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Allegato B
Seduta n. 83 del 6/12/2006
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GIUSTIZIA
Interrogazioni a risposta scritta:
EVANGELISTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto l'interrogante ha potuto accertare visitando personalmente la Casa di reclusione di Porto Azzurro, la struttura che ospita i detenuti in espiazione della pena detentiva, per quanto in molte sue parti sufficientemente vivibile e meno asettica e spersonalizzante di alcune strutture più moderne, è vetusta e per questo necessiterebbe di alcuni interventi migliorativi nelle sezioni, sulla falsariga di quelli già effettuati in alcuni suoi reparti, tra l'altro conformi alle indicazioni del nuovo regolamento di esecuzione;
tale situazione renderebbe necessari maggiori stanziamenti per gli interventi di ristrutturazione e manutenzione, non escluso il rifacimento delle facciate esterne dei due padiglioni;
a giudizio dell'interrogante, un altro intervento necessario, tra l'altro non particolarmente costoso, sarebbe quello della riapertura della Chiesa Spagnola;
attraverso stages riferiti ai corsi di formazione professionale organizzati con l'Agenzia ISVOR FIAT, che avranno inizio nelle prossime settimane, si è programmato il parziale recupero di un'antica struttura da adibire a sala polivalente, che si presterebbe ad essere utilizzata per le attività dei detenuti, ma anche per manifestazioni aperte all'esterno. Sarebbe pertanto assolutamente opportuna anche la prosecuzione dei lavori di recupero che non potranno essere ultimati durante il periodo di formazione;
oltre alle predette carenze infrastrutturali, la Casa di reclusione soffre anche di alcune insufficienze di organico;
infatti, allo stato attuale, l'organizzazione risente della grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria, poiché su un organico previsto di 208 unità sono presenti effettivamente solo 133 agenti, mentre per il comparto Ministeri si annota la carenza di n. 2 ragionieri e nell'area trattamentale, in notevole sofferenza da molti anni, mancano n. 7 educatori rispetto alle previsioni;
la carenza di personale di polizia penitenziaria potrebbe essere almeno in parte compensata da un lato con il rientro di almeno 20 unità delle 32 distaccate dal Dipartimento amministrazione penitenziaria (D.A.P.) per svariate ragioni, in molti casi non più sussistenti, e dall'altro anche attraverso l'installazione di strumenti tecnologici che facilitino la razionalizzazione dei sistemi di controllo e di gestione. Apposito procedimento è già stato avviato presso il D.A.P. da ben tre anni senza trovare copertura finanziaria -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto riportato e quali iniziative intenda assumere per rispondere alle carenze infrastrutturali e di organico della Casa di Reclusione di Porto Azzurro.
(4-01867)
ROSSI GASPARRINI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
Giulio Gargano è stato arrestato il 7 luglio 2006 in esecuzione del provvedimento emesso dal GIP di Roma su richiesta della procura della Repubblica nell'ambito dell'indagine relativa alle dichiarazioni della cosiddetta «lady ASL»;
tra i reati contestati al consigliere Gargano figurano un'ipotetica associazione a delinquere, unitamente ad altri funzionari regionali e direttori di Asl, e in particolare tre episodi di corruzione connessi ad una delibera adottata dall'ente di assistenza ex Ipab San Michele di Roma, alla quale il consigliere Gargano risulta estraneo, e due delibere adottate dalla giunta regionale del Lazio in materia sanitaria per convenzioni in ordine a prestazioni assistenziali;
dopo un periodo di custodia cautelare, gli altri indagati nell'ambito di questa inchiesta sono stati rimessi in libertà o posti agli arresti domiciliari, mentre il consigliere Gargano, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti addebitatigli e ha sempre negato di aver percepito somme di denaro, è ancora detenuto nonostante, a distanza di ormai 5 mesi dall'arresto, non risulti essere oggetto di ulteriori indagini, tali da richiedere la detenzione in carcere;
secondo l'interrogante la scarcerazione del consigliere Gargano non comporterebbe alcun rischio di reiterazione dei reati, dal momento che egli non fa più parte né dello schieramento di maggioranza nel Consiglio regionale del Lazio né della giunta di governo, e pertanto non potrebbe incidere, neppure indirettamente, su alcuna attività amministrativa;
sulla delicata questione è intervenuto anche il Garante dei Detenuti, il quale ribadendo la gravità delle condizioni di salute dell'ex assessore regionale Gargano, assolutamente incompatibili con il regime carcerario cui è attualmente sottoposto, si è dichiarato impressionato dalle condizioni in cui si trova l'ex Consigliere Giulio Gargano;
l'interrogante, si è recata nei giorni scorsi all'ospedale Sandro Pertini dove era stato ricoverato Giulio Gargano - oggi di nuovo incarcerato a Regina Coeli - e ha constatato che le sue condizioni fisiche e psichiche sono realmente molto gravi, anzi drammatiche. Era seduto su una sedia a rotelle, notevolmente dimagrito, con seri problemi cardiaci e in uno stato di prostrazione totale;
risulta all'interrogante che debba essere sottoposto ad adeguati e impellenti interventi medici e chirurgici che provvedano a ristabilire le sue ormai precarie condizioni di salute, che destano grande preoccupazione, anche in considerazione di precedenti seri problemi cardiaci;
l'interrogante, stante la realtà dei fatti precedentemente delineati, ritiene che nei confronti del consigliere Gargano possa intravedersi un accanimento giudiziario indegno di un paese civile e democratico;
sempre secondo l'interrogante, la magistratura non può superare certi limiti, né, per assolvere al suo dovere di accertare la verità, ricorrere a provvedimenti di inflessibile carcerazione preventiva di una persona, per di più, come nel caso in questione, in evidenti precarie condizioni di salute, al solo scopo di ottenere da questa una piena confessione;
l'interrogante ritiene necessario un atto di attenzione umana verso una persona in grave stato di salute e che non ha subito alcuna condanna;
l'indulto ha permesso la scarcerazione di persone condannate; teniamo in carcere le persone sottoposte esclusivamente a custodia cautelare oltre 5 mesi? -:
quali provvedimenti, per quanto di sua competenza, intenda adottare allo scopo di verificare la sussistenza di eventuali illeciti disciplinari nell'operato dei magistrati nei confronti del consigliere Gargano, attraverso l'uso che viene fatto della carcerazione preventiva.
(4-01900)