dibattito, ad esempio, non vi è stato da parte dei colleghi della maggioranza quando il Governo ha accolto diversi ordini del giorno, presentati dall'onorevole Franceschini, da deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e Rifondazione, con i quali si impegna il Governo a presentare entro gennaio 2007 un disegno di legge sulle unioni di fatto, anche sulle unioni di fatto di persone dello stesso sesso, come ha fatto, appunto, l'onorevole Franceschini, con il suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/58. Ciò non ha provocato alcun dibattito, è passato silenziosamente e, forse, passerà altrettanto silenziosamente l'ordine del giorno del collega Fabris, che invita il Governo a fare esattamente l'opposto. Con la spudoratezza di questo Governo, lo stesso Governo ha accolto l'uno e l'altro ordine del giorno, ossia quello che lo invita a fare una cosa e quello che lo invita a fare l'opposto (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale) dimostrando, quindi, la doppiezza che lo stesso Governo ha anche su questioni sensibili quali quella della famiglia e dei figli, sulla quale, signor Presidente, mi permetto di dire che noi non accettiamo lezioni di coerenza dall'onorevole Rosy Bindi (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
Anche per tale motivo, signor Presidente, cogliendo il senso vero dell'intento dell'ordine del giorno dell'onorevole Paoletti Tangheroni, che sicuramente andava anche oltre ciò che è scritto nello stesso ordine del giorno, che può prestarsi a cattive interpretazioni - alle quali il Governo, ancora una volta, malevolmente e strumentalmente non ha consentito di porre rimedio, non esercitando quel potere di riformulazione che solo il Governo stesso può esercitare (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia) -, invito l'onorevole Paoletti Tangheroni, a nome del gruppo di Forza Italia, e ringraziandola comunque per il suo impegno e per l'intento che ha inteso trasfondere nel suo ordine del giorno, a ritirarlo, per evitare ulteriori strumentalizzazioni, per evitare che una vicenda seria diventi il massacro che una parte politica, che non può fare tale massacro, fa nei confronti dell'altra parte politica, convinto che su questi temi avremo presto l'occasione di confrontarci in Parlamento, che lo faremo sicuramente e liberamente, ma che verranno fuori le vere contraddizioni presenti nella parte politica che sostiene il Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, accolgo l'invito del mio capogruppo e ritiro il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/79.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ricordo che dell'ordine del giorno Cioffi n. 9/1746-bis-B/80 abbiamo già trattato in precedenza.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81, accettato dal Governo se riformulato nel senso precisato dal rappresentante del Governo stesso.
MAURO FABRIS. Signor Presidente, apprezzo lo sforzo di mediazione che ha svolto il Governo in questo senso, anche se devo dire, francamente, che mi risulta difficile comprendere come siano stati, alPag. 64tempo stesso, accettati altri ordini del giorno di diverso tenore, presentati da colleghi di altri gruppi, che non solo chiedono un'iniziativa in materia da parte del Governo stesso, ma pretendono addirittura di fissare una data. Dunque, a futura memoria, signor Presidente, sarà bene dire alcune cose. La prima è che questo ordine del giorno voleva ancora una volta ribadire un aspetto che in passato è sempre stato accettato, ossia che vi è una diversità di atteggiamento, a nostro parere, su questioni che attengono alla coscienza ed ai valori di riferimento di ogni singolo parlamentare. Rispetto a ciò non si può procedere con atti di imperio, non si può procedere con richiami ad intese di Governo, che peraltro sul punto non vi sono da parte nostra. Noi non abbiamo firmato la parte del programma dell'Unione in cui si propone tale tipo di intervento, non affidato al Governo: era un impegno che l'Unione aveva assunto in quanto tale, ma non un impegno affidato al Governo. In altri momenti, direi sempre in passato, si è evitato da parte dell'Esecutivo di intervenire in tale tipo di questioni, in quanto su questi punti non vi sono possibilità di compromesso, al contrario di quanto accade su altre parti programmatiche che riguardano temi del governo del paese, specialmente quando tali intese si fondano su accordi di coalizione.
Il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/81 richiama un tema, quello, appunto, delle questioni riguardanti le cosiddette coppie di fatto, su cui si è a lungo dibattuto, su cui si dibatte e su cui sicuramente si tornerà a dibattere in Parlamento ed io spero che su ciò si giunga a definire un intervento normativo da parte del Parlamento. L'esito non ci spaventa, lo voglio dire molto chiaramente, perché noi apparteniamo ad una cultura politica che, pur ispirandosi a principi alti, che richiamano l'insegnamento della Chiesa, è stata sempre rispettosa delle decisioni che il Parlamento della Repubblica vorrà assumere, anche sulle questioni che sono richiamate in questo ordine del giorno ed anche nel caso in cui tali decisioni fossero contrarie ai principi che ho in precedenza richiamati.
Quello che voglio dire anche a qualche collega di maggioranza è che una cosa è battersi per affermare le proprie idee e i propri valori in base, per quanto ci riguarda, al principio dell'autonoma responsabilità del fedele laico impegnato in politica, altro è opporsi agli atti di volontà, alla volontà espressa dal Parlamento o dalla maggioranza dei cittadini.
Voglio ricordare che in passato, quando vennero promulgate leggi che andavano contro i principi a cui noi crediamo, come ad esempio le leggi sull'aborto e sul divorzio, i cattolici impegnati al Governo accettarono laicamente di applicare quelle leggi volute dalla maggioranza del paese. Questo lo dico perché noi non siamo, come alcuni colleghi di maggioranza, che purtroppo a volte ne danno dimostrazione, abituati ad andare contro la legge o a provocare, rovinando i presepi altrui; noi rispettiamo le idee di tutti e rispettiamo soprattutto la volontà del Parlamento. Le provocazioni, anche idiote, a cui abbiamo assistito anche ieri francamente non sono da parte nostra accettabili.
Chiediamo quindi al Governo di tener conto di tutto questo - ma il Governo lo sa -; non ci sarà il nostro assenso a nessuna iniziativa legislativa in materia dei cosiddetti diritti delle coppie di fatto, che venga assunta sia in sede di Governo sia al Senato o alla Camera. Dunque, su questo punto penso che veramente il Governo farebbe bene a prendere atto, come abbiamo sentito nel dibattito precedente, che ci sono posizioni diverse anche all'interno della stessa opposizione. Sarebbe bene che il Governo lasciasse, come prevede il nostro ordine del giorno, all'iniziativa parlamentare il confronto e le decisioni su questo tipo di tematiche.
PRESIDENTE. La prego di concludere...
MAURO FABRIS. Finisco, Presidente, dicendo che accetto la riformulazione proposta. L'ultima parte del nostro ordine delPag. 65giorno, laddove si dice che in ogni caso il Governo si impegna a non equiparare in alcun provvedimento normativo le coppie di fatto alle famiglie di cui all'articolo 29 della Costituzione, non è stata toccata dal Governo.
Questo ci pare un impegno assolutamente importante assunto oggi dal Governo (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. Poiché il firmatario Fabris ha accettato la riformulazione del Governo, la rileggo in modo che non ci siano equivoci (l'aveva già chiesto il deputato Volontè, al quale si è aggiunto il deputato Gasparri): «impegna il Governo ad operare in modo che ogni iniziativa legislativa in materia di regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto sia affidata al più ampio e libero confronto parlamentare» (Commenti dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
Chiedo al deputato Rao se accetti la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/82.
PIETRO RAO. Signor Presidente, intervengo solo per precisare la parte che doveva essere eliminata, così come suggerito dal Governo, cioè la parte nella quale si dice «anche in deroga alla vigente normativa in materia di assunzioni». Vorrei chiarire che il riferimento era ai comuni che non rispettano il patto di stabilità. Desidero sapere dal Governo se vi sia la possibilità di riformulare l'ordine del giorno in tal senso.
PRESIDENTE. C'è stata una proposta di riformulazione del Governo. Deputato Rao, è disposto ad accettarla?
PIETRO RAO. Sì, la accetto, però vorrei sapere se la disponibilità del Governo ad intendere che la deroga alla vigente normativa...
PRESIDENTE. La prego, quando viene avanzata una proposta di riformulazione, la si accetta o meno.
PIETRO RAO. Volevo spiegarne le motivazioni, Presidente, se me lo consente, solo se me lo consente.
PRESIDENTE. Va bene, prosegua pure...
PIETRO RAO. Volevo dire che l'espressione «in deroga alla vigente normativa» è da intendersi anche per i comuni che non rispettano il patto di stabilità. I precari non possono pagare il prezzo di amministrazioni distratte e leggere.
Oggi, molti comuni si trovano in una situazione strutturale deficitaria. I precari dovranno essere assunti anche con queste condizioni.
PRESIDENTE. Deputato Rao, accetta la riformulazione proposta?
PIETRO RAO. Accetto e non insisto per la votazione.
MAURO FABRIS. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO FABRIS. Spero che il ministro Chiti, che ora si trova accanto a lei, signor Presidente, sia venuto ad informarla che lei ha letto un testo che non è quello concordato (Commenti di deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
Scusate, ma vi è un impegno con il Governo. Se il testo concordato è quello che conosco e che prima ho illustrato, va bene; diversamente chiedo che venga posto in votazione (Applausi di deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Poiché l'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81 non è stato posto in votazione, ma accolto nella formulazione che ho letto, che pare abbia determinato un equivoco, chiedo, ai fini della comprensione del lavoro, che vengaPag. 66accantonato (Commenti di deputati del gruppo Alleanza Nazionale). Allora, il rappresentante del Governo legga la riformulazione. Ho un testo scritto a mano ed è possibile che non sia idoneo.
Poiché vi è stato uno scambio tra il Governo ed il presentatore, chiedo che il rappresentante del Governo legga la formulazione che considera definitiva, su cui interpellare il proponente.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Il testo è esattamente quello che aveva detto l'onorevole Fabris. Mi dispiace per la confusione. Il testo del dispositivo è il seguente: «impegna il Governo ad operare in modo che ogni iniziativa legislativa in materia di regolamentazione dei diritti delle coppie di fatto sia affidata al più ampio e libero confronto parlamentare e, in ogni caso, a non equiparare in alcun provvedimento normativo le stesse alle famiglie di cui all'articolo 29 della Costituzione». È esattamente ciò che aveva detto l'onorevole Fabris (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. Poiché vi è stato un elemento, diciamo così, di incertezza, eccezionalmente do la parola al deputato Gasparri che l'ha chiesta (Commenti di deputati dei gruppi L'Ulivo e La Rosa nel Pugno). Vi prego. Preferisco che sia tutto chiaro.
LUCA VOLONTÈ. Presidente, avevo chiesto di parlare prima io!
MAURIZIO GASPARRI. Ringrazio il Presidente per questa scelta. Prima abbiamo assistito all'accoglimento di una riformulazione che il Presidente ha letto, mentre non è di poco conto il «dettaglio» aggiunto dal ministro Chiti. A parte le valutazioni del proponente, noi registriamo il dato politico di un capogruppo di un partito della maggioranza che ha espresso riserve, in sede di dibattito sul disegno di legge finanziaria, a futura memoria ad eventuali iniziative del Governo. Questo è un dato politico (Commenti del deputato Crema).
Inoltre, l'aggiunta formulata dal ministro Chiti è importante. La stesura letta dal Presidente Bertinotti era una presa in giro. Non si può affermare, in un ordine del giorno, che il Governo affidi l'iniziativa legislativa ad un ampio e libero confronto parlamentare; altrimenti come dovrebbe essere il dibattito? Ristretto ed occupato?
PRESIDENTE. Il dato è stato superato.
MAURIZIO GASPARRI. È stato superato, ma vi diamo appuntamento a gennaio, quando potremo discutere nel merito di questi problemi (Commenti di deputati dei gruppi L'Ulivo e Comunisti Italiani).
LUCA VOLONTÈ. Presidente, avevo chiesto di parlare prima io!
PRESIDENTE. No, vi prego. Era per un chiarimento e ho detto che eccezionalmente avrei concesso al deputato Gasparri di parlare.
LUCA VOLONTÈ. Ma avevo chiesto di parlare prima io!
PRESIDENTE. Lei è persona di mondo.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Lo Monte n. 9/1746-bis-B/83, Oliva n. 9/1746-bis-B/84, Neri n. 9/1746-bis-B/85 e Fundarò n. 9/1746-bis-B/86, accolti come raccomandazione dal Governo, non insistono per la votazione.
Prendo atto che le deputate Aprea ed Armosino insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno n. 9/1746-bis-B/87 e n. 9/1746-bis-B/88 non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Aprea n. 9/1746-bis-B/87, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).Pag. 67
(Presenti 552
Votanti 547
Astenuti 5
Maggioranza 274
Hanno votato sì 229
Hanno votato no 318).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Armosino n. 9/1746-bis-B/88, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 552
Maggioranza 277
Hanno votato sì 237
Hanno votato no 315).
Prendo atto che i deputati Gioacchino Alfano ed Angelino Alfano non sono riusciti a votare.
Passiamo all'ordine del giorno Baldelli n. 9/1746-bis-B/89.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Delbono. Ne ha facoltà.
EMILIO DELBONO. Onorevole Presidente, vorrei invitare il Governo a riconsiderare il parere contrario espresso sull'ordine del giorno in esame. Infatti, siamo di fronte ad una richiesta fondata - peraltro, accolta dall'intera Commissione lavoro - volta a consentire ai fondi pensione di adottare le modifiche statutarie non entro il 31 dicembre, cioè tra qualche giorno, ma entro il 31 marzo 2007, in modo che possa entrare a regime (dal 1o gennaio, ovviamente) l'anticipo della previdenza complementare.
Mi pare che la richiesta sia fondata e non modifichi strutturalmente il disegno di legge finanziaria, pregiudicandone l'approvazione; inoltre, la richiesta soddisfa un'esigenza di buonsenso e di ragionevolezza sulla quale tutte le forze politiche si sono dichiarate d'accordo in Commissione. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie a lei.
Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo accoglie la proposta.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare il deputato Baldelli, Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, poiché sono il presentatore dell'ordine del giorno in esame...
PRESIDENTE. Certo, appunto.
SIMONE BALDELLI. ...ringrazio il Governo per avere rivisto il parere in precedenza espresso. Si tratta di un tema importante che i colleghi della Commissione conoscono a fondo. Al riguardo, vi è stata una sollecitazione all'unanimità, in Commissione, sia in sede di esame del decreto-legge sulla previdenza complementare sia in sede di esame in terza lettura del disegno di legge finanziaria, sul quale era stato presentato ed approvato un emendamento.
Quindi, ci auguriamo che alla prima occasione utile il Governo stabilisca il termine del 31 marzo 2007, portando a compimento, finalmente, il suo impegno.
PRESIDENTE. Prendo atto, dunque, che il deputato Baldelli non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/89.
Prendo atto che la deputata Bertolini insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/90, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bertolini n. 9/1746-bis-B/90, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 68
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 555
Votanti 554
Astenuti 1
Maggioranza 278
Hanno votato sì 234
Hanno votato no 320).
Prendo atto che il deputato Boscetto insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/91, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Boscetto n. 9/1746-bis-B/91, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 556
Votanti 553
Astenuti 3
Maggioranza 277
Hanno votato sì 235
Hanno votato no 318).
Prendo atto che il deputato Belisario non è riuscito ad esprimere il proprio voto.
Prendo atto che il deputato Brusco insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/92, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brusco n. 9/1746-bis-B/92, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 550
Votanti 548
Astenuti 2
Maggioranza 275
Hanno votato sì 237
Hanno votato no 311).
Prendo atto che il deputato Belisario non è riuscito a votare.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Cicu n. 9/1746-bis-B/93, accolto come raccomandazione dal Governo, non insistono per la votazione.
Passiamo all'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/1746-bis-B/94, accettato dal Governo limitatamente alla sola parte dispositiva.
Chiedo al deputato Gianfranco Conte se insista per la votazione del suo ordine del giorno.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, ringrazio il Governo per avere accettato il dispositivo del mio ordine del giorno, ma poiché la raccomandazione al Governo ad impegnarsi a fare tutto ciò che è descritto è contenuta tutta nella premessa, preferisco che, poiché non è stato accettato integralmente, il mio ordine del giorno sia posto in votazione anche con il parere contrario del Governo.
PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha qualcosa da aggiungere?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. No, signor Presidente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/1746-bis-B/94, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).Pag. 69
(Presenti 564
Votanti 561
Astenuti 3
Maggioranza 281
Hanno votato sì 240
Hanno votato no 321).
Chiedo al deputato Costa se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/95, accettato dal Governo limitatamente alla sola parte dispositiva.
ENRICO COSTA. Signor Presidente, prendo atto del parere favorevole espresso dal Governo sul dispositivo, ma non rinuncio a chiedere la votazione dell'intero ordine del giorno, compresa, dunque, la premessa. Si tratta dell'inserimento nel disegno di legge finanziaria di una norma che, di fatto, cancella, con un colpo di spugna, tutta una serie di procedimenti ed azioni di responsabilità davanti alla Corte dei conti, di una norma la cui entrata in vigore, anche per un solo istante, consentirebbe ai responsabili di invocarla come trattamento più favorevole per il reo, con ciò vanificando un eventuale rimedio successivo.
Sarebbe stato certo preferibile che questa norma non fosse stata approvata, che i ministri avessero letto meglio il testo del maxiemendamento, che il rimedio fosse stato introdotto in sede di legge finanziaria. Tuttavia, con questo ordine del giorno auspichiamo che si possa rimediare ad una norma che, oggi, pare senza padri e senza madri e che creerebbe, se entrasse in vigore, un gravissimo danno, non solo per l'erario ma anche per l'immagine di tutti noi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Siccome il problema sollevato dal collega Costa è reale e dato che il Governo ha accettato il dispositivo, per non produrre effetti che lo stesso collega Costa mi pare non voglia generare, formulo la proposta di votare questo ordine del giorno per parti separate, nel senso di porre in votazione prima la premessa e poi il dispositivo, sul quale preannuncio il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo quindi alla votazione per parti separate, nel senso di votare prima il dispositivo e poi la parte motiva, dell'ordine del giorno Costa n. 9/1746-bis-B/95.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Costa n. 9/1746-bis-B/95, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 557
Votanti 553
Astenuti 4
Maggioranza 277
Hanno votato sì 549
Hanno votato no 4).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte motiva dell'ordine del giorno Costa n. 9/1746-bis-B/95, non accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 562
Votanti 550
Astenuti 12
Maggioranza 276
Hanno votato sì 243
Hanno votato no 307).
Prendo atto che la deputata D'Ippolito non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/96, accolto come raccomandazione.Pag. 70
Prendo atto che il deputato Fabbri accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/97.
Chiedo ora al deputato Fallica se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/98, non accettato dal Governo.
GIUSEPPE FALLICA. Signor Presidente, poc'anzi il sottosegretario aveva detto che il mio ordine del giorno era accolto come raccomandazione. Signor sottosegretario, cortesemente può verificare?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Confermo che il parere del Governo è contrario.
GIUSEPPE FALLICA. Allora, insisto per la votazione, signor Presidente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fallica n. 9/1746-bis-B/98, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 545
Votanti 541
Astenuti 4
Maggioranza 271
Hanno votato sì212
Hanno votato no 329).
Prendo atto che l'onorevole Realacci non è riuscito ad esprimere il proprio voto mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Prendo atto che l'onorevole Suppa non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Chiedo al deputato Fasolino se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/99, accolto come raccomandazione dal Governo.
GAETANO FASOLINO. Vorrei pregare il Governo di accettare integralmente il mio ordine del giorno, in quanto tratta di dottori di ricerca, che, già dipendenti dello Stato, verrebbero utilizzati nel loro titolo specifico. Quindi, non ci sarebbe alcun aggravio di spesa, ma solo un miglioramento del servizio.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo accoglie l'invito, tenendo presente che non vi è alcun contrasto con le norme inserite nel disegno di legge finanziaria e, comunque, nulla impedisce ai dottori di ricerca di partecipare ai concorsi. Il testo dell'ordine del giorno rimane invariato e può essere accolto, laddove indichi: «impegna il Governo a valutare la possibilità».
PRESIDENTE. Sta bene. Prendo atto che il deputato Fasolino accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/99.
Prendo atto che il deputato Ferrigno non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/101, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che il deputato Giuseppe Fini insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/102, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giuseppe Fini n. 9/1746-bis-B/102, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 552
Maggioranza 277
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 330).Pag. 71
Chiedo al deputato Floresta se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/103, non accettato dal Governo.
ILARIO FLORESTA. Signor Presidente, vorrei pregare il Governo di riconsiderare il parere espresso sul mio ordine del giorno. Posso capire le ragioni che lo hanno portato a non accettare i capoversi secondo e terzo della parte motiva, ma non sono d'accordo per quanto concerne il dispositivo.
Mi spiace che non sia presente in aula il ministro Di Pietro, direttamente interessato al tema, poiché ero curioso di conoscere il suo parere al riguardo.
Desidererei che il Governo rivedesse il suo parere e ribadisco con forza che Di Pietro in questi giorni sta rilasciando dichiarazioni nel Meridione - compresa la Sicilia - riguardanti le infrastrutture; tra l'altro, è presente il viceministro Capodicasa che può sostenere il mio ragionamento.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo conferma il parere espresso.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Floresta n. 9/1746-bis-B/103, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 552
Votanti 544
Astenuti 8
Maggioranza 273
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 321).
Prendo atto che il deputato Fratta Pasini non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/104, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
Chiedo al deputato Garagnani se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/105 (Nuova formulazione), non accettato dal Governo.
FABIO GARAGNANI. Vorrei conoscere a fondo le intenzioni del Governo, dal momento che questo ordine del giorno - partendo da constatazioni e considerazioni che vedono la nostra posizione distinta e distante da quella dell'Esecutivo - fa riferimento ad un'esigenza manifestata a più riprese dalle regioni; mi riferisco all'incremento del fondo regionale per il diritto allo studio.
Sappiamo che al riguardo è prevista l'autonomia delle regioni e sappiamo anche che, queste ultime, dispongono di leggi ad hoc regolamentanti un settore che negli ultimi quindici anni ha subito un'evoluzione. Si è partiti, infatti, dalla pura assistenza per arrivare ad un concetto di diritto allo studio che si avvicina alla parità scolastica.
Non a caso, alcune regioni hanno allargato gli interventi in questo settore, con il parere favorevole della Corte costituzionale, anche a seguito di ricorsi che hanno prospettato la possibilità d'intervento da parte delle regioni medesime.
Questo ordine del giorno non impegna genericamente il Governo ad intervenire a favore della scuola paritaria; infatti, ci rendiamo conto benissimo di quelli che sono stati i pareri espressi in altra sede. Comunque, stante l'inadeguatezza del fondo a disposizione, soprattutto per le scuole non statali e dell'infanzia, la possibilità di istituire presso il Ministero della pubblica istruzione un fondo gestito dalle regioni, che allarghi la possibilità d'intervento delle medesime in settori essenziali quali l'assistenza, ci pare un atto doveroso. Stiamo parlando di esigenze primarie di fronte alle quali ogni Governo degno di questo nome non può sottrarsi.Pag. 72
Per questi motivi, quella del Governo ci pare un'incomprensione non sufficientemente esplicitata.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo conferma il parere espresso.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garagnani n. 9/1746-bis-B/105 (Nuova formulazione), non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 541
Votanti 539
Astenuti 2
Maggioranza 270
Hanno votato sì 227
Hanno votato no 312).
Prendo atto che il deputato Marinello non è riuscito ad esprimere il proprio voto.
Prendo atto che il deputato Iannarilli non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/106, accolto come raccomandazione dal Governo.
Chiedo al deputato La Loggia se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/107, accolto come raccomandazione dal Governo.
ENRICO LA LOGGIA. Signor Presidente, apprezzo il fatto che il Governo abbia accolto come raccomandazione il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/107, vista la rilevanza dell'argomento. Vorrei soltanto chiedere se il Governo - come ha fatto in una precedente occasione, rispetto ad un ordine del giorno analogamente accolto come raccomandazione - potesse esprimersi nel senso di un impegno positivo, e non soltanto di un «accoglimento passivo», accettando il mio ordine del giorno.
Il sottosegretario, in un'altra circostanza, circa mezz'ora fa, ha proceduto in tal senso, vista la rilevanza dell'argomento: mi permetterei di chiedere se, anche per i vigili del fuoco, potesse rivedere il suo parere.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo può accettare l'ordine del giorno La Loggia n. 9/1746-bis-B/107, a condizione che il dispositivo sia riformulato sostituendo le parole «adottare le opportune iniziative» con le seguenti: «valutare l'opportunità di adottare le iniziative».
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole La Loggia accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/107.
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Leone n. 9/1746-bis-B/108 se accettino la riformulazione proposta dal Governo.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, vorrei conoscere la riformulazione.
PRESIDENTE. La riformulazione è la stessa rispetto a quella proposta nei confronti degli ordini del giorno Sanza n. 9/1746-bis-B/63, Nardi n. 9/1746-bis-B/74 e Cioffi n. 9/1746-bis-B/80. Ne abbiamo già parlato in precedenza; peraltro, tali ordini del giorno sono già stati posti in votazione.
ANTONIO LEONE. D'accordo.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Licastro Scardino n. 9/1746-bis-B/109, accettato dal Governo.Pag. 73
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Marinello n. 9/1746-bis-B/110, non accettato dal Governo.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, chiedo al Governo di rivedere il parere precedentemente espresso, eventualmente proponendo una riformulazione. Tra l'altro, in proposito, abbiamo anche discusso con il Governo.
PRESIDENTE. Chiedo al Governo se abbia qualcosa da aggiungere.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo è disponibile ad accogliere come raccomandazione l'ordine del giorno Marinello n. 9/1746-bis-B/110, purchè il dispositivo sia riformulato nel senso di espungere le parole «quale esclusivo presidio per la dispensazione del farmaco» e di aggiungere, dopo le parole «sempre più efficiente ed efficace», le seguenti: «nella dispensazione del farmaco».
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Marinello accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/110.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Marras n. 9/1746-bis-B/111, accettato dal Governo limitatamente al secondo capoverso del dispositivo.
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Misuraca n. 9/1746-bis-B/112, il cui dispositivo è stato accolto come raccomandazione dal Governo.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Mormino n. 9/1746-bis-B/113, non accettato dal Governo.
NINO MORMINO. Sì, signor Presidente, insisto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Mormino n. 9/1746-bis-B/113, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 530
Maggioranza 266
Hanno votato sì 233
Hanno votato no 297).
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Moroni n. 9/1746-bis-B/114, il cui dispositivo è stato accettato dal Governo.
CHIARA MORONI. Signor Presidente, intervengo per esprimere la soddisfazione e il ringraziamento nei confronti del Governo per aver preso atto nella situazione che si sarebbe creata con i commi da 821 a 824 del disegno di legge finanziaria, che prorogano l'attuale monopolio della trasformazione e lavorazione del plasma in Italia, stabilendo che le convenzioni stipulate dalle regioni siano prolungate per un periodo di almeno un anno e mezzo dall'entrata in vigore della riforma approvata nel 2005 (prevista per lo scorso novembre), che consentiva ad altre aziende di partecipare alle gare per aggiudicarsi le convenzioni.
Secondo la legislazione vigente, il ministro della salute, onorevole Livia Turco, avrebbe dovuto emanare un decreto entro la fine di novembre per individuare i centri e le aziende di frazionamento e di produzione del plasma autorizzati alla stipula di accordi e convenzioni con le regioni.
Le misure adottate dal disegno di legge finanziaria non favoriscono né la concorrenza né le sbandierate liberalizzazioni, perpetuando sostanzialmente un monopolio di fatto - che, peraltro, si configura, come molti sanno, anche come un evidente conflitto di interessi con membri del Governo - da parte di un'azienda che, dagli anni Novanta, è autorizzata a trasformare il plasma.Pag. 74
Peraltro, non avendo la possibilità di rivolgersi ad altre aziende, che potrebbero offrire prezzi concorrenziali, ciò va nella direzione esattamente contraria alla riduzione della spesa sanitaria e, soprattutto, del contenimento degli sprechi a carico del sistema sanitario nazionale.
Quindi, esprimo la soddisfazione per il parere favorevole espresso sul dispositivo e, ovviamente, non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Nan n. 9/1746-bis-B/115, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 552
Votanti 551
Astenuti 1
Maggioranza 276
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 309).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione degli ordini del giorno Palmieri n. 9/1746-bis-B/116 e Palumbo n. 9/1746-bis-B/117.
Chiedo al deputato Mario Pepe se insista per la votazione del proprio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/118, accolto come raccomandazione.
MARIO PEPE. Sì, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO PEPE. Signor Presidente, chiedo un impegno più concreto del Governo sul mio ordine del giorno perché la sicurezza dei cittadini e dei loro beni passa anche attraverso le carceri. Far sopportare ai detenuti delle pene aggiuntive legate a strutture fatiscenti significa creare dei nemici dello Stato, che, una volta fuori, potrebbero macchiarsi di delitti ben più gravi di quelli per i quali sono stati carcerati. Di conseguenza, chiedo un voto favorevole dell'Assemblea e un impegno del Governo, perché tutto ciò significa maggiore sicurezza per i cittadini.
PRESIDENTE. Il Governo?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Il Governo può accettare l'ordine del giorno limitatamente al dispositivo.
PRESIDENTE. Chiedo al deputato Pepe se insista per la votazione.
MARIO PEPE. No, signor Presidente, non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che il deputato Romele non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/119, non accettato dal Governo.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Santelli n. 9/1746-bis-B/120.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, ringrazio il Governo per aver accolto il dispositivo del mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/120, che impegna il Governo a trovare nuovi fondi da destinare alla sicurezza. Vista la delicatezza del tema e l'apprezzamento il Governo, chiederei il voto dell'Assemblea per avere un impegno ancora più serio anche da parte del Parlamento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Santelli n. 9/1746-bis-B/120, limitatamente al dispositivo, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.Pag. 75
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 543
Votanti 526
Astenuti 17
Maggioranza 264
Hanno votato sì 516
Hanno votato no 10).
Prendo atto che il deputato Tondo non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/121, accolto come raccomandazione.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Uggè n. 9/1746-bis-B/122.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, vorrei sollecitare l'attenzione dei colleghi presenti in aula perché il mio ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/122 non fa altro che richiamare accordi sottoscritti dal Governo, da parte del ministro Bianchi, e impegni assunti formalmente dal sottosegretario con delega negli incontri con le associazioni di categoria. Vorrei che il sottosegretario stesse attento, anche perché, Presidente, poi esprime un parere contrario senza conoscerne i motivi...
PRESIDENTE. Anche i sottosegretari lavorino! Prosegua pure, deputato Uggè.
PAOLO UGGÈ. Quindi, chiedo al Governo l'impegno a dare attuazione ad un accordo liberamente sottoscritto. Un uomo politico del passato diceva che la moralità di una persona si misura sul rispetto della parola data. In questo caso, abbiamo un accordo firmato da un rappresentante del Governo e il Governo si rifiuta di accettare questo ordine del giorno che ne chiede l'attuazione. Per tali motivi, chiamo i colleghi a votare a favore del mio ordine giorno o il Governo a modificare il proprio parere (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
ROBERTO MENIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO MENIA. Signor Presidente, intervengo per sottoporle una questione regolamentare. Un attimo fa, infatti, abbiamo votato l'ordine del giorno Santelli n. 9/1746-bis-B/120 limitatamente al dispositivo, perché questo era pacificamente accettato da tutti.
Mi chiedo, e le chiedo retoricamente, perché non sia stato possibile fare ciò nei confronti dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/1746-bis-B/79, quando si era palesemente d'accordo...
PRESIDENTE. Mi scusi...
ROBERTO MENIA. No, le chiedo...
PRESIDENTE. Io...
ROBERTO MENIA. ...perché sia passato il principio per cui si può votare solamente il dispositivo, sul quale ci si era pronunciati con l'accordo...
PRESIDENTE. No, no...! Guardi, c'è un equivoco...!
ROBERTO MENIA. ...e non la restante parte...
PRESIDENTE. No, non è così!
ROBERTO MENIA. E no, non c'è un equivoco!
PRESIDENTE. No... No, c'è un equivoco!
ROBERTO MENIA. Così è andata...!
PRESIDENTE. È stato votato...
ROBERTO MENIA. Quindi, mi si deve...
PRESIDENTE. ...solamente il dispositivo perché quella era la riformulazione del Governo...
Pag. 76ROBERTO MENIA. Non era una riformulazione...
PRESIDENTE. Sì, lo era...
ROBERTO MENIA. ...non era riformulato niente!
PRESIDENTE. È una riformulazione!
ROBERTO MENIA. Non è una riformulazione!
PRESIDENTE. No: è una riformulazione!
ROBERTO MENIA. È semplicemente la votazione di una parte sola!
PRESIDENTE. Ho dato una risposta regolamentare!
ROBERTO MENIA. No, m'ha dato una risposta bugiarda!
PRESIDENTE. È la riformulazione...
ROBERTO MENIA. Ha dato una risposta bugiarda!
PRESIDENTE. È la riformulazione operata dal Governo...
ROBERTO MENIA. Non ha risposto a quello...
PRESIDENTE. ...e che, quindi, consente...
ROBERTO MENIA. Non è una (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...
PRESIDENTE. Abbiamo chiuso, grazie!
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Uggè n. 9/1746-bis-B/122, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 547
Votanti 542
Astenuti 5
Maggioranza 272
Hanno votato sì 240
Hanno votato no 302).
Prendo atto che la deputata Dato non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Prendo atto, altresì, che i presentatori dell'ordine del giorno Elio Vito n. 9/1746-bis-B/123 insistono per la votazione del loro ordine del giorno, non accettato dal Governo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Elio Vito n. 9/1746-bis-B/123, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 541
Votanti 538
Astenuti 3
Maggioranza 270
Hanno votato sì 231
Hanno votato no 307).
Prendo atto che la deputata Dato non è riuscita ad esprimere il proprio voto.
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Zanetta n. 9/1746-bis-B/124, non accettata dal Governo.
Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zacchera. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, intervengo semplicemente per chiedere di aggiungere la mia firma all'opportuno ordine del giorno presentato dal collega Zanetta...
Pag. 77PRESIDENTE. Sta bene, grazie...
MARCO ZACCHERA. ...perché vi sono...
PRESIDENTE. Grazie, grazie...!
MARCO ZACCHERA. ...impegni precisi...
PRESIDENTE. La prego! ...La prego!
MARCO ZACCHERA. ...e il motivo per cui non sono stati mantenuti (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...
PRESIDENTE. Ha già aggiunto la sua firma all'ordine del giorno in esame!
MARCO ZACCHERA. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale)...!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zanetta n. 9/1746-bis-B/124, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 545
Votanti 539
Astenuti 6
Maggioranza 270
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 307).
Prendo atto che i deputati Zanella e Borghesi non sono riusciti ad esprimere il proprio voto e che avrebbero voluto esprimerne uno contrario.
Chiedo al deputato Zorzato se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/125, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
MARINO ZORZATO. Signor Presidente, chiederei al Governo, avendo presentato il mio ordine del giorno solo qualche ora fa (e presumo sia questo il motivo per cui l'Esecutivo non ne ha accettato la parte motiva), di accettare una mia riformulazione, sostituendo le parole: «mostro giuridico» con le seguenti: «testo abnorme», poiché si tratta delle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica!
Siccome credo sia questo il motivo per cui la parte motiva del mio ordine del giorno non è stata accettata dal Governo, ritengo che, con tale riformulazione, il mio documento possa essere completamente accettato. Chiederei all'Esecutivo, pertanto, di usare le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo ribadisce il parere favorevole limitatamente al dispositivo dell'ordine del giorno in esame; invece, esso respinge la sua parte motiva, anche nella riformulazione proposta dal presentatore.
PRESIDENTE. Chiedo al deputato Zorzato se, sulla base della risposta data dal Governo, insista o meno per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/125.
MARINO ZORZATO. Signor Presidente, chiedo la votazione per parti separate, nel senso di procedere alla votazione prima del dispositivo e, successivamente, della parte motiva, del mio ordine del giorno.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, sarò breve, poiché volevo suggerire, perPag. 78l'appunto, la votazione per parti separate dell'ordine del giorno in esame. Dichiaro, inoltre, il mio voto favorevole sul dispositivo dello stesso, poiché si tratta di un impegno che tutti i gruppi della maggioranza si sono assunti e cui lo stesso Governo ha preannunciato di voler dare seguito.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zorzato n. 9/1746-bis-B/125, limitatamente al dispositivo, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni - Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
(Presenti 546
Votanti 541
Astenuti 5
Maggioranza 271
Hanno votato sì 531
Hanno votato no 10).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte motiva dell'ordine del giorno Zorzato n. 9/1746-bis-B/125, non accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 546
Votanti 543
Astenuti 3
Maggioranza 272
Hanno votato sì 230
Hanno votato no 313).
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Grimoldi n. 9/1746-bis-B/126, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, vorrei capire cosa non va nella premessa.
PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha qualcosa da aggiungere?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. No, signor Presidente.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, chiediamo la votazione per parti separate.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Grimoldi n. 9/1746-bis-B/126, limitatamente al dispositivo, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 550
Votanti 541
Astenuti 9
Maggioranza 271
Hanno votato sì 529
Hanno votato no 12).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte motiva dell'ordine del giorno Grimoldi n. 9/1746-bis-B/126, non accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 543
Votanti 539
Astenuti 4
Maggioranza 270
Hanno votato sì 237
Hanno votato no 302).Pag. 79
Prendo atto che il deputato Vacca non è riuscito ad esprimere il proprio voto, mentre avrebbe voluto votare a favore.
Prendo atto che la deputata Lussana non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/127, il cui dispositivo è stato accolto come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione degli ordini del giorno Bodega n. 9/1746-bis-B/128 e Stucchi n. 9/1746-bis-B/129, non accettati dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bodega n. 9/1746-bis-B/128, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 559
Votanti 558
Astenuti 1
Maggioranza 280
Hanno votato sì 237
Hanno votato no 321).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Stucchi n. 9/1746-bis-B/129, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 544
Maggioranza 273
Hanno votato sì 230
Hanno votato no 314).
Prendo atto che il deputato Montani non accede all'invito a ritirare il suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/130 ed insiste per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Montani n. 9/1746-bis-B/130, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 546
Votanti 544
Astenuti 2
Maggioranza 273
Hanno votato sì 227
Hanno votato no 317).
Onorevole Dozzo, insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/131, il cui dispositivo viene accolto come raccomandazione dal Governo?
GIANPAOLO DOZZO. Sì, signor Presidente, insisto.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Dozzo n. 9/1746-bis-B/131, accolto come raccomandazione dal Governo limitatamente al dispositivo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 543
Votanti 541
Astenuti 2
Maggioranza 271
Hanno votato sì 227
Hanno votato no 314).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Caparini n. 9/1746-bis-B/132, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.Pag. 80
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Caparini n. 9/1746-bis-B/132, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 541
Votanti 540
Astenuti 1
Maggioranza 271
Hanno votato sì 229
Hanno votato no 311).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Dussin n. 9/1746-bis-B/133, il cui dispositivo viene accolto dal Governo come raccomandazione.
Chiedo al deputato Garavaglia se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/134, non accettato dal Governo.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, mi scuso per l'ora tarda, cercherò di essere più breve possibile, ma è un tema importante.
Mi dispiace non sia presente il ministro Bersani, che ricopriva il ruolo di ministro dei trasporti quando è stata disposta la tratta Milano-Torino ad alta velocità.
Il problema è il seguente: tra le opere di compensazione previste e sottoscritte vi era la variante autostradale nella tratta Novara-Milano; in particolare, mi rivolgo ai colleghi lombardi. Ebbene, le due opere dovevano essere realizzate in maniera congiunta e previste all'interno dello stesso corridoio.
Per fare ciò, sono necessarie alcune varianti nella tratta autostradale. I comuni in particolare di Arluno e Bernate Ticino, governati da giunte di centrosinistra, per essere proprio precisi fino in fondo, hanno accettato il progetto TAV in cambio della promessa di realizzare opere di compensazione.
Se non si realizza la variante autostradale, se non si sposta l'autostrada in questi due comuni, non si possono prevedere nemmeno fisicamente le barriere, la duna antirumore.
Io chiedo al Governo di rivedere la propria posizione, semplicemente perché se passa questo segnale rispetto ad un'opera così importante con riferimento alla quale sono state fatte promesse e proposte ai comuni, anche a seguito di una mediazione molto difficile che ha portato all'accettazione di questa opera a fronte di patti chiari, se questi ultimi poi non vengono mantenuti, la credibilità - e faccio l'esempio della Val di Susa - di eventuali nuove promesse sarà messa davvero in serio dubbio e in difficoltà.
Dunque, considerato che si tratta di uno sforzo economico non eccessivo, invito il Governo a rivedere la propria posizione o, quanto meno, ad impegnarsi a trovare una soluzione. Peraltro - e concludo - oggi ho avuto un incontro con il sottosegretario Casillo, che si è impegnato a trovare una soluzione. Non capisco come il Governo possa, da una parte, per bocca di un sottosegretario, dire di aver trovato una soluzione e, dall'altra, venire in aula e, di fatto, dire a quei comuni di arrangiarsi, non potendo avere nemmeno la duna antirumore. Il problema è serio e va affrontato e pertanto mi rimetto al buon cuore del Governo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Armani. Ne ha facoltà.
PIETRO ARMANI. Intervengo per appoggiare la proposta del collega Garavaglia, ricordando che il relatore Ventura ha enfatizzato come in questa legge finanziaria vengano destinati stanziamenti proprio al completamento dell'alta velocità Torino-Milano-Napoli. Credo che per colpa di queste mancate compensazioni a due «comunelli» della provincia di Novara - senza nessuna offesa ai due comuni - si blocchi un'intera opera pubblica sulla quale la maggioranza si vuole mettere la medaglia al valore.
Pag. 81
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garavaglia n. 9/1746-bis-B/134, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 536
Votanti 533
Astenuti 3
Maggioranza 267
Hanno votato sì 225
Hanno votato no 308).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Pini n. 9/1746-bis-B/135, il cui dispositivo è stato accolto dal Governo come raccomandazione. Il deputato Pini insiste per la votazione?
GIANLUCA PINI. Sì, insisto, signor Presidente e chiedo di parlare per dichiarazione di voto, per richiamare l'attenzione dei colleghi della maggioranza. Dal momento che parlano di lotta all'evasione e di redistribuzione delle risorse dello Stato, voglio fare presente che questo ordine del giorno chiede di mettere fuori dalla porta quei furbi che, all'università, truccano di fatto le borse di studio. Questo ordine del giorno impegna il Governo ad inserire delle norme più chiare che evitino che queste distorsioni e questo malcostume nelle nostre università vada a svantaggio delle categorie più deboli che mandano i loro figli a scuola.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pini n. 9/1746-bis-B/135, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 526
Votanti 517
Astenuti 9
Maggioranza 259
Hanno votato sì 229
Hanno votato no 288).
Prendo atto che l'onorevole Realacci non è riuscito ad esprimere il proprio voto.
Passiamo all'ordine del giorno Brigandì n. 9/1746-bis-B/136, non accettato dal Governo. Chiedo al deputato Brigandì se insista per la votazione.
MATTEO BRIGANDÌ. Grazie, perito industriale Presidente. Insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MATTEO BRIGANDÌ. Prendo atto che la Presidenza si pone in una posizione superiore a madre natura, non chiedendo l'autocertificazione ma una mera dichiarazione. Pertanto la Presidenza prenda atto che io mi dichiaro donna - e ciò anche ai fini delle future quote rosa - ed il mio pseudonimo è «Padania libera!» (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia e Alleanza Nazionale - Commenti dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Rifondazione Comunista-Sinistra Europea).
Ciò detto, questo ordine del giorno nasce da un articolo pubblicato avant'ieri su l'Unità.
Quindi, sembrava del tutto logico, non solo al sottoscritto, ma anche leggendo le pagine de L'Unità, che è l'organo del partito di maggioranza di questo Parlamento, quando si vogliono ridurre le pensioni e non dare l'assistenza sanitaria alle persone, stabilire un tetto accettabile, che poteva essere costituito dalla retribuzione dei parlamentari.
Quindi, credo che retribuire in maniera altissima - basta leggere tutti i giornali: è pacifico che noi siamo ricoperti d'oro tutti i mesi -, nel limite della retribuzione dei parlamentari, i nostri dirigenti sia più che logico e più che equo.Pag. 82
Insisto, quindi, sulla votazione del mio ordine del giorno, anche al fine di una opportuna pubblicizzazione (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, intervengo non per dichiararmi «quota rosa» (continuo a rimanere per la quota maschile) (Commenti)...
PRESIDENTE. Vi prego, per favore.
LUCIO BARANI. ...ma per sottoscrivere l'ordine del giorno Brigandì n. 9/1746-bis-B/136, che considero serio.
Si parla sempre dei costi della politica e non si capisce perché certi manager arrivino a percepire indennità da 750 mila euro l'anno, ossia un miliardo e mezzo delle vecchie lire, mentre noi siamo qui a farci massacrare sui costi della politica. Comincino anche loro ad avere il nostro tetto retributivo! Credo che faremmo giustizia veramente (Applausi dei deputati dei gruppi Democrazia Cristiana-Partito Socialista e Forza Italia)!
GABRIELLA CARLUCCI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GABRIELLA CARLUCCI. Chiedo di sottoscrivere l'ordine del giorno del collega Brigandì.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Armani. Ne ha facoltà.
PIETRO ARMANI. Signor Presidente, oltre a sottoscrivere l'ordine del giorno Brigandì n. 9/1746-bis-B/136, vorrei ricordare che questi manager potrebbero mettersi sul mercato e, a quel punto, acquisire la valutazione che il mercato dà delle loro capacità professionali. Rifuggono dal fare ciò e, quindi, si contentano di essere sostenuti dai conti della finanza pubblica. Mi sembra una contraddizione.
CESARE CAMPA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, anche io chiedo di sottoscrivere questo ordine del giorno.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brigandì n. 9/1746-bis-B/136, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 537
Votanti 528
Astenuti 9
Maggioranza 265
Hanno votato sì 257
Hanno votato no 271).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Fugatti n. 9/1746-bis-B/137, accolto dal Governo come raccomandazione, Bricolo n. 9/1746-bis-B/138, accettato dal Governo, e Alessandri n. 9/1746-bis-B/139, accolto dal Governo come raccomandazione limitatamente al dispositivo, non insistono per la votazione.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Filippi n. 9/1746-bis-B/140, non accettato dal Governo.
ALBERTO FILIPPI. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALBERTO FILIPPI. Signor Presidente, sarò anch'io veloce, vista l'ora. L'ordinePag. 83del giorno che ho presentato riguarda l'ormai famoso comma 1343. Si chiede che il Governo si impegni a trovare un rimedio legislativo, come è stato affermato nelle pagine dei giornali e anche in quest'aula dal Governo stesso.
Il Governo esprime parere contrario rispetto a questo ordine del giorno solo ed esclusivamente per i toni in esso contenuti. Innanzitutto, vorrei sapere quali siano questi toni. Ad onor del vero, ho anche provato a rileggere tale ordine del giorno e ho trovato tre soli aggettivi da considerare forti, ma, comunque, assolutamente leciti. Il primo è al quinto capoverso, laddove si definisce il provvedimento «disastroso». Il secondo si trova all'ottavo capoverso, quando si definisce «scandalosa» la riduzione dei tempi di prescrizione per i reati contabili. Francamente, Presidente, per questo e anche per altri motivi, stimo il sottosegretario Grandi, che, invece, definisce «peggio di un orrore» tale comma.
All'ottavo capoverso definisco «devastanti» gli effetti. Francamente vorrei capire dove si siano superati i toni. Inoltre, se mi è consentito, faccio presente che prima l'onorevole Vito ha usato un aggettivo utilizzato normalmente, «africano», termine che usai anche io il 18 novembre e per il quale fui censurato. Vorrei capire ora quali siano i toni a me consentiti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Intervengo per dichiarare, e credo che questo valga anche per gli altri gruppi della maggioranza, che il nostro voto contrario a questo ordine del giorno è riferito soltanto al modo in cui è formulato, perché tutti i gruppi della maggioranza si sono dichiarati fortemente critici sul comma 1343 e, pressoché all'unanimità, circa un'ora fa questa Assemblea ha votato il dispositivo dell'ordine del giorno del collega Costa che interveniva sulla stessa materia, per cui il nostro voto contrario a questo ordine del giorno non riguarda la questione specifica ma il modo in cui è formulato (Applausi di deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Garavaglia. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Per essere chiari siamo disposti a riformulare l'ordine del giorno, ci si dica cosa c'è che non va e ne parliamo.
PRESIDENTE. Il Governo intende rispondere?
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. No.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Filippi n. 9/1746-bis-B/140, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 531
Votanti 530
Astenuti 1
Maggioranza 266
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 313).
Prendo atto che il deputato Pedrini non è riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Cota n. 9/1746-bis-B/141 e Giancarlo Giorgetti n. 9/1746-bis-B/142, accolti dal Governo come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, non insistono per la votazione.
Prendo atto inoltre che l'onorevole Gibelli insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/143, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.Pag. 84
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gibelli n. 9/1746-bis-B/143, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 522
Votanti 520
Astenuti 2
Maggioranza 261
Hanno votato sì 213
Hanno votato no 307).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Allasia n. 9/1746-bis-B/145, accettato dal Governo, Pottino n. 9/1746-bis-B/146 e Fava n. 9/1746-bis-B/147 accolti dal Governo come raccomandazione limitatamente al dispositivo, non insistono per la votazione.
Prendo atto altresì che il deputato Pellegrino accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-148.
Prendo atto inoltre che l'onorevole Di Centa non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/1746-bis-B/149, accettato dal Governo.
Segnalo infine che il Governo ha accettato l'ordine del giorno Violante n. 9/1747-bis-B/1 presentato sul disegno di legge «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2007 e bilancio pluriennale per il triennio 2007-2009» e che i presentatori non insistono per la votazione.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1746-bis-B)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Avverto che tra breve si riunirà al piano aula la Conferenza dei presidenti di gruppo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Evangelisti. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Evangelisti, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Del Bue. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BUE. Colgo l'occasione per augurare buon Natale e buon anno a tutti colleghi e, come omaggio, signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto (Applausi).
PRESIDENTE. Deputato Del Bue, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto si parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Elpidio. Ne ha facoltà.
DANTE D'ELPIDIO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato D'Elpidio, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Il deputato Evangelisti ha già preannunciato la sua volontà di chiedere alla Presidenza la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della sua dichiarazione di voto, che la Presidenza consente sulla base dei criteri costantemente seguiti.Pag. 85
Ha chiesto si parlare per dichiarazione di voto il deputato Napoletano. Ne ha facoltà.
FRANCESCO NAPOLETANO. Signor Presidente, chiedo anch'io che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Napoletano, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Di Gioia. Ne ha facoltà.
LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, voteremo a favore del provvedimento, ma non avendo il testo scritto non consegneremo nulla!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Rao. Ne ha facoltà.
PIETRO RAO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Rao, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Zanella. Ne ha facoltà.
LUANA ZANELLA. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputata Zanella, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Garavaglia. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Garavaglia, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zinzi. Ne ha facoltà.
DOMENICO ZINZI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Deputato Zinzi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Andrea Ricci. Ne ha facoltà.
ANDREA RICCI. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole del gruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, sulla base delle motivazioni già ampiamente illustrate in precedenti occasioni in quest'aula.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto contrario del gruppo di Alleanza Nazionale, richiamandomi alle considerazioni espresse questa mattina relativamente al voto di fiducia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Musi. Ne ha facoltà.
ADRIANO MUSI. Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del gruppo dell'Ulivo e chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto.
Pag. 86
PRESIDENTE. Deputato Musi, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Leone. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, proseguirò nel modo vergognoso con cui si stanno facendo le dichiarazioni di voto su questa vergognosa finanziaria e dirò che il gruppo di Forza Italia esprimerà un voto contrario (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Signor Presidente, consegno il comma 435 del disegno di legge finanziaria che - forse il ministro Padoa Schioppa non lo sa - farà chiudere, in ben due anni, il 10 per cento dei presidi territoriali delle forze dell'ordine.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Grillini. Ne ha facoltà.
FRANCO GRILLINI. Signor Presidente, molto brevemente, vorrei esprimere le mie perplessità, a conclusione di questo dibattito, sulla formulazione che il Governo ha voluto dare all'ordine del giorno Fabris n. 9/1746-bis-B/81 dell'Udeur perché tale formulazione non ha alcun riferimento con il programma di Governo. È più arretrata del programma del Governo, che già a mio parere era assai insoddisfacente.
Quindi, personalmente, vorrei esprimere il mio dissenso da quella formulazione (Applausi di deputati dei gruppi L'Ulivo, La Rosa nel Pugno e Comunisti Italiani).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gasparri. Ne ha facoltà.
MAURIZIO GASPARRI. Poiché, come hanno dichiarato i rettori, questa finanziaria taglia brutalmente i fondi per l'università, intervengo per sapere a che ora si dimetterà il ministro Mussi, che aveva annunciato le sue dimissioni in caso di «massacro» di tali enti: se fosse una persona seria, si dovrebbe dimettere; se non lo farà, avremo il diritto di considerarlo una persona poco seria!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Volontè. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Presidente, con riferimento agli ordini del giorno approvati e seguendo il filo logico che ha guidato il ragionamento dell'amico Grillini, osserverei come il Governo abbia espresso una posizione favorevole su molti di tali atti che si ispirano all'impostazione culturale e anche alle affermazioni dell'onorevole Grillini e di altri ed abbia accettato, nel testo riformulato, l'ordine del giorno, che noi condividiamo nel merito, dell'onorevole Fabris. Quindi, inviterei il Governo, nelle prossime settimane, in vista del famoso disegno di legge, a trovare un accordo con se stesso sul tema della famiglia e delle unioni civili, in alcuni casi omosessuali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Bianco.
Vi prego, colleghi, di avere un atteggiamento rispettoso.
Prego, deputato Bianco, ha facoltà di parlare.
GERARDO BIANCO. Presidente, rappresentando la continuità di questo Parlamento per molte legislature - che, come è noto, hanno visto vari passaggi di orientamenti -, non vorrei che si disperdesse una tradizione che tocca - ovviamente, come privilegio - alle persone anziane di questo Parlamento tramandare. La tradizione è quella di rivolgere gli auguri a lei e al Governo, di ringraziare i funzionari della Camera, a cominciare dal Segretario generale, e di rivolgere gli auguri anche all'ex Presidente del Consiglio, che è malato e che si dovrà riprendere (Applausi).Pag. 87Quindi, è un augurio generalizzato, un augurio a tutte le persone che soffrono, e sono tante.
Mi permetta, Presidente, di ringraziarla, anche personalmente, per avere voluto, in questa sede, il presepe, che rappresenta un luogo nel quale si ritrovano tutti e che non può essere strumentalizzato.
Mi fermo qui. Voglio solo dirle, Presidente, che io spero che l'anno prossimo, considerato che cambiano i costumi, possiamo dirci ancora: buon Natale e buon anno (Generali applausi, cui si associano i membri del Governo)!
PRESIDENTE. Ringrazio il deputato Bianco perché, essendo un uomo di consolidata tradizione, ha voluto rinnovare la prassi e rivolgere gli auguri prima di concludere le votazioni, del che, comunque, lo ringrazio.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Holzmann. Ne ha facoltà.
GIORGIO HOLZMANN. Signor Presidente, sarò brevissimo. Nel testo della finanziaria che il Senato ci ha trasmesso è stato accolto un emendamento del senatore Peterlini, eletto nella lista della Volkspartei con i voti dell'Ulivo. In questo emendamento, si prevede sostanzialmente il sostegno all'editoria locale, con estensione anche all'emittenza radiotelevisiva, soltanto ed esclusivamente per quelle in lingua tedesca ed in lingua ladina (Una voce dai banchi dei deputati di Alleanza Nazionale: Razzista!).
È una discriminazione nei confronti degli operatori economici di lingua italiana che lavorano nel campo dell'informazione. Volevo sottolineare tale aspetto che mi sembra estremamente negativo (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
LINO DUILIO, Presidente della V Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LINO DUILIO, Presidente della V Commissione. Sarò brevissimo. Siamo alla fine di questo lungo e alquanto tormentato percorso della legge finanziaria, che ci ha visto incontrare notevoli difficoltà, le quali hanno poi costituito oggetto di una ridondanza anche simbolica e politica ad alti livelli, anche istituzionali. Pertanto, chiedendo scusa ai colleghi, vorrei semplicemente esprimere due brevissime considerazioni (Commenti)... Brevissime, vi assicuro! Gli auguri li ha già rivolti il presidente Bianco, e quindi non mi soffermo oltre su tale punto. Peraltro, mi spiace che di questo nostro lavoro non sarà data adeguata comunicazione a causa dello sciopero dei giornalisti, così lungo. Spero che finisca presto, con soddisfazione degli stessi.
Volevo semplicemente chiarire, Presidente, che, raccogliendo le considerazioni venute dal Presidente della Repubblica, da lei e da altri, noi avremmo intenzione, già a partire da gennaio, di avviare un lavoro che ci permetta, spero con successo, ovviamente maggioranza ed opposizione, di introdurre dei correttivi alla sessione di bilancio. Ciò, affinché si possa eliminare quanto è accaduto (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Comunisti Italiani e Verdi).
Ovviamente, cercheremo di farlo insieme al Senato e anche con il Governo, senza precostituire soluzioni, ma discutendone in modo da poter arrivare alla migliore soluzione. Mi piacerebbe che vi fosse un incoraggiamento ufficiale anche da parte sua in questa sede.
La ringrazio anticipatamente se vorrà farlo, ringrazio tutti i colleghi della Commissione e rivolgo tanti auguri a tutti (Applausi)!
PRESIDENTE. L'ora richiede sobrietà e concisione... Lei può contare sull'impegno della Presidenza della Camera dei deputati, che, come ha avuto modo di dire nella precedente discussione sulla legge finanziaria, ritiene l'esperienza di quest'anno irripetibile e perciò necessaria di riforma.Pag. 88
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Allam. Ne ha facoltà (Commenti).
Mi dispiace, signori deputati, ma chi chiede la parola ha il diritto di averla. Prego, deputato Allam!
KHALED FOUAD ALLAM. Intervengo rapidamente per dire che è la prima volta nella storia del nostro paese e di questo Parlamento che siedono in quest'Assemblea persone che provengono da diversi orizzonti. Non siamo molti: siamo tre! Però l'Italia è il nostro paese e la nostra nazione; perciò farò gli auguri a tutti voi e anche all'Italia (Applausi, cui si associano i membri del Governo)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Ferrigno. Ne ha facoltà.
SALVATORE FERRIGNO. Presidente, è la prima volta nella storia che in questo Parlamento siedono anche parlamentari eletti all'estero, che rappresentano milioni di italiani che lavorano all'estero e che dobbiamo ringraziare per il loro sacrificio e per quello che fanno per questa nazione (Applausi).
Anche da parte loro un buon Natale e, come diciamo in America: Merry Christmas and Happy New Year (Applausi, cui si associano i membri del Governo)!
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.
(Votazione finale ed approvazione - A.C. 1746-bis-B)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 1746-bis, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato)) (A.C. 1746-bis-B):
(Presenti 545
Votanti 544
Astenuti 1
Maggioranza 273
Hanno votato sì 327
Hanno votato no 217).
Prendo atto che la deputata Santelli non è riuscita a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.