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Allegato A
Seduta n. 83 del 6/12/2006
...
(Sezione 9 - Vicenda giudiziaria dell'onorevole Gargano)
I)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
l'onorevole Giulio Gargano è stato arrestato il 7 luglio 2006, in esecuzione del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Roma su richiesta della procura della Repubblica, nell'ambito dell'indagine conoscitiva relativa alle dichiarazioni della cosiddetta «Lady Asl»;
l'onorevole Gargano non ha partecipato alle riunioni di giunta nel corso delle quali sono stati adottati i provvedimenti oggetto dell'ipotetica corruzione;
le sue condizioni di salute sono gravi per un'accertata severa sofferenza cardiaca, già manifestatasi più volte negli ultimi anni: anche recentemente egli è svenuto in carcere durante la notte e, per quanto risulta agli interpellanti, sarebbe rimasto senza soccorso un'ora, prima di ricevere aiuto. Dopo un altro malore, la struttura sanitaria del carcere ha richiesto il trasferimento urgente in una struttura ospedaliera;
a quanto risulta agli interpellanti, nel corso di una delle visite specialistiche è stato riscontrato l'arresto cardiocircolatorio per il tempo a rischio di 12 secondi: i sanitari sono concordi nel rilevare la necessità dell'applicazione del pace-maker;
lo stato di detenzione in carcere comporta, inoltre, un grave stato di depressione, che può intensificare e/o aggravare gli episodi verificatisi;
la custodia cautelare ha come presupposti il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove, di reiterazione del reato;
l'onorevole Gargano non può in alcun modo reiterare alcun reato, non appartenendo alla compagine di maggioranza dell'assemblea regionale del Lazio, né conseguentemente alla giunta di governo, non può in alcun modo incidere, neppure indirettamente, su convenzioni, prestazioni ad altra attività amministrativa;
non vi è alcun pericolo di inquinamento delle prove, sia per l'inesistente capacità di incidenza sull'apparato amministrativo regionale per effetto di quanto precede, sia in virtù di provvedimenti di sequestro e acquisizione di tutti gli atti rilevanti ai fini dell'indagine, sia, soprattutto, per il fatto che ormai le indagini si sono concluse;
non vi è, infine, per ragioni fin troppo evidenti pericolo di fuga;
pertanto, secondo gli interpellanti, non risulta giustificabile in alcun modo la sua detenzione;
sulla questione è intervenuto anche il garante dei detenuti, che, sottolineando la gravità delle condizioni di salute dell'onorevole Gargano, ne ha rilevato l'assoluta incompatibilità con il regime carcerario;
casi analoghi hanno visto soluzioni meno restrittive o punitive, sia presso gli uffici giudiziari di Roma che in altri (recentemente nei confronti di un politico regionale calabrese dei Democratici di sinistra), con l'evidente rischio di un'incomprensibile disparità di trattamento dell'onorevole Gargano -:
quali iniziative intenda adottare allo scopo di valutare la sussistenza nella fattispecie illustrata in premessa dei presupposti per l'eventuale promozione di un'azione disciplinare a carico dei magistrati investiti del processo nei confronti dell'onorevole Gargano.
(2-00258) «Carlucci, Iannarilli, Di Virgilio, Aprea, Colucci, Martusciello, Marinello, Pili, Fasolino, Aracu, Ceccacci Rubino, Fabbri, Zorzato, Minardo, Licastro Scardino, Santelli, Biancofiore, Testoni, Valducci, Baldelli, Lainati, Palmieri, Uggè, Ceroni, Pizzolante, Dell'Elce, Garagnani, Cicu, Gianfranco Conte, Cossiga, Crosetto».
(4 dicembre 2006)