Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 139 del 2/4/2007
...
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
XI Commissione:
GRIMOLDI e BODEGA. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 15 gennaio 2007 1a Nylstar srl di Cesano Mademo, ex Snia Viscosa, ha comunicato alle rappresentanze sindacali l'avvio della procedura per la chiusura totale dell'attività nello storico stabilimento di Cesano Maderno;
da notizie di stampa si apprende che la scelta della Nylstar, leader mondiale nel settore delle fibre, di chiudere l'ultimo stabilimento italiano sia legata alla decisione del gruppo SNIA di rilanciare la Caffaro, altra storica società del gruppo, che si occupa di sviluppare energie nuove e pulite;
per le rappresentanze sindacali e politiche locali tale decisione risulta del tutto incomprensibile, dal momento che appare assurdo smantellare un'azienda che oggi vende tutto quello che produce e, peraltro, in un momento in cui clienti e concorrenti - Fulgar e Radici - investono costruendo stabilimenti pet produrre nylon;
tale chiusura comporterebbe il licenziamento e la messa in mobilità di circa 170 dipendenti, causando un altro duro colpo al già precario livello occupazionale del territorio cesanese;
tra i suddetti lavoratori pochissimi hanno o raggiungeranno i requisiti contributivi anagrafici per poter accedere alla pensione e, dunque, la chiusura dello stabilimento avrà un impatto devastante per intere famiglie, che perderanno così ogni fonte di reddito -:
se e quali iniziative il Governo intenda adottare a salvaguardia dei livelli occupazionali e scongiurare, così, la scomparsa di quello che rappresenta un patrimonio storico ed economico importante nel triangolo industriale Cesano, Ceriano, Varedo.
(5-00908)
SCHIRRU, BELLANOVA, CINZIA MARIA FONTANA, MOTTA, CODURELLI, FRONER, DI SALVO, BURGIO, PAGLIARINI, CORDONI e DELBONO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
l'INAIL nell'ambito dei progetti speciali previsti dall'articolo 8 della Legge n. 88/89 e previe autorizzazioni del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, ha instaurato negli anni 2001/2002, per le aree B e C, complessivi n. 674 Contratti di Formazione e Lavoro dopo regolare procedura concorsuale;
tali contratti della durata di due anni, così come stabilito dalla normativa vigente, sarebbero venuti a scadenza rispettivamente nel corso del 2003 e del 2004;
alla scadenza non è seguita la naturale conversione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato bensì diversi provvedimenti di proroga determinati dal blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione;
con la Legge Finanziaria del 2004 vennero concesse all'Istituto solo 102 assunzioni in deroga per il personale «parasanitario», creando di fatto una disparità inspiegabile tra i 102 convertiti e i 586 (B2 amministrativi) ancora con contratto a tempo determinato; disparità che lo stesso C.d.A. dell'INAIL il 26 novembre del 2004 chiese al Governo e al Parlamento di sanare al più presto, percependone 1'assurdità giuridica;
l'INAIL ha più volte richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la Funzione Pubblica la conversione a tempo indeterminato degli attuali 586 contratti di formazione e lavoro in servizio;
la stabilizzazione dei CFL in servizio non comporta una nuova spesa per l'Ente, trattandosi di costi già sostenuti e che la disciplina che regola i contratti di formazione e lavoro, consente al datore di lavoro pubblico di utilizzare le risorse già formate senza dover attivare ulteriori procedure concorsuali;
l'articolo 1, comma 528, della legge n. 296 del 2oo6 consente alle pubbliche amministrazioni di trasformare i contratti di formazione purché ciò avvenga nel limite dei posti disponibili in organico;
l'INAIL ha inteso in senso restrittivo tale disposizione, facendo riferimento alla capienza organica nella posizione ordinamentale di appartenenza (B2) e non già con riferimento alla capienza totale dei posti in organico;
tale interpretazione produce, di fatto, l'effetto di procrastinare sine die la mancata conversione dei lavoratori CFL;
risulta da diversi comunicati, che la assunzione dei CFL debba essere necessariamente subordinata alla necessità di rendere liberi i posti B2 in organico attraverso un percorso concorsuale che durerà mesi e ulteriori costi per l'amministrazione;
ritenendo, in ultima analisi, che l'unica strada percorribile per la stabilizzazione sia quella di attendere l'espletamento delle procedure concorsuali interne e l'inquadramento in C1 dei vincitori del concorso interno, sarebbe comunque necessario intervenire nei confronti dell'Inail per la stabilizzazione di detti lavoratori CFL, entro il corrente anno 2007, secondo le giuste aspettative dei lavoratori -:
se ritenga che l'articolo 1 comma 528, della legge 296 del 2006 nella parte in cui prevede che le procedure di conversione dei contratti di formazione e lavoro possono essere attuate nel rispetto del limite dei posti in organico debba essere intesa con riferimento alla capienza totale e non alla capienza nella posizione ordinamentale di appartenenza; ed in quest'ultimo caso se non ritenga che i lavoratori CFL in questione debbano comunque essere stabilizzati, intendendo per esempio i loro posti «ad esaurimento».
(5-00909)