Collaboratori e testimoni di giustizia
Descrizione del fenomeno
Esiste una netta differenza tra i collaboratori e i testimoni di giustizia. Infatti, mentre i primi sono persone che hanno un passato di appartenenza ad una organizzazione criminale o mafiosa i secondi sono cittadini incensurati.
I collaboratori sottoscrivono un "contratto" con lo Stato basato sulla fornitura di informazioni provenienti dall'interno dell'organizzazione criminale in cambio di benefici processuali, penali e penitenziari, della protezione e del sostegno economico per sé e per i propri famigliari.
I testimoni invece forniscono la loro testimonianza relativamente all'accadimento di un fatto delittuoso e per tale ragione godono di una protezione da parte degli organi dello Stato appositamente creati. In molti casi si tratta di commercianti che si rifiutano di pagare il "pizzo" o di persone non più disposte a continuare a pagare interessi a tassi usurai concessi loro da membri dell'organizzazione mafiosa.
I collaboratori di giustizia, che in gergo giornalistico vengono definiti "pentiti", sono un elemento indispensabile nella lotta contro le mafie, così come per altri versanti lo sono stati negli anni '70 e '80 del secolo scorso relativamente al fenomeno del terrorismo. Essi, infatti, permettono di conoscere direttamente:
- come le organizzazioni criminali sono strutturate
- quali obiettivi perseguono
- quali strategie adottano
- di quali rapporti di connivenza o di collusione si nutrono
- quali delitti hanno compiuto o intendono compiere.
I collaboratori di giustizia, inoltre, permettono:
- l'arresto di importanti boss mafiosi
- il sequestro e la confisca di patrimoni illecitamente accumulati
- di evitare l'uccisione di alcune persone finite nel mirino delle cosche.
Un mafioso che inizia la sua collaborazione con lo Stato viola una regola fondamentale delle organizzazioni mafiose: la consegna del silenzio, l'omertà, che è garanzia del mantenimento della segretezza, di esercizio del potere e di assicurazione dell'impunità. È per tale motivo che alcuni collaboratori di giustizia, considerati "infami" nel mondo mafioso, sono stati colpiti dalle cosiddette "vendette trasversali", vale a dire che i loro cari (figli e parenti) sono stati vittime di feroci agguati.
Le dichiarazioni dei collaboratori e quelle dei testimoni devono essere oggettivamente riscontrate dagli investigatori al fine di constatarne la loro veridicità. Appurato che la collaborazione o la testimonianza sono veritiere, i collaboratori e i testimoni di giustizia sono inseriti in un apposito programma di protezione, introdotto in Italia per la prima volta con la legge 15 marzo 1991, n. 82. Una apposita Commissione ministeriale, denominata Commissione centrale, presieduta da un sottosegretario di Stato e composta da magistrati ed investigatori di comprovata esperienza nelle indagini sulla criminalità organizzata valuta e decide l'ammissione dei soggetti allo speciale programma di protezione, nonché la modifica e la revoca dello stesso. La struttura che attua il programma di protezione è il Servizio centrale di protezione, il quale si occupa dell'assistenza e della promozione di misure per il reinserimento nel contesto sociale e lavorativo dei collaboratori di giustizia e degli altri soggetti ammessi al programma. Il Servizio mantiene i rapporti con le Autorità Giudiziarie e di Pubblica Sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell'Amministrazione Penitenziaria e con tutte le altre Amministrazioni centrali e periferiche eventualmente interessate. Inoltre, attraverso i 14 Nuclei Operativi, con competenza regionale o interregionale, il Servizio centrale di protezione cura la diretta attuazione delle misure di assistenza offrendo il necessario supporto alle diverse esigenze delle persone protette.
Nel 2001, la legislazione in materia di collaboratori di giustizia è stata modificata dal Parlamento. La legge 13 febbraio 2001, n. 45 ha stabilito innanzitutto una formale e netta distinzione tra collaboratori e testimoni di giustizia nonché un diverso regime giuridico di trattamento tra le due figure; ha stabilito criteri più rigidi per la selezione delle collaborazioni; ha introdotto il limite temporale di centottanta giorni, periodo entro il quale il collaboratore deve confessare tutte le informazioni e gli elementi di cui è a conoscenza; infine, ha introdotto, per l'ammissione ai benefici penitenziari, dei limiti di pena da scontare in carcere nella misura di un quarto della pena inflitta e, in caso di condanna all'ergastolo, di dieci anni di reclusione.
Il maggior numero dei collaboratori di giustizia si è riscontrato nella metà degli anni Novanta, all'indomani delle stragi di Capaci e di via d'Amelio del 1992 - che costarono la vita ai magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e agli agenti delle loro scorte - e delle autobomba fatte scoppiare nelle città di Roma, Firenze e Milano nel 1993, che uccisero oltre dieci persone. Dopo questi eventi lo Stato decise ed attuò una dura azione di contrasto alle organizzazioni mafiose, in particolare nei confronti di Cosa Nostra siciliana. Fu quello un momento, infatti, in cui le istituzioni repubblicane e l'opinione pubblica italiana percepirono in modo traumatico la reale minaccia rappresentata dalle mafie.
Da rilevare, infine, che tra le principali organizzazioni mafiose il minor numero di collaborazioni si riscontra tra gli appartenenti alla 'Ndrangheta calabrese. La ragione di questo fenomeno consiste nel fatto che i membri di questo gruppo criminale sono legati tra di loro da veri e propri legami di sangue, per cui per un potenziale collaboratore di giustizia si tratterebbe di fornire informazioni sulle attività delittuose e sugli omicidi compiuti dai propri padri, fratelli ed altri famigliari.
Normativa di riferimento
Dati statistici
N° totale di persone sottoposte a protezione. Suddivisione tra collaboratori e testimoni di giustizia, compresi i familiari. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Collaboratori | Testimoni | Familiari collaboratori | Familiari testimoni | Totale persone protette |
1995 | 1052 | 67 | 4898 | n.d. | 6017 |
1996 | 1214 | 59 | 5747 | n.d. | 7020 |
1997 | 1028 | 56 | 4181 | n.d. | 5265 |
1998 | 1067 | 59 | 4036 | 130 | 5292 |
1999 | 1100 | 56 | 3985 | 121 | 5262 |
2000 | 1110 | 61 | 3858 | 145 | 5174 |
2001 | 1104 | 74 | 3748 | 198 | 5124 |
2002 | 1098 | 64 | 3716 | 185 | 5063 |
2003 | 1119 | 65 | 3441 | 181 | 4806 |
2004 | 968 | 71 | 3059 | 219 | 4317 |
2005 | 893 | 74 | 2858 | 229 | 4054 |
2006 | 790 | 71 | 2657 | 224 | 3742 |
2007 | 791 | 71 | 2675 | 217 | 3754 |
Fonte: Ministero dell'Interno, Relazioni sulle speciali misure di protezione Dati riferiti al 31 dicembre di ogni anno Aree criminali di provenienza dei collaboratori di giustizia. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Cosa Nostra | Camorra | ‘Ndrangheta | Sacra Corona Unita | Altre organizzazioni | Totale |
1995 | 381 | 192 | 133 | 85 | 261 | 1052 |
1996 | 428 | 226 | 159 | 100 | 301 | 1214 |
1997 | 363 | 179 | 164 | 93 | 229 | 1028 |
1998 | 371 | 209 | 159 | 95 | 233 | 1067 |
1999 | 400 | 222 | 156 | 82 | 240 | 1100 |
2000 | 402 | 238 | 145 | 89 | 236 | 1110 |
2001 | 391 | 237 | 149 | 91 | 236 | 1104 |
2002 | 386 | 242 | 157 | 96 | 217 | 1098 |
2003 | 401 | 253 | 155 | 100 | 210 | 1119 |
2004 | 313 | 259 | 124 | 94 | 178 | 968 |
2005 | 290 | 254 | 119 | 87 | 143 | 893 |
2006 | 250 | 245 | 99 | 82 | 114 | 790 |
2007 | 237 | 260 | 101 | 83 | 110 | 791 |
Aree criminali sulle quali hanno riferito i testimoni di giustizia. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Cosa Nostra | Camorra | ‘Ndrangheta | Sacra Corona Unita | Altre organizzazioni | Totale |
1995 | 22 | 16 | 13 | 8 | 8 | 67 |
1996 | 18 | 15 | 10 | 9 | 7 | 59 |
1997 | 20 | 12 | 10 | 5 | 9 | 56 |
1998 | 24 | 12 | 10 | 2 | 11 | 59 |
1999 | 17 | 10 | 10 | 3 | 16 | 56 |
2000 | 17 | 19 | 9 | 2 | 14 | 61 |
2001 | 19 | 21 | 13 | 4 | 17 | 74 |
2002 | 17 | 17 | 14 | 3 | 13 | 64 |
2003 | 12 | 20 | 16 | 4 | 13 | 65 |
2004 | 11 | 24 | 18 | 5 | 13 | 71 |
2005 | 12 | 26 | 17 | 3 | 16 | 74 |
2006 | 12 | 25 | 19 | 3 | 13 | 71 |
2007 | 10 | 26 | 21 | 2 | 12 | 71 |
Fonte: Ministero dell'Interno, Relazioni sulle speciali misure di protezione Dati riferiti al 31 dicembre di ogni anno Familiari minorenni di collaboratori e testimoni di giustizia. Dati assoluti e percentuali. Anni 1995 - 2007
Anno | Minorenni | % su totale persone protette |
1995 | 2127 | 36 |
1996 | 2106 | 30 |
1997 | 2025 | 38 |
1998 | 1953 | 37 |
1999 | 1945 | 37 |
2000 | 1906 | 37 |
2001 | 1875 | 37 |
2002 | 1799 | 35 |
2003 | 1668 | 35 |
2004 | 1468 | 34 |
2005 | 1365 | 34 |
2006 | 1226 | 33 |
Fonte: Ministero dell'Interno, Relazioni sulle speciali misure di protezione Dati riferiti al 31 dicembre di ogni anno Posizione giuridica dei collaboratori di giustizia. Anni 1995 - 2007 (31 agosto)
Anno | Liberi | In carcere | Misure alternative alla detenzione ex art.13-ter L.82/91 | Detenuti extracarc. ex art. 13, comma 4, e 13-bis L.82/91 | Arresti domiciliari |
1995 | 662 | 223 | 84 | 32 | 51 |
1996 | 739 | 267 | 150 | 11 | 47 |
1997 | 619 | 195 | 165 | 2 | |
1998 | 582 | 233 | 252 | | |
1999 | 574 | 245 | 281 | | |
2000 | 502 | 202 | 406 | | |
2001 | 451 | 196 | 457 | | |
2002 | 384 | 78 | 536 | | |
2003 | 355 | 177 | 587 | | |
2004 | 320 | 175 | 473 | | |
2004 | 303 | 188 | 402 | | |
2006 | 330 | 158 | 302 | | |
2007 | 326 | 149 | 316 | | |
Fonte: Ministero dell'Interno, Relazioni sulle speciali misure di protezione Dati riferiti al 31 dicembre di ogni anno Programmi di protezione approvati e programmi revocati per violazioni comportamentali su base annua Anni 1995 - 2007 (1° sem.)
Anno | Definizioni | Revoche |
1995 | 397 | 23 |
1996 | 338 | 108 |
1997 | 131 | 89 |
1998 | 199 | 101 |
1999 | 151 | 78 |
2000 | 91 | 30 |
2001 | 59 | 13 |
2002 | 84 | 38 |
2003 | 117 | 13 |
2004 | 67 | 9 |
2005 | 113 | 25 |
2006 | 51 | 27 |
Fonte: Ministero dell'Interno, Relazioni sulle speciali misure di protezione. Dati riferiti al 31 dicembre di ogni anno Spesa complessiva per semestre per l'attuazione degli speciali programmi di protezione. Anni 2001 - 2006
Anno | Spesa 1° sem. | Spesa 2° sem. |
2001 | n.d. | 33.459.860 |
2002 | 28.871.585 | 33.937.022 |
2003 | 26.501.765 | 35.106.168 |
2004 | 33.685.177 | 31.204.167 |
2005 | 36.840.392 | 31.372.624 |
2006 | 36.744.026 | 33.115.077 |
Documentazione della Commissione
Documentazione parlamentare
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalitā generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XV legislatura, (Anni 2006 - )
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XIV legislatura, (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva - Parte prima - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva - Parte seconda - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva di minoranza - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalitā generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XIII legislatura, (Anni 1997 - 2001)
- Relazione sui testimoni di giustizia - Commissione parlamentare antimafia - XIII Legislatura (Anni 1996 - 2001)
- Relazione sui criteri per la custodia dei collaboratori di giustizia, dei detenuti del circuito di alta sicurezza e di quelli sottoposti al regime di cui all'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario - Commissione parlamentare antimafia - XIII legislatura (Anni 1996 - 2001)
- Relazione conclusiva - Commissione parlamentare antimafia - XIII legislatura (Anni 1996 - 2001)
Bibliografia di riferimento
Sitografia