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Allegato A
Seduta n. 83 del 6/12/2006
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(Sezione 4 - Misure a favore della scuola italiana di Madrid)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
la scuola italiana di Madrid ha avuto, fin dalla sua istituzione, una funzione di fondamentale importanza per l'istruzione e la formazione di migliaia di giovani italiani e - in considerazione anche delle peculiarità del sistema scolastico del Paese ospitante - ha contribuito all'istruzione di numerosi cittadini spagnoli, assurti spesso a ruoli di alto profilo negli snodi dell'economia e della politica del loro Paese;
la domanda di iscrizioni è tale da non poter essere accolta, a causa dei limiti
strutturali rappresentati di seguito, e allo stato attuale l'esercizio didattico riguarda:
a) la scuola d'infanzia, con 9 classi-sezioni e circa 210 alunni (nelle classi dei 5 anni la composizione degli alunni è del 50 per cento circa italiana e altrettanto spagnola e la percentuale italiana aumenta considerevolmente nelle sezioni dei 3-4 anni);
b) la scuola elementare, con 17 classi - incluse le nuove istituzioni - e circa 410 alunni;
c) la scuola media, con 9 classi e circa 220 alunni (si è dovuto procedere alla cessione di due aule alla scuola elementare);
d) il liceo, con 12 classi con circa 223 alunni (la nuova sezione di liceo classico ha attirato altri italiani da altre scuole);
il totale degli alunni frequentanti le scuole sopra illustrate è di 1063 alunni e le nuove richieste di iscrizione vengono accolte solo se prodotte da italiani;
gli spazi disponibili per l'esercizio scolastico e didattico hanno superato da tempo i limiti della capienza richiesta dalla vigente normativa; in particolare, si richiamano i problemi di sicurezza derivanti dai limiti strutturali e dall'alto numeri di frequentanti;
gli spazi adibiti ad aula magna, palestre, laboratorio di informatica (un unico locale che serve tutta la scuola), laboratorio per sperimentazione, bagni ed altro sono assolutamente insufficienti;
essendo in vigore la settimana corta, i tempi della didattica risultano estremamente compressi, ciò rende estremamente problematica la predisposizione di brevi momenti di sfogo per gli alunni;
i locali adibiti a mensa sono inadeguati, per problemi di aerazione, di acustica e di illuminazione naturale. Si sono resi necessari, tra l'altro, interventi di adeguamento alle norme haccp e la turnazione per far fronte all'incremento esponenziale di utenti (alunni);
è da considerare l'alto valore patrimoniale di mercato, nonché storico e culturale, dell'edificio che ospita la scuola italiana di Madrid (in ottima posizione centrale), di proprietà dello Stato italiano -:
se il Governo intenda affrontare i problemi sopra esposti e ristabilire le condizioni di normalità e di sviluppo della scuola italiana di Madrid, procedendo al più presto alla ristrutturazione dell'edificio annesso al consolato d'Italia, rendendolo agibile all'esercizio scolastico mediante gli interventi migliorativi occorrenti;
se intenda affrontare il problema, in alternativa, con una soluzione a «lungo termine», vale a dire alienazione dello stabile di proprietà e nuova costruzione in altra zona di Madrid, analogamente a quanto fatto dal liceo francese, che ora conta quasi 3000 alunni.
(2-00257) «Narducci, Benvenuto, Benzoni, Betta, Barbi, Bimbi, De Biasi, Fedi, Attili, Allam, Amendola, Bucchino, Codurelli, Crisci, Ruta, Pertoldi, Samperi, Rusconi, Marcenaro, Volpini, Piro, Tuccillo, Bressa, Sereni, De Brasi, Gambescia, Froner, Garofani, Gentili, Gianni Farina».
(4 dicembre 2006)