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Criminalità bulgara
Le organizzazioni criminali bulgare agenti in Italia sono dedite al compimento delle attività illecite riscontrate per quelle rumene, cui si aggiunge il traffico di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina), di armi e il contrabbando di tabacchi e lavorati esteri.
La criminalità bulgara è particolarmente coinvolta nello sfruttamento di minorenni per lo svolgimento di furti, borseggi e attività come l'accattonaggio. I minori sono reclutati fra le famiglie meno abbienti della zona centro-settentrionale della Bulgaria, le quali cedono i loro figli in affitto, per un certo periodo di tempo, a esponenti di organizzazioni criminali, ricevendone in cambio un determinato corrispettivo. Tra i minorenni sfruttati si trovano soprattutto bambine e giovani ragazze nomadi di etnia Sinta.
Gli appartenenti ai gruppi criminali bulgari sono molto mobili sul territorio nazionale, dispongono e utilizzano documenti di identità falsi e parlano tra di loro utilizzando i dialetti, elemento quest'ultimo che rende particolarmente impegnative le indagini, anche per la difficoltà di reperire degli interpreti fidati.