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Allegato B
Seduta n. 14 del 27/6/2006
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INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno in merito alla manifestazione cosiddetta Rave party che si terrà sabato prossimo a Bologna e che sta preoccupando settori significativi dell'opiniome pubblica anche in riferimento al carattere per certi aspetti eversivo dell'ordine pubblico di quell'avvenimento e dei danni rilevanti a cose e persone posti in essere negli anni passati. Nel rilevare l'impegno degli organi dello Stato (prefettura e questura) per far sì che detta manifestazione si svolga in ambiti ben precisi alla periferia della città, evitando probabili incidenti e danni al centro storico della città, si fa presente che a fronte di un atteggiamento non del tutto chiaro anche se a parole rassicurante del sindaco e della Giunta, per non parlare delle affermazioni di alcuni esponenti della sinistra estrema e di minacce all'incolumità fisica di un parlamentare di centro-destra, occorre un impegno preciso del Governo atto a garantire la sicurezza dei cittadini e soprattutto teso a riaffermare che il diritto a manifestare, non può essere scambiato per la licenza come avvenuto finora, di consumare droga ed alcolici, gozzovigliando per il centro della città trasformata spesso negli anni passati in una «latrina» -:
quali iniziative per la tutela dell'ordine pubblico intenda intraprendere al riguardo.
(2-00029)
«Garagnani, Lazzari, Giuseppe Fini, Osvaldo Napoli, Carlucci, Fallica, Mondello, Giro, Gardini, Baiamonte, Bocciardo, Ceccacci, Boscetto, Minardo, Romagnoli, Di Virgilio, Mazzaracchio, Verro, Casero, Santelli, Stradella, Romele, Lainati, Pizzolante, Caligiuri, Bruno, Aprea, Bernardo, Dell'Elce, Mario Pepe, Pelino, Uggè, Sanza».
Interrogazioni a risposta scritta:
LOCATELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - permesso che:
con l'inchiesta aperta dalla Procura di Potenza, che ha portato, tra gli altri, all'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia e del sindaco dottor Roberto Salmoiraghi, il Comune di Campione d'Italia e il suo Casinò sono di nuovo interessati da indagini della magistratura per gravi fatti di rilevanza penale;
a prescindere da questi aspetti - sui quali sarà l'autorità giudiziaria a dire una parola definitiva - emerge una gestione del Casinò secondo l'interrogante, molto discutibile, priva di trasparenza e, da qualche tempo, non più in grado di riversare sul territorio di riferimento le risorse economiche che stanno a fondamento della scelta di dar vita ad una società di gestione pubblica;
la legge finanziaria 23 dicembre 1998, n. 448, ha stabilito per l'appunto la creazione di una società per azioni pubblica, e il decreto del Ministero dell'interno del 14 marzo 2002, ha autorizzato in via definitiva la costituzione della «Casinò municipale di Campione d'Italia Spa»;
secondo l'interrogante la predetta società presenta uno stato e un patto parasociale squilibrato a tutto vantaggio del Comune di Campione ed assolutamente penalizzante per gli altri Enti partecipanti, i quali non appaiono in grado di contrastare le scelte e comportamenti inopportuni se non illegittimi, risulta all'interrogante che la stessa Provincia di Como, dopo un travagliato dibattito, è addivenuta alla conclusione di proporre agli altri soci radicali modifiche dei documenti societari, poste a conoscenza del Ministero dell'interno con nota 5034 del 30 gennaio 2006 -:
quali iniziative intenda mettere in atto per porre fine alla grave situazione evidenziata.
(4-00312)
AMICI e LEONI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
alle recenti elezioni amministrative per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali, il signor Gianfranco Gatti, sindaco uscente del comune di Pescorocchiano (Rieti), ha ripresentato la propria candidatura alla carica di sindaco e, successivamente è stato proclamato eletto per la terza volta consecutiva;
l'articolo 51 del decreto legislativo n. 267 del 2000 prevede testualmente che: «chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco o di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente rieleggibile alle medesime cariche»;
con tale disposizione il legislatore ha optato per favorire il ricambio al vertice delle amministrazioni locali, al fine di prevenire la soggettivizzazione dell'uso del potere politico-amministrativo, in modo da spezzare il vincolo personale tra elettore ed eletto ed evitare il formarsi di reti clientelari;
la Suprema Corte di cassazione (sentenza n. 11895/2006) ha avuto modo di chiarire che: «il divieto di rielezione del sindaco al terzo mandato consecutivo nel medesimo comune, sancito dall'articolo 51 comma 2 TUEL, comporta la cessazione immediata della carica dal momento che l'ordinamento positivo è informato all'impossibilità dell'espletamento dell'incarico da parte di soggetto che trovasi in situazione di accertata mancanza dei requisiti di legge per la sua eleggibilità»;
di tale situazione è stato informato anche il prefetto di Rieti, affinché si attivasse per un intervento tempestivo ed efficace, quale previsto dalle norme giuridiche in materia elettorale -:
alla luce della recente sentenza della corte di Cassazione, quali atti intenda mettere in essere al fine di stimolare il controllo sulla legittimità della funzione di amministratore comunale del signor Gianfranco Gatti e a porre in essere ogni atto
volto a dar corso alla succitata sentenza al fine di ripristinare la legalità.
(4-00314)
EVANGELISTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
già da tempo il Sindacato di Polizia Silp-Cgil, tramite il suo segretario regionale della Toscana, segnala pubblicamente le gravi carenze di organico della Polizia nella zona di Viareggio, Forte dei Marmi e Massa cui si aggiunge anche una pregiudizievole insufficienza di mezzi e fondi al punto che, solo per fare un esempio, dopo i primi cinque mesi dell'anno i fondi per la riparazione delle auto di servizio sono già stati esauriti;
in vista della stagione estiva la popolazione effettiva della riviera aumenta esponenzialmente;
i rinforzi di organico previsti per l'estate 2006 consistono in soli 19 uomini, 10 assegnati al commissariato di Viareggio e 9 a quello di Forte dei Marmi e che in queste condizioni non è possibile nemmeno garantire i normali servizi di ordine pubblico;
il problema in questione colpisce soprattutto il distaccamento della Polizia Stradale, laddove il personale attualmente operativo è inferiore alla metà del numero minimo stabilito dalle leggi dell'organico, risalenti ai primissimi anni '90, e oramai poco adatte alle esigenze di sicurezza oggi necessarie;
dal punto di vista pratico, la carenza d'organico sopra descritta si ripercuote su tutte le località della Versilia che reclamano sorveglianza, particolarmente nelle ore notturne, laddove in certe zone, soprattutto nel fine settimana, sarebbe necessaria la presenza di almeno 5 pattuglie fisse 24 ore su 24 a fronte delle attuali 2;
la situazione sta già degenerando al punto che, a quanto si apprende dalla stampa locale, nello scorso fine settimana sono stati messi a segno sette furti in villa tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta;
nella zona di Massa, la mancanza di una sede unica della Polizia di Stato e il conseguente «spezzettamento» degli uffici, creano problemi logistico-organizzativi che non consentono di soddisfare le legittime esigenze di sorveglianza e sicurezza provenienti dalla comunità locale;
il problema riguardante l'organico è di più ampio respiro soprattutto alla luce del fatto che l'ultimo concorso di Polizia per agenti è stato bandito nel 1996, che l'età media del personale di Polizia si sta innalzando eccessivamente e che, rebus sic stantibus, l'unica strada percorribile è quella di reperire il personale nelle file dei militari in ferma breve volontaria, con un inevitabile e pericoloso abbassamento del livello di esperienza delle forze operative sul territorio;
allo stato attuale delle cose le forze di polizia locali non sono in grado di garantire una adeguata sorveglianza del territorio, contrariamente a quanto accaduto gli anni scorsi quando viceversa erano stati stanziati uomini e mezzi in misura adeguata alle esigenze del territorio -:
se non ritenga di adeguare lo stanziamento di personale e di fondi sul litorale versiliese alle reali esigenze del territorio che ad oggi sono del tutto trascurate;
rivedere gli stanziamenti d'organico che si fondano su una normativa assolutamente troppo risalente e superata alla luce della situazione attuale e dell'evoluzione intervenuta in quasi vent'anni di rapide mutazioni sociali;
accelerare il processo di creazione delle nuove Questure di Massa e Lucca garantendo i finanziamenti all'uopo necessari;
bandire al più presto un nuovo concorso per agenti di Polizia al fine di fronteggiare le gravi carenze di personale.
(4-00330)
MURGIA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'istruzione. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince dall'articolo pubblicato sul quotidiano on line lagazzettadelmezzogiorno.it, pare che sia «...il post dell'utente "Panda" a rivelare, già nella giornata di ieri su www.matura.it, che uno dei probabili autori delle tracce sarebbe stato Ungaretti. Il messaggio apparso su www.matura.it alle 23.47 di ieri sera rivela che anche questa volta la rete ha fatto centro...»;
da quanto affermato dall'autore del predetto articolo pare che «...Il sito in questione segnala numeri record di visite e pagine viste. Nella notte e in particolare tra le 4 e le 5 del mattino si sono collegati a Matura.it oltre 100.000 studenti, il 20 per cento di tutti i maturandi italiani. Ora la maturità passa dal computer al wap, il sistema di navigazione internet dei cellulari, attraverso il sito wap.matura.it sarà possibile già da domani visionare le seconde prove...»;
nel testo conclusivo dell'articolo in questione, si legge che «... Alle ore 8.31 sul sito studenti.it sono apparse le tracce dei temi della prima prova della maturità 2006: "Analisi del testo della poesia L'Isola dal Sentimento del tempo" di Ungaretti e "Democrazia e nazione, Unità d'Italia e d'Europa, libertà e fratellanza sono i cardini del pensiero politico di Giuseppe Mazzini. 1805-1872"...»;
il Presidente del CODACONS, Carlo Rienzi, in una nota stampa dell'agenzia AGI del giorno 21 giugno 2006, ha affermato: «...È la solita buffonata ...o i controllori non sanno controllare, oppure qualcuno diffonde le tracce in anticipo. Alla luce di questi fatti chiediamo l'annullamento e la ripetizione di tutte le prove scritte in quelle scuole in cui le tracce siano state dettate dopo le ore 8,31, vista la concreta possibilità per gli studenti di tali istituti di conoscere in anticipo autori e titoli...»;
dal quadro appena descritto, appare decisamente semplice per chiunque, e soprattutto per i giovani fruitori delle nuove tecnologie, utilizzare internet o, ancora meglio, i telefoni cellulari per collegarsi in wap alla rete e per venire a conoscenza, in tempi utili, delle tracce per le prove dell'esame di Stato -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se gli stessi corrispondano al vero; in caso affermativo, quali iniziative di propria competenza intendano adottare in merito con particolare riferimento alla possibilità di istituire nuovi sistemi che contribuiscano ad evitare future ed ulteriori fughe di notizie relativamente alle tracce previste per le prove di esame di Stato, così come accaduto in questi ultimi anni.
(4-00331)
SGOBIO e CRAPOLICCHIO. - Al ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. - Per sapere - premesso che:
il decreto ministeriale del 27 aprile 2006 recante «Deroga alle disposizioni del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, in tema di organizzazione e gestione dell'orario di lavoro per le guardie particolari giurate» emanato dal Ministro dell'Interno di concerto con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Salute, dell'Economia e delle Finanze e della Funzione Pubblica e Pubblicato nella Gazzetta Ufficale 11 maggio 2006, n. 108, equipara i servizi di vigilanza attribuiti alle guardie particolari giurate a norma delle disposizioni delle leggi n. 217 del 1992 (concernente i servizi di sicurezza in ambito aeroportuale) e n. 155 del 2005 (concernente i servizi di sicurezza sussidiaria nei porti, nelle stazioni ferroviarie, nelle stazioni delle ferrovie metropolitane, nell'ambito delle linee di trasporto urbano ed extraurbano, nonché sui relativi mezzi di trasporto e depositi) ai servizi di scorta valori, quelli notturni e quelli di vigilanza e di sicurezza armata presso gli obiettivi istituzionali o sensibili ai fini della delimitazione
dell'ambito di applicazione delle deroghe di cui all'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66;
la predetta equiparazione - interessando, di fatto, l'intera area della vigilanza privata - realizza in un indiscriminato, generalizzato e smisurato ampliamento del principio introdotto dal legislatore europeo per una flessibile organizzazione e gestione dell'orario di lavoro per il miglior perseguimento delle preminenti esigenze di sicurezza, rovesciando il rapporto regola-eccezione e snaturando le prerogative di tutela dell'incolumità e stabilità psico-fisica dei lavoratori ivi operanti;
la devoluzione all'intero settore delle guardie particolari giurate dei compiti di vigilanza sussidiaria potrebbe favorire un sistematico e indifferenziato aumento dell'orario di lavoro, con ricadute sul piano della durata massima dell'orario di lavoro, del riposo giornaliero e/o settimanale, delle pause per il recupero delle energie psico-fisiche e in violazione agli istituti contrattuali che disciplinano tali e altri aspetti;
la materia trova, comunque, puntuale disciplina nella contrattazione nazionale di categoria e che, dunque, il ricorso alla procedura adottata e allo strumento del decreto interministeriale si appalesa in contrasto con la stessa legislazione europea e nazionale;
sussiste il fondato rischio di una effettiva diminuzione della qualità della vita dei lavoratori -:
se non ritenga di dover revocare o modificare, il citato decreto interministeriale 27 aprile 2006, al fine di assicurare il rispetto delle inalienabili esigenze di tutela dei lavoratori.
(4-00334)
SGOBIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il 21 giugno scorso, il quotidiano Libero ha pubblicato un articolo sul problema delle intercettazioni telefoniche, in cui si legge testualmente che «nell'impero industriale di Berlusconi rientra anche la Sio Spa, società leader nel mercato delle intercettazioni, specializzata nei sistemi di registrazione telefonica, ascolto ambientale, localizzazione satellitare e monitoraggio video, di cui l'ex premier è socio di minoranza tramite il fondo Convergenza»;
sempre riportando fedelmente ciò che h scritto il quotidiano, «chi detiene il pacchetto di maggioranza della società è Ubaldo Livolsi, mente finanziaria di Berlusconi nel 2004, (...) che ha sbaragliato la concorrenza, creando un polo tecnologico di spionaggio che vanta tra i suoi clienti le procure, i carabinieri, la polizia ed i servizi speciali. In pratica lo Stato, che ha visto quadruplicare i costi da quando le intercettazioni non sono più appannaggio delle forze dell'ordine, ma di società private. Un giro di affari stimato sopra i 300 milioni di euro»;
a parere dell'interrogante, anche dalla lettura dell'articolo in oggetto, è scandaloso il fatto che lo Stato affidi a società private il così delicato lavoro delle intercettazioni telefoniche, lavoro che andrebbe, invece, esercitato in prima persona solo ed unicamente sotto la responsabilità delle forze dell'ordine -:
se non ritengano opportuno adoperarsi, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, nell'intento di assicurare che tutto il sistema della disciplina delle intercettazioni telefoniche torni sotto il diretto controllo delle forze dell'ordine, impedendo quindi ai privati di operare in un settore così delicato.
(4-00335)
CIRIELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince da articoli pubblicati sui quotidiani Cronache del Mezzogiorno, Il Salernitano e La città di Salerno di martedì 20 giugno e giovedì 22 giugno 2006, pare che «... nella notte tra venerdì e sabato scorsi, la sede del Circolo di
Alleanza Nazionale di Minori è stato ancora una volta preso di mira dal vandalismo politico ...»;
nel testo dell'articolo si afferma quanto segue: «... La porta d'accesso della sede di piazza Cantilena, nella mattinata di sabato, si mostrava inbrattata da evidenti simbologie di sinistra (una falce ed un martello sovrapposti con una stella a cinque punte) accompagnate dall'intimidatorio messaggio "Occhio fasci"»;
dalla lettura dell'articolo si evince che «... i vandali artefici della vigliaccheria hanno usato della vernice arancione, la stessa per imbrattare, durante il prosieguo della notte, le mura della strada statale Amalfitana che va da Vietri a Positano ...»;
sembrerebbe che «... Il Circolo di AN a Minori non è nuovo ad episodi del genere... Nel novembre scorso, i ragazzi di Azione Giovani, nel ricordare i caduti a Nassirya, deposero una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti che il giorno seguente venne trovata completamente sconquassata ...» -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se gli stessi corrispondano al vero; in caso affermativo, quali iniziative di propria competenza intenda adottare in merito per prevenire analoghi episodi.
(4-00337)
MINARDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'emergenza furti nelle campagne iblee in queste ultime settimane è stata particolarmente intensa, soprattutto nelle zone periferiche e della fascia trasformata dove insistono molte aziende agricole; gli episodi delinquenziali riguardano infatti tutta la provincia di Ragusa da Vittoria ad Ispica;
inoltre, gli agricoltori oltre al fenomeno degli abigeati devono fare i conti con i continui furti non solo di prodotti agricoli ma anche di materiale in rame, di fili dell'energia elettrica e quant'altro custodito in magazzini e capannoni e che per loro è impossibile lasciare incustodito anche un impianto di sollevamento in quanto oggetto di furti -:
se il Governo, alla luce della drammaticità della situazione e della frequenza, con la quale si verificano i furti intenda intervenire più incisivamente con un piano di controllo intenso nelle zone interessate e con il potenziamento delle forze dell'ordine avviando un'azione di prevenzione che possa maggiormente tutelare i cittadini;
se intenda installare apparecchiature satellitari nelle zone più a rischio per meglio individuare i responsabili di tali atti per tutelare in modo più concreto gli operatori zootecnici;
se intenda, quindi, intervenire per garantire tutela, considerato che gli episodi malavitosi si stanno ripetendo con frequenza, riducendo i rischi per i residenti delle zone di campagna che sono densamente popolate e per gli operatori agricoli e zootecnici che in questo momento stanno vivendo un grave disagio e perché quest'altra emergenza incide negativamente sull'economia iblea accrescendo la crisi del comparto.
(4-00353)
ZANELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo la ricerca effettuata dall'Eures (con l'Ansa) raccogliendo le notizie apparse sui quotidiani, ogni anno in Italia si verificano tra i 180 e 220 omicidi casalinghi, le vittime sono soprattutto (68 per cento) le mogli: bastonate, accoltellate, perfino decapitate, eccetera; gli omicidi soprattutto uomini;
in Italia dopo la criminalità organizzata, è a causa di problemi famigliari che si compiono più delitti, tuttavia questo disagio dagli esiti omicidi è pubblicizzato solo nei casi limite particolarmente eclatanti e spettacolari;
a quanto risulta all'interrogante, né il Ministero dell'interno né quello di grazia e
giustizia, raccolgono sistematicamente i dati sulle violenze in casa da fornire all'Istat;
ad avviso dell'interrogante questa disattenzione istituzionale non aiuta la messa a punto di politiche di prevenzione efficaci -:
se non si ritenga di dover avviare una raccolta sistematica e dettagliata dei dati relativi ai delitti avvenuti nell'ambito familiare da fornire all'Istat.
(4-00354)