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Seguito della discussione del disegno di legge S. 1817: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (approvato dal Senato) (A.C. 3256-A).
(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia - emendamento 23.1000 del Governo)
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo della sua dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, riconoscendone gli importanti risultati conseguiti soprattutto nel settore del commercio con l'estero. Manifesta tuttavia sconcerto per il modo con cui l'Esecutivo ha gestito la vicenda concernente gli autotrasportatori e sottolinea, infine, l'esigenza di un'urgente revisione delle procedure parlamentari riguardanti la sessione di bilancio.
RAFFAELE FITTO (FI). Nel richiamare l'attenzione del Parlamento sull'intollerabile situazione in cui versa il Mezzogiorno, sottolinea l'incapacità del Governo di attuare persino le misure previste nella legge finanziaria dell'anno scorso, denotando, tra l'altro, una totale assenza di strategia politica. Nel manifestare netta contrarietà alle disposizioni relative alla riduzione del Fondo per le aree sottosviluppate e stigmatizzati i ritardi nella stabilizzazione del credito d'imposta, auspica un'ampia convergenza parlamentare in ordine al tema dello sviluppo delle regioni meridionali.
Preannunzia, infine, voto contrario sulla manovra economico-finanziaria in esame.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Rinnova la totale sfiducia nei confronti dell'Esecutivo e dell'intera manovra finanziaria da esso presentata, giudicando, peraltro, indecenti gli innumerevoli ricorsi alla posizione della questione di fiducia da parte del Governo. Nell'evidenziare il totale disorientamento nel quale versa l'intero Paese, auspica che si ponga fine quanto prima all'attuale legislatura.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Segnala un errore materiale nel testo dell'emendamento 23.1000 del Governo pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta di ieri.
ELIO VITO (FI). Ritiene che, anche alla luce dei precedenti, non possa essere consentito al Governo di proporre correzioni al testo in questa fase procedurale. Ritiene che, qualora il comma 36 dell'emendamento 23.1000 del Governo dovesse risultare difforme dal testo sul quale è stata posta la questione di fiducia, quest'ultima dovrebbe essere riproposta e votata domani.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Ritiene necessario acquisire ulteriori chiarimenti per meglio comprendere il contenuto dell'intervento testè svolto dal presidente della V Commissione.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Lamentata l'irritualità delle correzioni meramente materiali proposte dal presidente della V Commissione, sottolinea l'opportunità di inserire tali modifiche tecniche nel provvedimento cosiddetto «milleproroghe».
PRESIDENTE. Precisato che il Governo ha posto la questione di fiducia sul testo corretto dell'emendamento 23.1000, che era stato distribuito alla V Commissione e all'Assemblea, rileva che il presidente Duilio ha semplicemente dato conto di un errore nella riproduzione tipografica del medesimo testo.
PAOLO CIRINO POMICINO (DCA-NPSI). Ricorda che la V Commissione si è espressa sul testo corretto dell'emendamento 23.1000 del Governo, sul quale lo stesso ha posto la questione di fiducia.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che si sarebbe dovuto dare conto delle correzioniPag. VIIIdel testo dell'emendamento 23.1000 del Governo prima dell'inizio delle dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Ribadisce che si è trattato di un mero errore tipografico, ricordando peraltro che la procedura finora seguita è conforme ai precedenti (I deputati Salerno e Buontempo espongono fogli recanti, rispettivamente, le scritte «Vergogna» e «Ladri di legalità» - I commessi, su invito del Presidente, li rimuovono).
MARINO ZORZATO (FI). Ritiene opportuno che la V Commissione si pronunzi sulle correzioni formali del testo del maxiemendamento sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia; in caso contrario, invita il suo gruppo a non prendere parte al prossimo voto di fiducia.
PRESIDENTE. Invita il Comitato dei nove ad operare una verifica sulle correzioni prospettate al testo dell'emendamento 23.1000 del Governo.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 20,45, è ripresa alle 21,20.
PRESIDENTE. Prende atto che sono state effettuate le verifiche richieste.
MARINO ZORZATO (FI). Manifesta insoddisfazione per i chiarimenti forniti presso il Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Ricorda che il Governo ha posto la questione di fiducia sul testo dell'emendamento 23.1000 comprendente le correzioni di carattere tecnico trasmesse dal Ministro Chiti che, in conformità ai precedenti, dovevano intendersi apportate al medesimo testo. Rileva quindi che il presidente della V Commissione ha segnalato un mero errore di trascrizione di una parte dell'emendamento nell'allegato A al resoconto della seduta di ieri.
Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento 23.1000 del Governo, con annesse tabelle, interamente sostitutivo dell'articolo 23 e soppressivo degli articoli da 24 a 134-bis, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 399
Maggioranza 200
Hanno risposto sì 326
Hanno risposto no 73
(La Camera approva).
Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative riferite agli articoli da 23 a 134-bis.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Fornisce precisazioni in merito ad alcuni importi indicati nell'emendamento 135.1000.
GIANFRANCO CONTE (FI). Ritiene opportuno procedere ad una verifica in merito alla precisazione fornita dal sottosegretario Sartor.
PRESIDENTE. Per consentire al Comitato dei nove di procedere alle opportune valutazioni, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 22,45, è ripresa alle 23,15.
PRESIDENTE. Prende atto che la Commissione bilancio si è riunita.
GUIDO CROSETTO (FI). Lamentato l'errore commesso dal Governo sulla quantificazione di alcuni saldi, che incide anche sugli emendamenti fino ad ora approvati, rileva che l'opposizione, per senso di responsabilità, non intende, pur potendolo fare, provocare incidenti procedurali.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Crosetto, sottolinea la gravità dellaPag. IXcorrezione prospettata dal Governo, che non ha carattere meramente formale, presentando evidenti implicazioni politiche. Evidenzia, pertanto, il senso di responsabilità dimostrato dall'opposizione con riferimento a tale vicenda.