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Allegato A
Seduta n. 83 del 6/12/2006
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(Sezione 8 - Iniziative volte a garantire anche agli italiani residenti all'estero la fruizione delle trasmissioni televisive dei grandi eventi)
RAZZI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
per gli italiani residenti all'estero, come l'interrogante, lo sport è un valore che permette di far crescere nei propri figli il senso della competizione, ma anche il valore sociale dello stare insieme, il senso del confronto, ma anche quello dell'appartenenza, la determinazione, la tenacia, ma anche la creatività, l'imprevedibilità tutta italiana, così apprezzata nel mondo;
per gli italiani che vivono all'estero, come l'interrogante, essere considerati utenti e non consumatori è una conquista non indifferente. Essere posti all'attenzione della tutela del Governo, in quanto pubblico di utenti all'estero, rappresenta un riconoscimento fondamentale della loro italianità e rappresenta anche un atto dovuto ai propri figli;
questo spiega perché lo sport, il calcio e tutta la dimensione sportiva in genere è fondamentale per chi vive in Italia, ma vitale per chi risiede all'estero. Lo sport è il mezzo che trasporta il meglio di noi, quanto a creatività, correttezza e talento. È un valore importante per la crescita dei nostri giovani;
troppo spesso accade che importanti manifestazioni sportive siano criptate o oscurate e appaia sullo schermo la scritta «questo programma non può andare in onda» -:
se il Governo intenda porre rimedio alla situazione sopra descritta, non solo con riferimento agli eventi sportivi, ma anche agli altri eventi che fanno sentire gli italiani che vivono all'estero parte integrante della comunità nazionale.
(3-00462)
(5 dicembre 2006)