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Stidda

Definita anche la "quinta mafia", la Stidda è un' organizzazione mafiosa nata in provincia di Agrigento nella seconda metà degli anni ottanta del XX secolo per opera di due giovani non ancora ventenni di Palma di Montechiaro,
Giuseppe Croce Benvenuto e Salvatore Calafato, successivamente divenuti collaboratori di giustizia, i quali non condividevano, insieme ad altri affiliati, le nuove modalità di gestione di Cosa Nostra imposte dai corleonesi di Totò Riina. Secondo gli studiosi diverse sono le origini del nome di questo sodalizio malavitoso, che tradotto significa "stella". Una prima ipotesi sostiene che Stidda deriverebbe
dal nome del tatuaggio a forma di stella che gli appartenenti a questa organizzazione portano tra il pollice e l' indice della mano destra, secondo altri il nome rappresenterebbe la costellazione di gruppi criminali che si riconoscono in questa organizzazione. Infine, secondo il collaboratore di giustizia Antonino Calderone,
l' origine del nome sarebbe legata alla Madonna della stella di Barrafranca, in provincia di Enna, territorio di azione dell' organizzazione criminale. Un dato che ha caratterizzato le azioni della Stidda, in particolare gli omicidi, è costituito dalla ferocia nell' utilizzo della violenza. Esponenti di questo sodalizio criminale operano prevalentemente nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Alcuni stiddari sono stati rintracciati nel settentrione d 'Italia ed in Germania.