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Allegato B
Seduta n. 86 del 13/12/2006
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TRASPORTI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
il Sottosegretario Annunziata rispondendo alle interrogazioni n. 5-00427 e n. 5-00429 riguardanti l'obbligo dell'uso delle strisce retroriflettenti per i camion ha confermato l'opportunità dell'obbligo dell'installazione di dette strisce per i veicoli di nuova immatricolazione, ma di non imporre tale obbligo al parco circolante;
a giudizio dell'interpellante tale decisione dimostra l'assenza da parte del Governo di una strategia concreta per contrastare il grave fenomeno sociale dell'incidentalità stradale;
le strisce retroriflettenti hanno un'enorme efficacia in termini di riduzione della sinistrosità stradale -:
se non ritenga di modificare le decisioni espresse in occasione delle citate interrogazioni alla luce degli inconfutabili dati relativi all'efficacia di tali strumenti.
(2-00284) «Barbieri».
Interrogazione a risposta in Commissione:
FRONER e BARBI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
nella mattina di mercoledì 13 dicembre 2006 verso le ore 5,35 si è verificato un grave incidente ferroviario sulla linea del Brennero, causato dalla scontro tra due treni merci e nell'incidente sono deceduti i macchinisti dei treni coinvolti;
l'incidente si è verificato all'altezza della fermata di Borghetto sull'Adige tra Ala e Peri sulla tratta Verona-Trento; l'incidente è avvenuto a causa di un tamponamento un treno merci ha tamponato un altro merci fermo ad un semaforo rosso all'altezza della fermata di Borghetto;
la linea del Brennero è al momento bloccata e i pendolari vengono trasferiti su pullman sostitutivi e, dalle notizie diffuse, ci sono fonti che indicano come possibilità la chiusura del traffico sulla contigua Statale del Brennero, che in quel tratto corre parallela alla ferrovia, per organizzare meglio gli interventi;
i primi testimoni arrivati sul posto parlano di uno scontro violentissimo, con pezzi di treno scaraventati a grande distanza;
una delle ipotesi è che si sia trattato di un errore umano. Il conducente di uno dei due treni merci potrebbe non aver rispettato un segnale di fermata, tamponando qualche chilometro più avanti l'altro treno merci a sua volta fermo a un semaforo rosso;
secondo le prime informazioni diffuse la linea ferroviaria del Brennero rimarrà chiusa almeno fino alla sera di domani, giovedì 14 dicembre 2006, con gravissimi ritardi e disagi per i pendolari che ogni giorno si muovono nelle due direzioni per motivi di lavoro;
il corridoio del Brennero costituisce la parte centrale del collegamento ferroviario ad alta velocità e per il trasporto combinato nord-sud denominato TEN n. 1 Berlino-Halle/Lipsia-Erfurt-Norimberga-Monaco di Baviera-Verona-Roma;
la linea ferroviaria del Brennero rappresenta l'asse di collegamento nord-sud più importante e maggiormente utilizzato dal trasporto transalpino;
il potenziamento ferroviario della linea del Brennero è stato compreso nella lista delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale indicate dal programma di Governo e ribadita dal Ministro di Pietro durante la recente visita in Trentino (novembre 2006);
l'asse ferroviario del Brennero è d'importanza strategica per lo sviluppo economico e sociale per le popolazioni del Trentino Alto Adige, non solo perché esso rappresenti un collegamento importante tra un centro nazionale e la sua periferia, ma soprattutto perché il contesto nel quale si inserisce l'infrastruttura ferroviaria considerata è quello di un prevedibile quadro futuro nel quale il traffico transalpino sarà condizionato più che mai dagli sviluppi sociali ed economici di un'Europa allargata e sotto la spinta del processo di globalizzazione dell'economia;
in attesa del quadruplicamento della linea Verona-Fortezza si rafforza la necessità di agire andando nella direzione di un miglioramento dell'esistente in termini di sicurezza, investimento tecnologico e aumento della capacità attualmente sulla linea circolano mediamente 180 treni al giorno, mentre la capacità stimata è di 240 treni al giorno;
attualmente sulla direttrice Verona-Brennero sono vigenti tre regimi di circolazione blocco manuale elettrico (7 per cento della linea), blocco elettrico conta-assi (27 per cento della linea) e blocco elettrico automatico con ripetizione del segnale in cabina (66 per cento della linea), con conseguenti disagi per gli agenti di condotta, relativi «imbuti» in termini di percorribilità della linea e, quindi, ripercussioni in termini di portata e sicurezza;
nelle tratte Verona Porta Nuova-Domegliara e Trento-Bolzano il sistema di esercizio è a Dirigente Centrale, con sede a Verona e l'esercizio è in CTC/DCO (Comando Centralizzato del Traffico/Dirigente Centrale Operativo) con SCC (Sistema Comando e Controllo) questo significa che in caso di errore, guasto, blocco o interruzione del segnale il distanziamento dei treni è fuori controllo, con conseguente messa a repentaglio della sicurezza dei viaggiatori e del personale dei treni;
l'intera linea Verona-Brennero non è attrezzata con il Sistema di Controllo Marcia Treno, operativo in molte tratte parimenti strategiche della rete ferroviaria nazionale e determinante al fine di garantire livelli di sicurezza ferroviaria eccellenti -:
se il Governo non ritenga opportuna l'apertura di un'inchiesta per verificare eventuali cause e guasti tecnici sulla linea che possano aver causato il mancato funzionamento dei segnali di stop e il di stanziamento automatico tra i treni coinvolti nell'incidente;
in caso di accertato errore umano, quali misure il Governo intenda intraprendere per imporre all'azienda Trenitalia, il rispetto di migliori standard lavorativi per i macchinisti dei treni;
quali siano i tempi e le modalità con le quali sono stati garantiti, da parte di Trenitalia, a seguito della chiusura della linea ferroviaria, i servizi sostitutivi per i pendolari che si spostano ogni giorno tra le città lungo la linea del Brennero;
quale sia lo stato degli investimenti per portare tutta la direttrice Verona-Brennero
ad un unico regime di circolazione, a blocco elettrico automatico con ripetizione del segnale in cabina;
quale sia la situazione dei lavori per la «banalizzazione» dell'intera linea e permettere, quindi, la marcia parallela per aumentare la capacità della linea in attesa della quadruplicazione della stessa;
quali siano i tempi di realizzazione dell'installazione della tecnologia SCMT (Sistema di Controllo Marcia Treno) a bordo delle locomotive e sull'infrastruttura sull'intera linea Verona-Brennero.
(5-00504)
Interrogazioni a risposta scritta:
MARIO RICCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
risulta dall'interrogante che già alcuni sistemi informatici di Alitalia sono stati dismessi e sostituiti con altri acquisiti dall'esterno e poi adattati allo specifico dell'azienda con spreco di tempo e denaro;
il sistema «Sap» inerente la fatturazione è in via di adattamento dal 1998 e sembra costretta ad acquisirne un altro: un acquisto dal costo di circa 40 milioni di euro la cui commessa è stata aggiudicata dalla società ACCENTURE, una società che potrebbe acquisire in servizi informatici in caso di dismissione;
frutto della politica dell'azienda è anche la perdita di Meridiana che abbandonerà il sistema di produzione Alitalia «Arco»;
un altro sistema: il Pracsys, «sviluppato per ed in Alitalia» sarà sostituito con il «Sirax» prodotto dalla concorrente Lufthansa;
non si conoscono le clausole che la Lufthansa system ha posto all'acquisizione del nuovo software e se questa controllerà tutte le voci raccolte sotto la voce «implementazione»; in questo caso Alitalia Fly e Service saranno legate all'azienda tedesca;
non si comprende in effetti se la politica di Alitalia in merito ai prodotti informatici tuteli l'azienda stessa o se non si favoriscano ad aziende esterne; operazioni, dunque, non chiare, ambigue su cui andrebbe fatta chiarezza -:
se non ritenga di dover indagare a fondo e direttamente in merito alle scelte dell'Alitalia in materia di prodotti informatici, anche in vista del necessario rilancio dell'azienda su cui non possono gravare più quelli che l'interrogante ritiene sprechi, errori, zone grigie.
(4-01949)
FITTO, LAZZARI, VITALI e FRANZOSO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
recentemente, su alcuni quotidiani locali pugliesi, è apparsa la notizia secondo la quale l'Alitalia avrebbe deciso la cancellazione di 41 voli settimanali sulla rotta Brindisi-Roma, nonostante, nel corso della passata estate, erano state fornite ampie rassicurazioni sul potenziamento dei voli verso la capitale;
la grave crisi finanziaria in cui versa da anni la compagnia di bandiera condiziona pesantemente l'intero sistema di collegamento nelle tratte non solo nazionali, sia in termini di competitività con gli altri vettori europei che rispetto al volume di traffico domestico;
il sistema aeroportuale della regione Puglia costituisce un elemento essenziale per lo sviluppo economico dell'intera area meridionale, in considerazione che l'utilizzo del mezzo di trasporto aereo rappresenta la modalità più rapida negli spostamenti con il centro-nord d'Italia e con i Paesi del mediterraneo;
la decisione, secondo gli interroganti, ingiustificata dell'Alitalia di ridurre il numero dei voli settimanali per la suddetta rotta produrrà una situazione di grave marginalità, non solo per i viaggiatori di Brindisi e la provincia, ma anche per
quelli provenienti dalle province di Lecce e Taranto penalizzandoli anche a causa delle tariffe fin troppo elevate -:
quali iniziative urgenti intenda adottare, se le notizie pubblicate dagli organi di stampa fossero confermate, al fine di tutelare il gran numero di utenti delle tre province citate in premessa in considerazione, tra l'altro, che l'Alitalia è attualmente l'unica compagnia che effettua tale tratta;
se non ritenga di dover convocare una conferenza di servizi con i rappresentanti del Ministero dei trasporti, la società che gestisce gli aeroporti della Puglia - SEAP - e le istituzioni locali al fine di monitorare l'efficienza del trasporto aereo che riguarda l'Alitalia e la regione Puglia, che appare ormai in caduta libera.
(4-01950)