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Allegato B
Seduta n. 57 del 23/10/2006
TESTO AGGIORNATO AL 10 NOVEMBRE 2006
...
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta scritta:
DE CRISTOFARO e IACOMINO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
in data giovedì 28 settembre 2006, l'operaio Salvatore Napodano di anni 44, specializzato nella riparazione di vagoni ferroviari, è morto mentre eseguiva una manovra di trasferimento di un carrello da un punto a un altro della fabbrica Avis di proprietà dell'imprenditore Paolo De Luca;
l'incidente, che ha prodotto un trauma cranico mortale per il lavoratore, è stato causato probabilmente da un avvallamento del terreno che ha provocato il ribaltamento della macchina-trattore. È il seicentocinquattotesimo episodio di morte sul lavoro dall'inizio del 2006;
l'Avis è una fabbrica che lavora alla manutenzione delle carrozze ferroviarie, rilevata sulla base di un piano industriale gomma e rotaie che prevedeva due linee produttive mai attivate completamente venendo meno agli accordi previsti dallo stesso piano in merito ai livelli occupazionali concordati;
già più volte, in passato l'azienda Avis è stata al centro di controlli da parte della magistratura per la presenza nel suo sito di quintali di amianto -:
quali iniziative intenda assumere per impedire che altri episodi di tale gravità e drammaticità possano determinarsi in futuro,
e quali tutele e garanzie intenda attuare per rimuovere il mancato rispetto delle norme che dovrebbero garantire la sicurezza dei lavoratori.
(4-01366)
BORGHESI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
è vigente in Verona la Cooperativa Edilizia S. Marco r.l., costituita il 14 aprile 1983 ed avente per oggetto la «costruzione di case aventi le caratteristiche delle vigenti leggi in materia di edilizia popolare ed economica da assegnare ai soci senza fine di lucro»;
ne è Presidente e rappresentante legale pro-tempore il signor Gian Mario Verlato;
nel corso del 1999 alcuni soci aderirono alla Cooperativa S. Marco per la prenotazione di un alloggio, da assegnare in proprietà, messo in vendita al prezzo fisso di lire 215.000.000, meno contributo regionale, con un annuncio economico comparso sul quotidiano L'Arena;
i soci in questione hanno regolarmente versato alla cooperativa tutte le somme richieste, pur non essendo mai riusciti ad ottenere informazioni richieste sul contratto d'appalto, sul capitolato speciale e sui versamenti alle imprese costruttrici;
consta all'interrogante che a seguito della richiesta di informazione i soci sarebbero stati minacciati di esclusione dalla Cooperativa e, per almeno uno di loro (Fabrizio Mazzucco), sarebbe stato emesso un provvedimento di estromissione;
inopinatamente e unilateralmente il signor Verlato comunicò a soci che le somme da essi versate a titolo di acquisto dovevano considerarsi invece versate a titolo di «acconto sui canoni di locazione»;
pur di entrare nelle loro case, stante il grande sacrificio con il quale erano riusciti a reperire le somme versate, i soci si sono visti costretti ad accettare di sottoscrivere un contratto di locazione;
è successivamente emerso che l'area era stata assegnata dal comune di Verona alla Cooperativa S. Marco con il vincolo della costruzione di appartamenti da dare in locazione e non per l'assegnazione-vendita;
consta all'interrogante che la Cooperativa S. Marco era consapevole del vincolo ed anzi proprio per tale motivo aveva avuto l'area in assegnazione superando nella graduatoria le altre cooperative;
la Procura della Repubblica di Verona, in seguito a documentato esposto di alcuni soci, aveva indagato il signor Verlato Gian Mario per il reato di cui agli articoli 640 e 646 del codice penale (truffa ed appropriazione indebita);
in data 16 maggio 2006 la medesima Procura della Repubblica a seguito della nuove disposizioni di legge che hanno dimezzato il tempo della prescrizione si vedeva costretta a richiedere al GIP l'archiviazione del procedimento in seguito all'estinzione dei reati (avvenuti nel 1999) per sopravvenuta prescrizione -:
quali misure il Ministro del lavoro intenda attivare, nell'ambito dei propri poteri ispettivi sulla cooperativa, per contrastare un fenomeno che l'interrogante reputa vergognoso, in cui si lucra sulla pelle di lavoratori non abbienti, che cercano di realizzare, con grandi sacrifici personali e familiari, il sogno di una casa di proprietà da lasciare anche ai loro figli.
(4-01369)